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venerdì 4 ottobre 2013

Firmiamo per il nobel a Lampedusa!

http://temi.repubblica.it/espresso-appelli/?action=vediappello&idappello=391309&firma=true


Firmiamo per proporre il nobel a Lampedusa! Per la solidarietà e l'accoglienza dell'isola nonostante i governi colpevoli delle leggi xenofobe e razziste, governi guidati da un fuorilegge e da personaggi con camicia verde. 

Lampedusa due

A Lampedusa i morti sono più di 100 ad oggi. A margine di questa sciagura immane ed incomprensibile parlano tutti, anche i leghisti. L'ignobile Gianluca Pini dice che la strage è colpa "della politica dell'accoglienza  e del ministro Kyenge" e per buon peso ci mette dentro il Presidente Boldrini. . Certo, Pini fa parte della schiera degli xenofobi con derive neonaziste, però è parlamentare già vicinissimo al fuorilegge di Arcore, il suo movimento è stato al governo ed ha partorito leggi come l'infame Bossi Fini (le provenienze politiche dei due la dicono lunga....) 

Il Sindaco di Lampedusa,  Giusi Nicolini, ha affermato che tre pescherecci non intervennero per non violare la criminale legge sul reato di clandestinità voluta da Pini, di cui sopra e dai suoi complici di vergogna. Quei pescatori rischiavano la denuncia. In pratica il governo guidato dal fuorilegge  di Arcore ha ufficializzato la pena di morte. Quei pescatori però forse avrebbero potuto o dovuto intervenire.  Ora dovrebbe intervenire il governo Letta per cancellare qiell'infame legge immediatamente.

giovedì 3 ottobre 2013

mercoledì 2 ottobre 2013

Quando la crisi si fa dura, i giornalisti sparano c...te

Un vecchio adagio diceva: “quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare”. Oggi potremmo dire: Quando arriva la crisi i giornalisti in crisi iniziano a sbandare. Non tutti ovviamente, però fanno rumore. Ho assistito a un talkshow in prima serata su La7 con Formigli, la prima ora di discussione è girata su questa affermazione: “Berlusconi dorme 5 ore al giorno, ma da 55 giorni ne dorme solo 4”, incredibile ma vero!
Dopo di che ho girato, cambiato canale per cercare una botta di vita. Meno male che ci sono i libri. L’Italia sta deflagrando e ci si arrabatta sulle ore di sonno di un fuorilegge?
La mattina rassegna stampa, e leggo dell'ISola Budelli, arcipelago della Maddalena, che è stata acquistata da un neozelandese all'asta. Era di proprietà di un immobiliarista milanese che è fallito. Emblematico veramente, non ci sono più industrie attraenti in Italia (qualcuno ci ha provato con la FIAT, per ha conosciuto Lapo Elkan e Marchionne ed ha rinunciato) e si comprano le isole. A quando la messa all'asta di Piazza San Marco? 
Poi notizie su notizie: “Giovanardi dice”… “Fini si è fatto biondo”… Anche questo si legge su un giornale.  Su Repubblica in realtà si parla di Scalfari (anche del Papa eh)…
Vabbè esco e faccio quattro passi, vado a trovare Mauro, si parla di un progetto. Mi piace, può essermi d’aiuto per disintossicarmi dalla politica. Incontro un amico per strada, non ci si vede da un po’, è sconsolato per la situazione politica, mi dice che l’Italia secondo lui ha due possibilità: rivolta all’Egiziana o commissariamento dell’Europa. “Non siamo in grado di governarci, commissariateci per favore”. Quasi quasi penso che abbia ragione. Incontro altre persone, ce ne fosse uno che ha uno spiraglio di fiducia. Tutti mogi, tristi, nessuno che capisce cosa stia succedendo. Ci pensano i giornalisti a parlare del sonno di Berlusconi e a intervistare Scilipoti, diamine.
“Aumenta l’IVA”! Questa è una notizia, una giornalista TV si fionda nel primo supermercato che trova e chiede alla signora in coda: le sembra più caro rispetto a ieri? Sono passate 10 ore dal rincaro, i supermercati ancora non hanno contabilizzato e si fa un servizio in questo modo? Ma per favore… tornate a intervistare Scilipoti, almeno sappiamo di cosa state parlando. 
Ah, nei titoli di coda ricordatevi di mettere che la disoccupazione giovanile è al 40% e magari spendete due paroline sui 13 immigrati trucidati dai loro scafisti e dalle politiche xenofobe del governo guidato da un fuorilegge italiano.
Stasera (ieri per chi legge) ci tocca Ballarò…

Per favore, ridateci Montalbano!!!!!!

martedì 1 ottobre 2013

Arriva la crisi di governo e Lui ritorna: Scilipoti!!!!!

