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sabato 25 febbraio 2012

Lecce: Primarie qui, primarie là.... la sfida dei cachi


Lui
Primarie delle destre. Primarie del centrosinistra. Questione di stile. Nelle seconde abbiamo assistito, tutto sommato, a una certa sobrietà. Va bene, c’è stato qualche scivolone. Ragazzi forse troppo solerti, hanno invaso i tergicristalli delle auto del centro di Lecce con volantini, operazione vietata da (giuste) ordinanze sindacali. Per il resto ci sono stati un po’ di manifesti, volantini nelle buche delle lettere di chi aveva quattrini da spendere per farli e cose simili. Poi molto dibattito nel merito delle scelte future. Ah, c’era anche la Sansonetti, è arrivato Di Pietro in persona a sostenerla. Per carità, gli elettori poco se la filavano, anche se ha preso il 10% dei voti. Potremmo parlare di candidatura di “servizio” . Le primarie delle destre invece sono qualcosa di estemporaneo, leggere come piume. Il sindaco uscente non ha fatto, al momento, neppure un manifesto, le buche delle lettere sono fortunatamente vuote.
Pagliaro invece… Campagna sparata alla grande: biciclette con “Piacerepaolo”… “Ma che profilo”… pubblicità su ogni giornale e nelle TV locali (anche quelle non sue), piccola, grande, media stazza per le inserzioni. E la trovata geniale: la sfida a calcetto in Piazza Sant’Oronzo: gazebo doppio con sotto il bigliardino pronto. Paolo P. lancia il guanto a Paolo P. E qui occorre aprire una parentesi, loro lo chiamano calcio balilla, siccome si tratta delle destre è giusto che così sia. Noi più equidistanti parliamo di calcetto, o bigliardino. 
Il lago di Lecce nel progetto di Pagliaro

Ora, questa sfida in Piazza sta a mezza strada fra mezzogiorno di fuoco e un doveroso omaggio a  Lui (caro lei). Lui che si fece fotografare in canottiera a falciare il grano, loro (se la sfida verrà accettata) saranno in giacca e cravatta d’ordinanza a giocare. Ah il populismo quanto piace.
Nelle primarie del centro sinistra avevamo sentito parlare di problemi da risolvere, in queste rimane impresso l’arcinoto Lago di Lecce. Peccato non aver ancora sentito un accenno agli impianti di risalita per le future piste da sci nel futuro Monte Japigio in quel di Cavallino probabilmente.
Ah, anche a destra c’è l’omologo della Sansonetti, quel Rizzo di cui poco si conosce, tranne che è un pupillo di Giovanardi, se tanto ci dà tanto, i gay avranno vita durissima. Infatti il suo capo vota con leggerezza le norme che spediscono immigrati al massacro nelle carceri libiche, ma non parlategli di due donne che si baciano, per lui è roba da inferno subito. Gli immigrati sono infedeli, quindi.....

venerdì 24 febbraio 2012

Piacerepaolo, Emiliano e l'UDC


Dice Emiliano “L’UDC ha già fatto l’accordo con la Capone”.
Dice piacerepaolo (meno male che Paolo c’è) “Se vinco io l’UDC sta con noi, se vince Perrone andrà con la sinistra”.

Dice l’UDC “…” nulla, aspetta di scegliere. Come si faceva un tempo. Prima della legge Merlin.   

Non capisco e non mi adeguo



Secondo i dati analizzati, la spesa militare mondiale per l'anno 2010 è risultata pari a 1.630 miliardi di dollari: ciò rappresenta un incremento dell'1.3% in termini reali rispetto all'anno 2009 e un incremento del 50% rispetto al 2001. Ogni ora i paesi sedicenti civili spendono186.000.000 dollari.

