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sabato 26 gennaio 2013
venerdì 25 gennaio 2013
Da: Lettere di condannati a morte nella resistenza europea
Miei cari genitori,
Dico addio a tutti e piango.
Chaìm.
se il cielo fosse carta e tutti i mari del mondo inchiostro, non potrei descrivervi le mie sofferenze e tutto ciò che vedo intorno a me. Il campo si trova in una radura. Sin dal mattino ci cacciano al lavoro nella foresta. I miei piedi sanguinano perché ci hanno portato via le scarpe. Tutto il giorno lavoriamo quasi senza mangiare e la notte dormiamo sulla terra - ci hanno portato via anche i nostri mantelli.
Ogni notte soldati ubriachi vengono a picchiarci con bastoni di legno, e il mio corpo è nero di lividi come un pezzo di legno bruciacchiato. Alle volte ci gettano qualche carota cruda, una barbabietola, ed è una vergogna: ci si batte per averne un pezzetto e persino qualche foglia. L’altro giorno due ragazzi sono scappati, allora ci hanno messo in fila e ogni quinto della fila veniva fucilato. Io non ero il quinto, ma so che non uscirò vivo di qui.
Dico addio a tutti e piango.
Chaìm.
giovedì 24 gennaio 2013
24 gennaio 1966 all'università di Trento
Il ’68 in Italia iniziò il 24 gennaio 1966 – Fu il giorno in
cui gli studenti di sociologia di Trento occuparono per la prima volta in
assoluto l’università per il riconoscimento della laurea in sociologia. Fra i
nomi degli occupanti si legge di: Renato Curcio, Margherita Cagol, Marco
Boato, Giorgio Pietrostefani, Mauro Rostagno e ancora, fra i docenti, Francesco
Alberoni, Beniamino Andreatta, Giorgio Galli. L'occupazione venne ripetuta nell'ottobre dello stesso anno ed interrotta bruscamente dall'alluviione di Firenze. Moltissimi giovani ricordati come “gli angeli del fango” portarono aiuto alle zone alluvionate a Firenze con
quello che viene definito da più parti “il più grande movimento di solidarietà
del ‘900". Da tutto il mondo arrivarono giovani per recuperare il più grande patrimonio culturale esistente al mondo. Sfatarono così le voci dei signorotti per bene sui "capelloni" e sulle ragazze "facili". E molti occupanti di Trento saranno protagonisti, nel bene e nel male, degli anni
successivi.
Nel maggio ’68 tutte le università, esclusa la Bocconi,
verranno occupate.
mercoledì 23 gennaio 2013
Buon compleanno Settimana enigmistica
Il 23 gennaio 1932, per iniziativa del cavaliere del lavoro,
grand’ufficiale, Dott. Ing. Giorgio Sisini di Sorso esce nelle edicole italiane
il settimanale “che vanta innumerevoli tentativi di imitazione”: “La Settimana
Enigmistica”. Il numero uno aveva 16 pagine e costava 50 centesimi. La
pubblicazione ebbe un solo stop, per due lunghissimi mesi non fu reperibile dal
14 luglio 1945 per scontati motivi bellici.
Da quando uscì, il settimanale ha una veste grafica sempre
molto simile. La peculiarità della rivista è che non contiene nessuna
pubblicità al suo interno e che ha sempre vantato collaboratori di eccellenza,
citiamo Bartezzaghi e Brighenti per le parole crociate e i rebus e ricordo l’alessandrino
Bort (Bortolato) per “Le Ultime Parole Famose” la vignetta che chiude la pagina
di barzellette. La foto in prima è di personaggi famosi, a settiane alterne
maschili e femminili.
I tentativi di imitazione hanno avuto sempre scarsa fortuna,
vuoi per l’abitudine, vuoi per l’eccellenza indiscutibile del settimanale
stesso, soprattutto per l’amplissimo ventaglio di giochi che propone. Dalle Parole crociate, ai Rebus, Dama, Scacchi, il Bersaglio, e moltissimi altri
ancora.
martedì 22 gennaio 2013
Eutanasia
E’ successo in Belgio, avevano 45 anni, erano gemelli
omozigoti e soffrivano di sordità dalla nascita, ora stavano diventando
ciechi. Il loro dolore era “insopportabile” a detta dei medici. Erano
psicologicamente e fisicamente distrutti. Hanno chiesto ed ottenuto la dolce
morte assistita.