Avevo scritto in tempi non sospetti, quando il fuorilegge di Arcore pretese le lettere di dimissioni dei parlamentari, che appena aperta la crisi sarebbero partite le consultazioni di Siclipoti. Con l'accelerazione di questi giorni eccolo apparire puntuale come le tasse e dichiarare "sono pronto a morire per l'ITalia, non per Berlusconi" (http://video.repubblica.it/dossier/la-crisi-del-governo-letta/scilipoti-moriro-per-l-italia-non-per-berlusconi/141432/139970?ref=fbpr) Evidente il messaggio sotteso per Enrico Letta "I funerali però costano...."
Le dimissioni dei ministri PDL hanno plasticamente dimostrato invece che avevo torto. Il fuorilegge di Arcore ha infatti detto di aver deciso tutto da solo e che loro, i ministri, hanno solo eseguito. Scrissi che sono valvassini al soldo del feudatario, non è vero, i valvassini hanno dignità da vendere. Neppure possiamo paragonarli ai servi della gleba, anche loro avevano dignità ed erano classe sfruttata. Dobbiamo cambiare canale ed esempi. Questi comportamenti ricordano molto da vicino alcune organizzazioni piramidali, con il capo in testa che riunisce lo stato maggiore e decide di mandare i prezzolati a compiere azioni dimostrative. Per fare un esempio ricorda la cupola capeggiata da Totò Riina che mandò i servi, i picciotti, a mettere tritolo sotto un'autostrada. Stesse dinamiche, stessi ragionamenti. 

lunedì 30 settembre 2013

Lettera aperta all'ANPI

La lettera che segue è "aperta" anche a chi volesse sottoscriverla, con un comunicato ANPI nazionale ha deciso di non aderire alla manifestazione del 12 ottobre in difesa della Costituzione, adducendo motivazioni discutibilissime che chi vuole potrà leggere nel sito dell'associazione stessa. Si può sottoscrivere commentando il post (a causa di qualche imbecille che ha fatto rischiare denunce, i commenti debbono essere approvati prima della pubblicazione).  


Lettera aperta all’ANPI

Chi scrive è tesserato all’ANPI di Lecce da soli due anni nonostante l’età avanzata. Da anni seguo le iniziative dell’associazione ed ora ho deciso di prendere una tessera (l’unica in mio possesso) per sostenerla in qualche modo. Le recenti prese di posizione a proposito della manifestazione del 12 ottobre prossimo in difesa della Costituzione, manifestazione alla quale l’ANPI non parteciperà, motivando la propria assenza con un comunicato che, sia pure letto e riletto, sembra privo di motivazioni condivisibili per giustificare questa assenza, gli “effetti collaterali” ai quali si fa riferimento sembrano mettere in dubbio la capacità di discernimento degli associati che potrebbero farsi abbindolare, più di quella degli organizzatori (tutta da verificare). Ad una manifestazione si può aderire anche con un comunicato in cui si tracciano perimetri netti per la partecipazione. Il periodo storico politico che stiamo vivendo, in cui un fuorilegge detta l’agenda e la sopravvivenza del governo, mira a portare nei fatti il paese fuori dalle società civili e fuori dallo stesso dettato della Carta Costituzionale, lo stesso personaggio che blinda il suo partito esigendo dai suoi dimissioni in bianco come un datore di lavoro criminale, il parlamentare rimette il suo mandato non già nelle mani del Presidente della sua camera, ma in quelle del proprietario del pacchetto di maggioranza del partito. L’eletto deve rispondere al popolo, in comportamento del fuorilegge è anticostituzionale!
La Carta è e deve continuare ad essere un bene comune, anzi, IL Bene Comune primario della Democrazia. Proprio in questo periodo occorre ad ogni costo stare dalla parte di chi la vuole difendere, piuttosto che consentire ad un Parlamento di nominati di metterci mano.  
Personalmente non voglio neppur immaginare che l’opera che costò sforzi e studio a persone come Nilde Jotti, Sandro Pertini, Oscar Luigi Scalfaro, Nenni, Longo, De Gasperi, Aldo Moro e a tutti i padri costituenti, possa venire ridiscussa da personaggi come Calderoli e la Santanchè che la vogliono eliminare nei fatti.  Questo Parlamento vuole fare proprio questa porcata!
Per questi motivi, oltre che per stare a fianco delle associazioni e movimenti che aderiscono alla manifestazione, troppo lungo citarli tutti, chiedo di ripensare alla scelta fatta, non mi pare che partecipare con gli “estremisti” del gruppo Abele e di Legambiente (giusto per citare) sia così deplorevole, né credo che i gruppi che hanno aderito tendano a farsi conteggiare da organizzatori meschini. Personalmente, se non vedrò le bandiere ANPI a Roma, riterrò di aver fatto un grossolano un errore con la scelta di tesserarmi all’Associazione, anche perché, da quanto sento on line e personalmente, moltissimi con tessera ANPI in tasca saranno a quella manifestazione, orfani, al momento, della loro organizzazione che resta in attesa di un’alternativa da proporre con associazioni altre. Io parteciperò a entrambe, senza pregiudizi, con o senza tessere in tasca.