Ogni trenta secondi nel mondo un bambino muore di malaria: soltanto polmonite e diarrea mietono più vittime, in età infantile. La malaria infetta ogni anno almeno 300 milioni di persone, ed è la seconda malattia al mondo per tasso di morbilità dopo la tubercolosi. Contro la malaria non esistono vaccini, sono importantissime le zanzariere, una zanzariera costa circa 2 dollari.... 

giovedì 23 febbraio 2012

petizione on line contro la pubblicità del gioco d'azzardo

http://www.petizionionline.it/petizione/ai-parlamentari-salentini/6402




Lettera aperta ai Parlamentari Salentini



On. Vincenzo Barba

On. Teresa Bellanova

On. Raffaele Fitto
On. Alfredo Mantovano
Sen. Alberto Maritati 

Il gioco d’azzardo in Italia sta diventando una vera e propria emergenza. 
AAMS, (Amministrazione Autonoma Monopoli di Stato) da tempo si occupa, oltre che dei generi di Monopolio, anche dei giochi d’azzardo (Lotto, Superenalotto, Slot e via dicendo). 
Esistono studi di Libera e di altre associazioni che sostengono come la criminalità organizzata abbia allungato i tentacoli sulle case da gioco sparse capillarmente sul territorio nazionale. 
L’aspetto che vogliamo sottoporre alla Vs. attenzione riguarda la pubblicità che AAMS utilizza per allargare il suo bacino di utenza, e la necessità di riconoscere la ludopatia come vera e propria patologia. 
E’ degli ultimi mesi il ritiro, dopo vibrate proteste, di uno spot che aveva come protagonista un diciottenne che si preparava per la sua “prima volta”, dove questa era non già un appuntamento con una coetanea, piuttosto con le slot machine. 
Ed è condivisa da associazioni e privati cittadini la richiesta del ritiro di un DVD per le scuole, sempre AAMS, che invita i ragazzi al gioco proponendo loro due sole alternative: gioco legale e illegale. La terza, il non gioco, non è assolutamente presa in considerazione.
(http://isolamaitrovata.blogspot.com/2012/02/il-gioco-gli-adolescenti-internet-e-lo.html)

Siamo inoltre in presenza di un’offerta sempre più massiccia di possibilità di gioco, è stato appena varato un gioco che prevede un’estrazione ogni cinque minuti ed è allo studio la sostituzione, nei supermercati, degli spiccioli del resto con non meglio identificati biglietti della fortuna.

La linea di guardia è decisamente superata:

“Quarantatre uomini italiani su 100 hanno problemi con il gioco d'azzardo. L'Italia è il primo Paese in Europa per denaro giocato in rapporto alla popolazione. "La dipendenza da gioco è una patologia", spiega in un'intervista ad Affaritaliani.it Lucia Giustina, psicologa e psicoterapeuta del Sert di Parma. "Per questo abbiamo aperto un reparto dedicato solo ai malati di gioco. Il paziente tipo? Uomo, tra i 45 e i 50 anni. Le donne hanno più problemi con giochi come il Lotto e il Gratta e Vinci, gli uomini con slot machine e videopoker. Ma la diffusione del gioco online andrà a toccare anche le fasce più giovani".
Le cause scatenanti sono spesso crisi e solitudine: "Nei momenti di incertezza economica c'è meno fiducia nello Stato e si cercano vie alternative. Per tanti nasce il problema quando arriva la pensione. Ma alla base c'è anche una predisposizione temperamentale". Perché i numeri continuano a crescere? "Vanno di pari passo con l'aumento dell'offerta". Si può guarire? "Dopo tanta sofferenza e tanto tempo. E' come la dipendenza da alcol e droga".

Tuttavia si tratta di iniziative estemporanee in quanto la patologia di gioco non è riconosciuta dalla Stato.