“Un dolore palpabile,
costante, insopportabile'', così lo hanno definito gli stessi clinici
ospedalieri, “tale da rientrare a pieno diritto tra i casi previsti dalla legge
entrata in vigore nel maggio del 2002”. Il Belgio è stato il secondo Paese al
mondo, dopo l'Olanda, a permettere l'eutanasia. Ed ora è in discussione la
richiesta dei socialisti locali di estendere questo diritto ai minori e ai
malati di Alzheimer.
I gemelli erano giovani, però
ora il dibattito si riaccende più feroce che mai in Europa e soprattutto in
stati confessionali come l’Italia. Esistono
limiti alle libertà individuali, alle scelte sulla propria vita, ma sono limiti
che debbono stare in un ambito esclusivamente personale. Da questo punto di vista
hanno senso leggi che consentono o negano l’eutanasia? Il dovere dello Stato è
quello di garantire dignità alla vita di ogni cittadino o di dettare regole etiche basandosi
esclusivamente sul credo religioso e, troppo spesso, nel fondamentalismo di chi
deve legiferare “in nome del popolo italiano”? Ed esistono fondamentalismi e
ansie di ogni tipo, da quelli religiosi a quelli laici che pervadono anche il
centro sinistra. Come evidenziava bene Ida Dominijanni il problema dei diritti
individuali, della laicità dello Stato, fino ad arrivare al riconoscimento delle
coppie di fatto non è esclusivamente della parte papalina della politica,
investe, purtroppo, uno spettro più ampio di persone e personaggi, anche nel
centro sinistra, che vogliono ad ogni costo imporre la loro etica come l’unica
possibile.
In una democrazia compiuta il
problema non dovrebbe stare solo nella coscienza dei legislatori, semplicemente la
legge non dovrebbe intervenire, lasciando al singolo la facoltà
che compete loro, di decidere che fare della propria vita al di là della fede o
del credo di terzi. Però siamo nel
paese che consente a medici sedicenti “obiettori” di non praticare
l’interruzione di gravidanza, mettendo troppo spesso le donne in condizioni di
disagio profondo. Uno Stato etico dovrebbe invece imporre in ogni ospedale la
presenza di medici che rispettano la volontà del paziente e non negano un diritto sancito da una legge.
Non penso che quella dei
gemelli belgi sia stata scelta facile e leggera, anzi. Proprio per questo motivo
la legge, i deputati sedicenti “pro vita” dovrebbero tacere, alla buon’ora. Per
i gemelli non si può che provare una profonda pietas al di là delle religioni e
dell’etica di ognuno. Come esiste quella che è spesso incomprensibile “ragion
di Stato” deve esistere “la Ragion del cittadino”. Anche se non condivise,
ognuno deve rispettare sia le scelte individuali che le leggi. E noi dovremmo forse rivendicare
con più forza la nostra dose di libertà di vivere, e anche di non volerlo più
fare se costretti alla sofferenza fisica o psichica. Il suicidio è un orrendo crimine o un diritto? Non lo definisco crimine, forse una sconfitta dell'individuo, forse la sensazione di impotenza, certamente un diritto di ognuno. Per quanto mi riguarda
sono un fuori legge. Io voglio che, in caso di necessità, nessun accanimento
terapeutico mi prolunghi artatamente le sofferenze. E sono fuori legge quando
rivendico la libertà di decidere se, come e quando mettere fine ai miei giorni.
