Partono le primarie delle idee. Quella strana cosa che non
si è mai capito bene che fosse. Vabbè chiamiamo così il confronto del centro
sinistra sui programmi e andiamo tutti quanti bene. Quelli che le volevano
prima, quelli che volevano prima i candidati e gli altri, quelli che stavano ad
aspettare fuori dagli ufficietti che i partiti dibattessero al loro interno per
poi uscir fuori con il verbo, la linea, la luce. Solo uno osava osare in
realtà, gli altri facevano trapelare nomi che ci stavano, non ci stavano più,
forse ci stavano, neppure alla fiera della Maddalena succede. Ora che di candidati ce ne sono due certi,
altri forse, occorre definire la città che si vorrebbe disegnare. Però ci sono
le priorità da affrontare immediatamente. Speriamo tutti quanti che il pantano
delle destre trovi sfogo verso il mare e si disperda con le sue ambiguità per
lasciare il posto al buon governo, alla buon’ora. Filobus, l’eterno tormentone
che doveva decollare nel 2009, poi nel 2010, poi a gennaio 2011, poi a luglio,
l’ultimo lo dava in partenza a settembre. Ancora si aspetta, pare ce ne sia uno
che gira con sacchetti di sabbia al posto dei passeggeri. Per simulare, dicono.
C’è un solo problema di non poco conto. Quanto costa ai cittadini questa
porcata voluta dal partito del ponte sullo stretto e dalla megalomania di
qualcuno? Visto che un sindaco e il suo vice non pagheranno un euro di tasca loro per la
tragicommedia, toccherà alla città pagarsi tutto quanto e toccherà al futuro
sindaco far partire la porcata. A questo
si lega il disavanzo che staremo a vedere se sarà quello denunciato ufficialmente da bilanci e
bilancini o se riserverà sorpresine nascoste nei cassetti di qualche assessore.
Poi ci sono le nuove povertà che incombono, le infrastrutture che mancano. C’è
una raccolta differenziata assolutamente inesistente, per volere di chi? A chi
giova non farla partire? Mistero. Non
vogliamo neppure pensare che anche nel civile Salento il ciclo dei rifiuti
abbia gestioni “bizzarre” come in altre parti. Neppure osiamo pensare che sia
una malavita incombente con i suoi tentacoli a controllare il tutto. No, siamo
propensi a ritenere che si tratti di incapacità a governare, di miopia rispetto
ai problemi, tutto lì. Parliamo di bisogni in sostanza. Per i sogni
qualcuno dovrà pur provarci a rendere la città vivibile, ciclabile,
pedonalizzata, pulita, orgogliosa di essere una capitale della cultura,
piuttosto che vedere una festa di tanto in tanto con bancarelle che vendono
vino. Tempi duri per costruire dalle macerie di una destra arrembante, incapace
anche di fare una rotonda a San Cataldo, inetta nell’amministrare il
quotidiano, immaginiamo lo straordinario. Per questo la futura amministrazione
avrà bisogno di sostegno, di ogni appoggio possibile, fuori dagli ufficietti di
partito e dalle rivendicazioni di un assessorato per appuntarsi una medaglietta
alla canottiera. Se, come si auspica, vincerà il centro sinistra e se, sarebbe
stupendo, a guidarlo fosse Salvemini, spero che si eviti con cura di mettersi a
litigare o a rivendicare caparbiamente. Primarie delle idee e primarie per il
candidato, poi il candidato lavori. Chiunque vincerà possa scegliere le persone
migliori, senza veti incrociati, altrimenti si partirà male, malissimo.
Altrimenti vuol dire che il centro sinistra non ha appreso nulla dal passato. So
che è presto per parlarne, però è bene essere ottimisti, in fondo Lecce non è
mica un feudo in mano a incapaci per l’eternità, può addirittura diventare una
città vera.
P.s. Leggo sui giornali del mattino che PRC, Com.Italiani, Dipietristi e socialisti non appoggiano nessuno in attesa delle primarie delle idee... Che idea balzana saltella quà e là... Sembrano gli incipit per i veti incrociati di cui sopra.
P.s. Leggo sui giornali del mattino che PRC, Com.Italiani, Dipietristi e socialisti non appoggiano nessuno in attesa delle primarie delle idee... Che idea balzana saltella quà e là... Sembrano gli incipit per i veti incrociati di cui sopra.
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