E leggiamo ancora un’intervista a Rienzi del CODACONS: 

La crisi economica in atto, l’incertezza sul futuro e la continua ricerca del benessere materiale fanno crescere il numero di italiani che sviluppa una dipendenza patologica da gioco. Lo afferma il Codacons, commentando l’ultimo gesto estremo salito all’onore delle cronache, che ha visto un poliziotto rovinato dai debiti sequestrare un quindicenne vicino Roma.
“Cresce il numero di cittadini con dipendenze patologiche da gioco, perché aumenta la povertà, il futuro appare sempre più incerto e si cerca in tutti i modi di migliorare il proprio stato sociale, ma anche perché aumentano i giochi e le relative pubblicità, e si fa in Italia poca prevenzione – spiega il Presidente Carlo Rienzi – Il rischio concreto è che, di questo passo, gesti folli ed estremi da parte di chi si indebita per il gioco d’azzardo, diventino una realtà quotidiana, sfociando un una piaga sociale”.
“Limitare le ludopatie è possibile: basta fare prevenzione. Per questo motivo domani incontreremo i vertici dei Monopoli di Stato, proponendo una serie di misure atte a tutelare i giocatori e contenere l’insorgere nei cittadini di vere e proprie dipendenze da gioco” – conclude Rienzi. 

Crisi economica e solitudine, possibilità di giocare on line, da soli davanti al computer e liberalizzazione eccessiva delle macchinette mangiasoldi sono un mix allarmante a livello sociale, etico, sanitario. Soprattutto sono devastanti per gli adolescenti. Il fatto che la dipendenza da gioco non sia riconosciuta come quelle da droga o alcool lascia ulteriormente soli i malati. Se è vero che lo Stato incamera miliardi ogni anno come proventi da questa tassazione impropria, altrettanto vero è che poi scarica sulle Regioni le emergenze sanitarie.

Circa l'1 tra gli adolescenti sono quattro-cinque volte più diffuse che tra gli adulti.
Secondo una ricerca regionale del 2006, in Italia il tasso di diffusione di vere e proprie malattie del gioco tra gli adolescenti è del 2,5%. Studi e ricerche condotte dal Codacons dimostrano che l’Italia è al primo posto nel mondo. Il bel paese, con i suoi 890 euro di spesa media procapite all’anno, è la capitale mondiale del gioco d’azzardo. % dei giocatori in Italia è affetto da dipendenza dal gioco, una cifra che sale per gli adolescenti: è quanto emerso nel convegno "Responsible Gaming for national best practices to european common solutions" tenutosi il 13 aprile scorso a Bruxelles.
Claudio Barbaranelli, professore Dell'Università La Sapienza di Roma, ha illustrato i risultati del secondo studio sul gioco problematico, condotto con Lottomatica. Il nuovo studio, rispetto al precedente, ha permesso anche di controllare le abitudini di gioco degli utenti online. Si è rilevato che rispetto ai dati del 2008, il tasso complessivo di giocatori problematici, non ha subito particolari variazioni. Si è passati dall'1,2% all'1,01%. La percentuale, in questo caso, è riferita alla sola popolazione adulta tra i 18 e i 74 anni che comprende circa 44 milioni di italiani. Se si prendono in considerazione i soli giocatori, 26 milioni in quella fascia d'età, la percentuale sale all'1,7. La situazione è particolarmente complessa per i giovanissimi. In Unione Europea il tasso di diffusione delle ludopatie tra gli adolescenti è nettamente superiore a quello degli adulti. La media europea per gli adulti si aggira tra lo 0,5% e il 2%, secondo le cifre citate da Mark Griffiths della Nottingham Trent University. Griffiths si basa su studi condotti dai vari stati membri in UE. Il dato maggiormente indicativo è quello della Gran Bretagna in cui dal 2006 ogni anno si sono condotte regolarmente delle indagini. Queste hanno riscontrato che le ludopatie 

Tentativi di autodifesa vengono messi in atto da amministrazioni locali, una su tutte l’ordinanza del Sindaco di Empoli che vietò l’accensione delle slot al mattino, purtroppo cassata dal TAR. 

A fronte di questa vera emergenza sottoponiamo alla Vs. attenzione la necessità di regolamentare la materia, con le iniziative parlamentari che riterrete opportune, in particolare:

• Chiedendo il divieto di pubblicità dei giochi in ogni forma come succede per le sigarette e gli alcoolici. Gli spot stanno invadendo stampa, TV, radio e la rete. 
• Chiedendo di inserire la ludopatie fra le malattie riconosciute.
• Chiedendo serratissimi controlli sui locali di gioco per controllare la vendita di biglietti e l’utilizzo di slot machines da parte di minorenni che sono notoriamente i più indifesi.

