Qualcuno non vuole le preferenze nella legge elettorale. Dicono
“con le preferenze c’è clientelismo”. Personalmente ritengo questo sistema un
esempio altissimo di democrazia, perché devo votare qualcuno deciso dalle
segreterie e non ho il diritto di scegliere un mio candidato? E se poi finisce che porto in parlamento una Binetti? Ovviamente il
rischio clientelismo è altissimo, utilizzarlo come alibi mi pare eccessivo, in
una democrazia normale la politica dovrebbe vigilare, la magistratura
intervenire. Non è che con questo alibi toglieremo i passaggi pedonali perché un
pirata della strada investe una vecchietta sulle strisce? Il problema,
evidentemente, non sono le strisce.
Commenti
Non pubblicheremo commenti anonimi.
sabato 13 ottobre 2012
venerdì 12 ottobre 2012
Lombardia: Maroni, Bossi e la Ndrangheta salvano Formigoni
La regione Lombardia è salva. Una riunione nella notte ha
stabilito che Formigoni proseguirà anche facendo le riunioni di giunta a San Vittore.
Alla nottata erano presenti, oltre Formigoni, il signor Maroni e i capicosca
della ‘ndrangheta lombarda che hanno dato il loro assenso. Maroni, uscendo
sorridente, ha detto che la Lombardia “cosa nostra è”.
giovedì 11 ottobre 2012
Elezioni 2013: quelli che sanno come fare
Che strana la tornata elettorale prossima ventura. Ci sono
un sacco di persone che sanno come guidare il paese: Beppe Grillo che (come già
Mao, Mussolini e altri) si fa una nuotata. Marchionne. Cordero di Montezemolo e
altri.
Hanno tutti una cosa che li accomuna, non si candideranno perché
hanno altro da fare. Mah.
mercoledì 10 ottobre 2012
Quel volpone di Monti
Così, a naso, mi pare che il governo MMMMMonti diminuisca,
si, le tasse ed aumenti l’IVA per tutti, a soffrirne, neppure a dirlo, saranno
le famiglie meno abbienti che vedranno aumentati tutti i prezzi. Complimenti a
chi voterà questa infamia. Ah, a proposito, MMMMonti ci dice che è stato
bravissimo, anziché due punti aumenterà l’IVA di uno solo.
In realtà il calo sulle aliquote minime va sulla prima
fascia di reddito per tutti (avvantaggiati i ricchi) mentre l’IVA che aumenta
colpirà duramente i consumi. Mi dice MMMMonti come spera di di creare crescita
inibendo i consumi? Misteri dell’economia.
P.S. un piccolo dettaglio: l'IVA aumenta da settembre, il ribasso dell'IRPEF ci sarà dopo un anno. Bel volpone il MMMMMMonti.
martedì 9 ottobre 2012
Gallipoli: Isola diSant'Andrea
E’ bello passare una domenica mattina camminando nell’isola
che c’è, anche non si può visitare. Appuntamento alle 9 alla lega navale di
Gallipoli, poi l’imbarco per il breve tragitto. Arrivando da Lecce, di
Sant’Andrea si vede il faro e l’isolotto sembra un insignificante striscia di
terra, in realtà con i suoi 14 ettari è una piccola miniera naturalistica. Anche
il faro sembra normale, basso, si tratta invece di uno dei più alti d’Europa,
solo che molti suoi fratelli sono messi su alture, Sant’Andrea ha un’altitudine
massima di due metri s.l.m., quindi l’illusione ottica lo rende bassotto. E’ un
po’ la storia dei tacchi alti come trampoli, “slanciano”, lui più sportivamente
indossa mocassini bassi. Ah i proverbi, “l’apparenza inganna”.
Certo che avere un amico come Antonio, gallipolino doc e
kajakista per vocazione, è un privilegio. Parlai con lui della voglia di
visitare l’isola e lui è riuscito nell’intento. Per molti anni mettere piede su
quel pezzo di terra era interdetto, le ragioni del parco protetto contano. L’isola
fa parte del parco naturale gestito in qualche modo, non sempre bene, come
spesso succede. Le non scelte amministrative e burocratiche spesso rendono
impossibile fruire di beni dal valore immenso, magari con un turismo
controllato, guidato, accompagnato che sarebbe anche un valore aggiunto per i
comuni. Certo che è più facile aggiungere
parcheggi blu per fare cassa, anziché compiere piccoli slanci di fantasia. Impedire
la visita a certi luoghi è come se qualcuno acquistasse un Van Gogh e lo
facesse seppellire con lui per averlo nell’eternità. E’ successo in Giappone,
ahinoi. Che poi a Sant’Andrea sia tutto finto è evidente. Ci sono pure scritte
con lo spray sul faro, insomma, come diceva qualcuno “pannicelli caldi”.
L’isola di sant’Andrea è il regno del gabbiano corso, lì
nidifica e si riproduce. Purtroppo abbiamo visto molte carcasse di uccelli: “Il
gabbiano corso si nutre solo di pesce il pesce contiene piombo e avvelena” dice
la nostra guida, il mare in fondo è una discarica a cielo aperto: combustibili
per imbarcazione, inquinamenti di varia natura e via dicendo. Il gabbiano corso
è endemico del Mediterraneo, individua i luoghi per nidificare e riprodursi,
qualche coppia, chissà quando, è sbarcata sull’isolotto che è diventato meta
preferita. Nel sud solamente qui succede, poi in Corsica e negli arcipelaghi
toscani. In estate ce ne sono molti perché sono più stanziali, in inverno sono
più liberi perché i piccoli si sono resi autonomi e si muovono più agilmente.
