20 settembre 2014
La storia è attuale,
vera, e assolutamente verosimile.
A un boss di mafia del
sud della Puglia vengono confiscati i terreni e lui finisce in galera, gli
rimane di proprietà solo la grandissima villa che domina i suoi ex
possedimenti.
Una cooperativa di
giovani tenta di iniziare a lavorare su quei terreni e nella masseria cadente,
ma non riesce. In aiuto dei ragazzi viene inviato un “funzionario” dal nord.
L’associazione Libera, mai citata se non in una brevissima apparizione del logo
su una scatola, è nei fatti lo sfondo di questa situazione.