Gianni Ferraris

domenica 29 settembre 2013

Il feudatario

Il fuorilegge dixit:

 “Se non vado in politica, mi mandano in galera e mi fanno fallire”
Frase riportata da Enzo Biagi e Indro Montanelli

“Io sono assolutamente certo di essere l'uomo più democratico che sia
mai giunto ad essere primo ministro d'Italia”
ASCA, 25 gennaio 2002

“La legge è uguale per tutti ma per me è più uguale che per gli altri
perché mi ha votato la maggioranza degli italiani”
Dichiarazioni spontanee al Processo SME, 17 giugno 2003

“Solo Napoleone ha fatto più di me”
Matrix, 10 febbraio 2006


“Su Napoleone ovviamente scherzavo: io sono il Gesù Cristo della
politica”
ANSA, 12 febbraio 2006    [fonte: Marcello, Silvio e la mafia di Federico Elmetti]


E come Napoleone il dux supremo si comporta, anzi, come il più bieco dei feudatari, riunisce i suoi prediletti (Don Bondi, Fra Capezzolone, la cortigiana Santanchè e pochi altri)   e ordina ai suoi valvassini che siedono al governo della Repubblica Fondata sul Lavoro le dimissioni. Non si è preso la briga di informarli, di convocarli. Lui ordina e loro vedremo se avranno un rigurgito di dignità o ammetteranno di essere robot al servizio di sua maestà, vedremo presto se avranno le pile e il telecomando in mano al loro padrone o rivendicheranno un minimo di capacità di intendere e volere. Questa non è più democrazia, siamo in un regime vero e proprio. In tutto questo caos arriva il comico genovese  dicendo che vuole ad ogni costo votare con questa legge elettorale. Lui e Berlusconi hanno solo da guadagnare da questo stato di cose e da questa infame e antidemocratica legge, loro nominano, benedicono o scomunicano. Come feudatari, appunto. Sul PD caliamo un pietoso velo di silenzio, loro stanno litigando se fare il congresso alle 8,25 piuttosto che alle 14 dopo la pausa pranzo.  

29 settembre 1964, nasce Mafalda

Il 29 settembre 1964 il settimanale argentino Primera Plana pubblica la prima striscia a fumetti disegnata e ideata da Joaquin Lavado, in arte Quino. La protagonista del fumetto è Mafalda. Nei primi anni ’70 il successo è planetario, nel ’76 l’UNICEF incarica Mafalda di illustrare la Convenzione internazionale per i diritti dell’infanzia. Mafalda è disarmante, le domande che pone sono quasi paradossali nella loro logicità, mettono a nudo le contraddizioni del mondo “dei grandi”, della politica, della società.


L’antologia pubblicata in Italia nel 1968 da Feltrinelli porta la prefazione di Umberto Eco che mette in confronto i personaggi di Schultz, Linus e Charlie Brown, con Mafalda. (Fonte: wikipedia)