Grazie per l’attenzione.

mercoledì 22 febbraio 2012

Il veliero Amerigo Vespucci 22 febbraio 1931


Amerigo Vespucci


Il veliero Amerigo Vespucci venne varato il 22 febbraio 1931 dai cantieri di Castellammare di Stabbia, all’epoca Navalmeccanica, oggi  Fincantieri in chiusura nonostante tanta storia. Aveva anche un gemello, il Cristoforo Colombo, il quale però alla fine della seconda guerra mondiale venne ceduto all’Unione Sovietica come risarcimento per danni di guerra. Infatti ricordiamo la “travolgente” ritirata dalla campagna di Russia degli alpini con tutte le loro scarpe di cartone, Mussolini, nei suoi deliri, li aveva mandati a invadere territori dei quali non conosceva nulla.
Il Vespucci rimase di proprietà della Regia Marina fino al 46, poi, con la modernizzazione della società e la rottamazione dei monarchi arrivò la Repubblica e passò alla Marina Militare.
I dati tecnici parlano di un dislocamento (peso dell’acqua che la nave sposta secondo il principio di Archimede) di 4150, una stazza lorda di 3410,36, lunghezza mt.100,5, larghezza 15,50, pescaggio mt. 7, una superficie velica di 2800 mq ed una velocità di 10 nodi. L'equipaggio è composto da 14 ufficiali, 72 sottufficiali e 190 sottocapi e comuni. Nei mesi estivi imbarca anche gli allievi del primo anno dell' Accademia navale  di  Livorno circa 140 allievi, per un totale di circa 470 persone.
Il Vespucci a Venezia
Il Vespucci è la nave scuola della Marina Militare ed ha come motto: “non chi comincia, ma quel che persevera”, che sostituì il precendente: “Saldi nella furia dei venti e degli eventi” il quale aveva preso il posto dell’obsoleto: “Per la Patria e per il re”.  Dal ’55 è affiancato, come nave scuola, dal “collega” Palinuro, acquistato dalla Francia.
Giudicato da molti esperti il più bel veliero del mondo, ha rappresentato l’Italia in molte occasioni, fa cui:  Auckland in  Nuova Zelanda nell'ottobre  2002 in occasione della 31ª edizione dell' America's Cup,   Atrene nel  2004 per le    Olimpiadi  ed a Portsmouth nel  2005 per la commemorazione della  Battaglia di Trafalgar, Ospitò inoltre la fiaccola olimpica per Roma '60.
Vuole la tradizione che, incrociando un transatlantico è norma che ogni altra imbarcazione debba fermarsi per dare la precedenza, per il Vespucci succede il contrario, le navi si fermano e spengono i motori salutando con la sirena. Si calcola che nella sua carriera abbia percorso oltre un milione di miglia.

martedì 21 febbraio 2012

Statua della Libertà in Salento



Dal 28 ottobre 1886 lei se ne sta là. Accoglie immigrati sul fiume Hudson. Per loro era la   meta. Costruita su progetto del francese Frederic Auguste Barthold e realizzata da Gustave Eiffel (quello della torre), è alta 93 metri, è costituita da un’armatura d’acciaio e rivestita da 300 fogli di rame, è sinuosamente appoggiata su una piattaforma di granito sardo. Donata agli Stati Uniti, venne trasportata, ovviamente smontata, in 1883 casse. Ha visto passare di tutto: famiglie, uomini soli, vedove affrante, mafiosi, guerrafondai, criminali di ogni sorta. Migranti accolti, sfruttati, che hanno fatto fortuna, che hanno avuto sventure, onesti, lavoratori, che ricordavano le loro terre. In tutto questo tempo e in tutti questi tempi forse ora neppure lei riesce più a raccapezzarsi. Il mondo che gira al contrario, le farfalle che svolazzano a Sanremo (volano basso), un Presidente che qualche sciagurato definì “abbronzato”, altri presidenti che volevano fare la guerra in tutto il mondo, e che mestamente ricordiamo con le parole di Gianni (un altro Gianni) Rodari :