Questo nessuna legge potrà mai impedirmelo. E nessun parlamentare potrà
decidere al posto mio in particolare quelli che accettano supinamente di votare
finanziamenti alle guerre, o leggi per proteggere il loro padrone. Questi non sono degni di decidere per gli altri. Ci sono contraddizioni insanabili ed
incomprensibili, anche facendo ricorso alla più bieca real politik. Lo Stato si
limiti a dare ogni assistenza ai cittadini, fisica e psicologica, dopo di che
esiste un limite che nessun legislatore deve permettersi di oltrepassare. Se
fossimo in una Democrazia compiuta e reale forse non sarebbe neppure il caso di
intervenire e dibattere di queste cose, dovrebbero essere assodate. Ma la strada è sempre più lunga e tortuosa per
arrivare ad essere una vera democrazia.
lunedì 21 gennaio 2013
21 gennaio 1921 Nasce il Partito Comunista d'Italia
Il 21 gennaio 1921 a Livorno, nasce il Partito Comunista d’Italia
da una scissione guidata da Gramsci e Bordiga al 17° congresso del PSI. Guidato
in un primo tempo da Amadeo Bordiga, nel congresso di Lione (clandestino) del
1926, cambiò rotta votando le tesi di Gramsci. Bordiga e i suoi vennero accusati di
settarismo. Nel 1930 Bordiga venne espulso dal Partito con l’accusa di
Trotskismo. Darà poi vita in Francia alla rivista Prometeo e nel dopoguerra al
Partito Comunista Internazionalista.
Negli anni ’50 e ’60 ci fu discussione accesa sui rapporti
con l’URSS, poi per i fatti di Ungheria e ancora fino alla primavera di Praga,
tutti sconvolgimenti che vedevano l’imperialismo sovietico dilagare al pari e
parallelamente a quello USA nel centro sud America. Ci furono uscite dal partito (Italo
Calvino per citarne uno) ed espulsioni (Rossanda e il gruppo fondatore de Il
Manifesto).
Comunque il PCI rimase il secondo partito italiano, giungendo al suo apice nel 1976 con il 34,4% dei consensi. A chiuderlo definitivamente ci pensò Achille
Occhetto che svoltò e fondò il PDS (Partito Democratico di Sinistra) nel 1991.
Da allora la caduta è stata verticale, anche in considerazione del fatto che con
la svolta “modernizzatrice” si chiusero i rapporti con le persone, le sezioni e
tutto l’apparato che aveva tenuto in vita il Partito fino ad allora. Il resto è
storia contemporanea.
domenica 20 gennaio 2013
20 gennaio 1942 non scordiamo
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La lista degli ebrei da sterminare |
Reinhard Heydrich
Joseph Buhler
Roland Freiser
Otto Hofmann
Gerhard Klopfer
Friedrich Wilhelm
Rudolf Lange
Georg Leibbrandt
Martin Luther
Alfred Meyer
Heinrich Muller
Erich Neumann
Karl Eberhard
Schongarth
Wilhelm Stuckart
Adolf Eichmann
Ricordiamo questi nomi. Il 20 gennaio 1942 si riunirono
sulla riva del lago di Wannsee a Berlino, invitati da Hermann Goring su ordine
di Hitler, e decisero in quella sede ed in quei giorno la soluzione finale
della questione ebraica.
Giudicato difficoltoso il trasporto in massa degli ebrei
europei in Madagascar, scartate le fucilazioni di massa, non si fa cenno, nelle
conclusioni, all’utilizzo del gas, piuttosto si dice alla pagina 7 delle
conclusioni:
« Adesso,
nell'ambito della soluzione finale, gli ebrei dovrebbero essere utilizzati in
impieghi lavorativi a est, nei modi più opportuni e con una direzione adeguata.
In grandi squadre di lavoro, con separazione dei sessi, gli ebrei in grado di
lavorare verranno portati in questi territori per la costruzione di strade, e
non vi è dubbio che una gran parte verrà a mancare per decremento naturale.”
Ovviamente la parola sterminio non è mai pronunciata né scritta,
su questo fanno leva i criminali negazionisti. A noi sono giunti solo gli atti
ufficiali spesso smentiti da alcune testimonianze orali. I lagher e i gas non furono casuali nè improvvisati ma scientificamente approntati.
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