Poi ci sono i gabbiani reali, quelli con il becco giallo,
sono più tenaci e meno raffinati nel cibo, mangiano ogni cosa, soprattutto si sono
adattati alle discariche dove trovano cibo in abbondanza. Così vivendo stanno diventando un vero
problema per l’ecosistema, si moltiplicano senza pudore.
Sant’Andrea è considerata dalla Comunità Europea un habitat ideale
anche per la salicornia, un altro ottimo motivo per proteggerla. La
“civilizzazione” ha distrutto moltissima vegetazione in giro per il Salento ricoprendola
con manti di asfalto e parcheggi, qui invece c’è una vera e propria prateria di
salicornia che sopravvive perché tenace, l’acqua è salata, lei se ne nutre riuscendo
ad espellere il sale. Molti insetti e piccoli molluschi si rifugiano nell’erba
e diventano cibo per i migratori. Un esempio di catena alimentare
raffinatissimo. Come diceva qualcuno: “la natura era un equilibrio perfetto,
poi è arrivata la variabile impazzita: l’uomo”.
Pochissime le specie fiorite, lo statice serotino,
autunnale, ha la caratteristica, come la salicornia, di espellere il sale
dall’acqua.
![]() |
Isola di Sant'Andrea (ph. Pro Loco Gallipoli) |
I conigli dell’isola di Sant’Andrea pare siano stati
introdotti dai pescatori che vivevano qui fino agli anni ’60. Ancora ne
resistono, si sono adattati a mangiare quel poco che trovano e a bere acqua di
sorgente resa salmastra. Ogni tanto
qualcuno si vede correre spaventato da noi, una quarantina di disgraziati che camminano
sulla loro isola.
Fino al faro siamo arrivati, tristanzuolo, pezzi di cancello
appoggiati a terra, qualche maceria qua e là. E dietro, due enormi piattafome
che ospitavano i cannoni durante l’ultima guerra. Allora c’era un presidio della marina che
aveva il compito di individuare i sottomarini diretti a Taranto. Allora, quando
qualcuno era convinto di vincere la guerra contro il mondo intero.
domenica 7 ottobre 2012
Studenti, polizia e ... il resto
![]() |
Momento di democrazia alla maniera "Diaz" |
Venerdi 5 ottobre, gli studenti sciamano per la città in
orario di scuola. Un gruppo di sei sta parlottando, li avvicino “c’è sciopero?”
“Non so, ci avevano detto di una manifestazione ma non vedo nulla…” la risposta
un po’ disarmante, forse scontata in periodo di evasione dalle ideologie. Leggo
poi che si tratta di una mobilitazione nazionale degl istudenti contro la
riforma della famigerata Gelmini, contro i tagli. E leggo di studenti caricati
dalla polizia in assetto anti sommossa in varie città, a Torino, Roma, Napoli,
Milano. Le foto on line ricordano da vicino la caserma Diaz… Poi diranno che i
violenti erano i ragazzi, ovviamente.
C’era il sole venerdi, era bello starsene seduti nella villa
a vedere tutti quei ragazzi che non hanno informazioni sullo sciopero che li
tiene comunque lontani da scuola. Davanti alla prefettura stazionano oltre
dieci poliziotti, qualcosa sta accadendo. Palazzo Celestini chiude il portone,
“accidenti saranno una marea” mi dico aspettando l’assalto ai luoghi di potere.
Un’avanguardia con un cellulare (non il telefono, proprio quello che serve per portar
via i cattivi) e un nugolo di poliziotti precede l’oceanico corteo dei ragazzi.
Gli striscioni che aprono il corteo sono neri con scritte rosso cupo. Evidentemente
i ragazzi non sanno di cura dell’immagine, si preoccupano dei colori, infatti
occorre avvicinarsi per leggere. Intanto si avvicinano urlando “noi la crisi ve
la creiamo”. Ed io aspetto, il centinaio di ragazzi che sfilano saranno
l’avanguardia di un corteo ben più nutrito. Vana attesa, quella è tutta quanta la
manifestazione. Si accende un fumogeno ma nulla più. I poliziotti sono almeno
il triplo dei manifestanti.
Procedono rumorosamente verso Piazza Sant’Oronzo, io vado
dalla parte opposta pensando che in fondo hanno ragioni da vendere i ragazzi
che protestano. Peccato siano pochi, peccato che i partiti che potrebbero
essere loro interlocutori insistano caparbiamente nelle loro vistosissime
assenze. Peccato che la nostra generazione abbia consentito di far cadere così
in basso il livello di partecipazione. “Mia figlia è tra i manifestanti, mi
dice che noi abbiamo sopportato vent’anni di berlusconismo senza reagire, come
fossimo anestetizzati, ha ragione” mi dice una madre che sta ai lati del
corteo. Eggià, ha proprio ragione la ragazza, soprattutto in questa deriva così
inquietante della politica che invita all’astensione dal voto perché tutto pare
omologato appiattito. Monti al governo? E Monti sia, tutti assieme, tutti
uniti, viva viva Monti. E pensare che un tempo c’erano maggioranze e
opposizioni. Sembra quasi che un altro mondo non sia possibile, sembra che
l’Argentina sia irragionevole perché alza l’inflazione creando occupazione e
benessere. Loro la crisi vogliono crearcela, però al momento debbono subire le
schifezze che la nostra generazione impone loro, gli abbiamo tolto anche il
diritto allo studio, rincarando a dismisura i costi dei libri di testo,
accidenti. Chi voleva un mondo diverso, altro, ha fallito miseramente. Anche se
forse non hanno le idee chiare, non possiamo neppure criticarli troppo, non è
che siamo stati esempi limpidi di bella politica negli ultimi vent’anni, anzi.
Iscriviti a:
Post (Atom)