Filastrocca corta e matta.
Il porto vuole sposare la porta.
La viola studia il violino.
Il mulo dice: mio figlio è un mulino.
La mela dice: mio nonno è un melone.
Il matto vuol essere mattone.
E il più matto della terra
Sapete che vuole? Fare la guerra


Lei è la statua della Libertà (maiuscolo perché Libertà è roba seria). Parlarne non è facile, agile, snello, non sempre.
Villa Marina di Mancaversa
“L'uomo non fa quasi mai uso delle libertà che ha, come per esempio della libertà di pensiero; pretende invece come compenso la libertà di parola”. (Sören Kierkegaard)  
E ancora: “quello che mi interessa sapere è se Dio, quando creò il mondo, aveva scelta (A. Einstein). E ancora citando citando: “Possiamo essere liberi solo se tutti lo sono” (Hegel, ma potrebbe essere anche Che Guevara). E potremo proseguire all’infinito. Di Libertà hanno scritto, parlato, detto, pensato tutti quanti. Ognuno ne ha un’idea. Per qualcuno si è liberi quando si può giocare alle slot machine, per altri quando gli schiavi lavorano al loro posto, per altri ancora la libertà è quella di poter esportare democrazia con le armi, per qualcuno è semplicemente guardare un tramonto seduti accanto ad una persona (proprio quella) davanti al mare, mentre dietro camminano e giocano bimbi, e un cane sta li accanto aspettando il suo padrone che probabilmente si è scordato di caricarlo in auto, arriverà a casa e si arrabbierà per la testa fra le nuvole che lo priva della libertà di stravaccarsi sul divano e invece deve tornare indietro. Riecco la Libertà coniugata con il cane e un divano. Sempre lì, Incombe, non soccombe.  Talvolta si nasconde, quando arrivano le bombe.
Et voila, stavo perdendo il filo, uno parla… parla e si perde nei meandri delle parole che sono inquiete, svettano, deprimono quasi come quando apri speranzoso la magica scatola dei dolci e scopri che il cioccolato fondente è finito, o come quando al mattino ti fai il caffè e scopri di non avere zucchero.     
Comunque rieccoci alla statua. Quale luogo migliore per riposare in inverno? Ci vuole un posto poco frequentato, dove sia bello pensare guardando il mare, dove puoi respirare le mareggiate che arrivano. E chi ti ci può portare se non un emigrato che fiero torna nella sua terra? La risposta la trovate a Marina di Mancaversa. Forse è solo una copia, però vuoi mettere la simbologia?
  

lunedì 20 febbraio 2012

Chi cambia la Costituzione?


Non sono mai stato un fanatico dei sondaggi, li considero piuttosto come indicatori di tendenze dei quali i partiti dovrebbero tener conto senza barare. Non sempre è così purtroppo, ricordiamo la leggerezza con cui Veltroni, nelle ultime elezioni, istigava al voto ripetendo il mantra “siamo pari con il PDL, un piccolo sforzo…” Sappiamo come è andata. Questa improvvisazione ha contribuito non poco a regalarci i tre peggiori anni per la democrazia, seguiti da un governo tecnico oggettivamente più vicino a Berlusconi che alle persone.

Oggi leggo su L’Unità un sondaggio che dice:

l’area del non voto è salita al 44,6%, superando, per la prima volta, l’insieme dei consensi convergenti su opzioni alternative rispetto al governo del Paese. Un rovesciamento dei rapporti che indica che si è fortemente ridotta la capacità attrattiva dei due principali partiti e, conseguentemente, delle due principali opzioni politiche. Una forza di gravità che, fino a qualche anno fa, i partiti erano in grado di esercitare nei confronti degli elettori, orientandoli e attivando consensi rispetto a ipotesi alternative di governo.”

