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venerdì 26 agosto 2016

26 agosto 1789: dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino

Il 26 agosto 1789 veniva promulgata in Francia la Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino. Da leggere, rileggere e meditare: come siamo finiti così in basso dopo 227 anni? 

DICHIARAZIONE DEI DIRITTI DELL’UOMO E DEL CITTADINO
DEL 26 AGOSTO 1789

 I rappresentanti del popolo francese costituiti in Assemblea Nazionale, considerando che l’ignoranza, l’oblio o il disprezzo dei diritti dell’uomo sono le uniche cause delle sciagure pubbliche e della corruzione dei governi, hanno stabilito di esporre, in una solenne dichiarazione, i diritti naturali, inalienabili e sacri dell’uomo, affinché questa dichiarazione costantemente presente a tutti i membri del corpo sociale, rammenti loro incessantemente i loro diritti e i loro doveri; affinché maggior rispetto ritraggano gli atti del Potere legislativo e quelli del Potere esecutivo dal poter essere in ogni istante paragonati con il fine di ogni istituzione politica; affinché i reclami dei cittadini, fondati d’ora innanzi su dei principi semplici ed incontestabili, abbiano sempre per risultato il mantenimento della Costituzione e la felicità di tutti. Di conseguenza, l’Assemblea Nazionale riconosce e dichiara, in presenza e sotto gli auspici dell’Essere Supremo, i seguenti diritti dell’uomo e del cittadino:

Art. 1 – Gli uomini nascono e rimangono liberi e uguali nei diritti. Le distinzioni sociali non possono essere fondate che sull’utilità comune.

Art. 2 – Il fine di ogni associazione politica è la conservazione dei diritti naturali ed imprescrittibili dell’uomo. Questi diritti sono la libertà, la proprietà, la sicurezza e la resistenza all’oppressione.

Art. 3 – Il principio di ogni sovranità risiede essenzialmente nella Nazione. Nessun corpo o individuo può esercitare un’autorità che non emani espressamente da essa.

Art. 4 – La libertà consiste nel poter fare tutto ciò che non nuoce ad altri: così, l’esercizio dei diritti naturali di ciascun uomo ha come limiti solo quelli che assicurano agli altri membri della società il godimento di questi stessi diritti. Tali limiti possono essere determinati solo dalla Legge.

Art. 5 – La Legge ha il diritto di vietare solo le azioni nocive alla società. Tutto ciò che non è vietato dalla Legge non può essere impedito, e nessuno può essere costretto a fare ciò che essa non ordina.

Art. 6 – La Legge è l’espressione della volontà generale. Tutti i cittadini hanno diritto di concorrere, personalmente o mediante i loro rappresentanti, alla sua formazione. Essa deve essere uguale per tutti, sia che protegga, sia che punisca. Tutti i cittadini, essendo uguali ai suoi occhi, sono ugualmente ammissibili a tutte le dignità, posti ed impieghi pubblici secondo la loro capacità, e senza altra distinzione che quella delle loro virtù e dei loro talenti.

Art. 7 – Nessun uomo può essere accusato, arrestato o detenuto se non nei casi determinati dalla Legge, e secondo le forme da essa prescritte. Quelli che sollecitano, emanano, eseguono o fanno eseguire degli ordini arbitrari, devono essere puniti; ma ogni cittadino citato o tratto in arresto, in virtù della Legge, deve obbedire immediatamente: opponendo resistenza si rende colpevole.

Art. 8 – La Legge deve stabilire solo pene strettamente ed evidentemente necessarie e nessuno può essere punito se non in virtù di una Legge stabilita e promulgata anteriormente al delitto, e legalmente applicata.

Art. 9 – Presumendosi innocente ogni uomo sino a quando non sia stato dichiarato colpevole, se si ritiene indispensabile arrestarlo, ogni rigore non necessario per assicurarsi della sua persona deve essere severamente represso dalla Legge.

Art. 10 – Nessuno deve essere molestato per le sue opinioni, anche religiose, purché la manifestazione di esse non turbi l’ordine pubblico stabilito dalla Legge.

Art. 11 – La libera manifestazione dei pensieri e delle opinioni è uno dei diritti più preziosi dell’uomo; ogni cittadino può dunque parlare, scrivere, stampare liberamente, salvo a rispondere dell’abuso di questa libertà nei casi determinati dalla Legge.

Art. 12 – La garanzia dei diritti dell’uomo e del cittadino ha bisogno di una forza pubblica; questa forza è dunque istituita per il vantaggio di tutti e non per l’utilità particolare di coloro ai quali essa è affidata.
Art. 13 – Per il mantenimento della forza pubblica, e per le spese d’amministrazione, è indispensabile un contributo comune: esso deve essere ugualmente ripartito fra tutti i cittadini in ragione delle loro capacità.
Art. 14 – Tutti i cittadini hanno il diritto di constatare, da loro stessi o mediante i loro rappresentanti, la necessità del contributo pubblico, di approvarlo liberamente, di controllarne l’impiego e di determinarne la quantità, la ripartizione, la riscossione e la durata.

Art. 15 – La società ha il diritto di chiedere conto della sua amministrazione ad ogni pubblico funzionario.

Art. 16 – Ogni società in cui la garanzia dei diritti non è assicurata, né la separazione dei poteri stabilita, non ha una costituzione.

Art. 17 – La proprietà essendo un diritto inviolabile e sacro, nessuno può esserne privato, salvo quando la necessità pubblica, legalmente constatata, lo esiga in maniera evidente, e previo un giusto e preventivo indennizzo.



mercoledì 24 agosto 2016

Scorrano, il paese dei fuochi sponsorizzati dal gioco d'azzardo

Scorrano è un paese di 7.000 abitanti in provincia di Lecce, come tutti i paesi salentini è un luogo da visitare. Famosissimo per le luminarie uniche al mondo per imponenza, ha alcune perle architettoniche di pregio, citiamo per esempio Palazzo Veris, Palazzo Frisari, Porta terra.
Qui è nata la cantante Dolcenera.
Il Sindaco a capo di una lista civica si chiama Antonio Costantino Mariano.
Un paese normale insomma, con molte chiese, con le sue sagre e feste, con i suoi riti.


Fronte e retro del volantino di Scorrano


dettaglio del volantino

Lo scorso  5, 6 e 7 agosto in paese c’è stata il grandioso festival dei fuochi piromusicali. Come recita il volantino, il patrocinio ai festeggiamenti arrivava dal Sindaco e nientepopodimenoche dal ministero per le attività culturali e del turismo. 
Con cotanti roboanti patrocini, che necessità avevano gli organizzatori di accettare la pubblicità a tutta pagina sul retro del volantino di Bet Italy che si occupa di gioco d’azzardo e scommesse sportive? Antonio Costantino Mariano e il ministro Franceschini non pensano al GAP  (Gioco d'azzardo patologico)? 
E' un pò come chiedere alla Marlboro la sponsorizzazione per la campagna contro i tumori da fumo.
Etica per favore… Etica….    

Bet Italy nel suo sito ufficiale così si descrive: Bet Italy, il sito italiano di Poker, giochi online, casinò e scommesse sportive! Registrati gratis, entra nel mondo Bet Italy.

Insomma, si tratta di uno dei tanti siti di scommesse, gioco on line e porcate simili, gli stessi giochi che creano dipendenza soprattutto fra i minori e che tanto piacciono a tutti i governi, nessuno infatti vieta la pubblicità al gioco d'azzardo.

martedì 23 agosto 2016

Da "Elio", il libro

Spezzone di una lettera di Elio inviata dal Nicaragua... 
Quando il mondo sarà finalmente senza confini, quando saranno le persone a scambiarsi sguardi senza paraocchi... Quando non avrà senso sentirsi superiori ed esportare democrazia mascherata da missili... Quando riusciremo a non romperli veramente quegli anelli perchè non capiremo mai come siamo se non comprendiamo come siamo stati... Un mondo senza eroi è sicuramente più dignitoso.  


“Non ho pretese, voglio solo capire e passare agli altri le cose fatte e non fatte. Bisogna fare la catena, darsi la mano sul filo delle generazioni, non rompere gli anelli della storia, se vogliamo che il mondo cambi. E vivere dentro il tempo, quello reale, quello dei mutamenti concreti. Non fuori di esso. C’è un posto per tutti, le poltrone non sono numerate. Io posso sedermi sul Nicaragua con lo stesso vostro diritto di stare in Italia. La catena resisterà alla distanza di un oceano”. 

Da Elio - Spagine editore - pag. 57 -