E ancora:

 i due principali partiti hanno perso, rispetto a quattro anni fa, il 30% dei consensi. Oggi, la somma dei voti che otterrebbero insieme è pari al 27,7% degli aventi diritto, rispetto al 54,7% del 2008.”

Se sappiamo come, avvicinandoci al voto, i rapporti saranno diversi, è tuttavia bene tener conto che i cittadini, gli elettori non hanno fiducia alcuna nella classe politica attualmente in Parlamento.
A questo aggiungiamo che abbiamo visto, negli ultimi anni, votare qualunque porcata senza neppure credere in quel che si avallava. Parlo della nipote di Mubarak piuttosto che del divieto di processare o arrestare inquisiti per il reato fra i peggiori per un parlamentare: collusione con le mafie.  Abbiamo visto e continuiamo a vedere parlamentari colpiti da condanne, altri che inseguono prescrizioni dei processi che li riguardano, anziché rivendicare la propria innocenza nelle sedi adeguate. Abbiamo assistito a cassieri di partiti non di destra che rubano milioni di euro dicendo “mi servivano”. E potrei proseguire.
A fronte di queste nefandezze il minimo è non riconoscere questi signori come rappresentanti del popolo italiano. Il minimo è auspicare una pulizia decisa e radicale del Parlamento e il rispetto della Costituzione calpestata e stuprata.
Ora stiamo assistendo a qualcosa che, se andrà a buon fine, sarà una sciagura vera e propria: una cupola si riunisce per cambiare la Costituzione. E, con questa maggioranza (parlamentare, non reale) lo potrà fare senza passare attraverso referendum. Ora sarebbe buona cosa chiedere ai parlamentari che credono nei valori della Costituzione e della Democrazia di astenersi da questo scempio. Chiedere loro solamente di restituire quanto prima agli elettori la possibilità di scegliere i loro rappresentanti con le preferenze, andare al voto, candidare persone specchiate e riconosciute come oneste, poi si potrà parlare di riforme costituzionali, e ancora dovremo vedere se sarà il caso di modificare la Carta giudicata da molti “la migliore del mondo”.
Veramente si vuol far modificare la Carta creata da Pertini, Nenni,  Moro,  De Gasperi, Nilde Jotti e via dicendo da personaggi come Santanchè, Mussolini, Veltroni? Siamo ancora in tempo per evitarlo.    

20 febbraio 1909 Manifesto futurismo. 21 febbraio 1848 Manifesto del Partito Comunista

20 FEBBRAIO 1909: MANIFESTO DEL FUTURISMO

Il 20 febbraio 1909 nasce il futurismo con il Manifesto del Futurismo di Filippo Tommaso Marinetti, pubblicato su Le Figaro.
Inquieti, desiderosi di bruciare il passato, nazionalisti poi contigui al fascismo, i futuristi hanno in qualche modo fatto grandi cose in ogni branca delle arti: pittura, poesia, architettura. Peccato fossero dalla parte sbagliata.
Manifesto del futurismo
"Le Figaro" 20 Febbraio 1909 
1-Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerarietà. 
2-Il coraggio, l'audacia, la ribellione, saranno elementi essenziali della nostra poesia.
3-La letteratura esaltò fino ad oggi l'immobilità penosa, l'estasi ed il sonno. Noi vogliamo    esaltare il movimento aggressivo, l'insonnia febbrile, il passo di corsa, il salto mortale, lo schiaffo ed il pugno.
4-Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si è arricchita di una bellezza nuova: la bellezza della velocità 
5-Noi vogliamo inneggiare all'uomo che tiene il volante, la cui asta attraversa la Terra, lanciata a corsa, essa pure, sul circuito della sua orbita.
6-Bisogna che il poeta si prodighi con ardore, sfarzo e magnificenza, per aumentare l'entusiastico fervore degli elementi primordiali.
7-Non vi è più bellezza se non nella lotta. Nessuna opera che non abbia un carattere aggressivo può essere un capolavoro.
8-Noi siamo sul patrimonio estremo dei secoli!  poiché abbiamo già creata l'eterna velocità onnipresente.
9-Noi vogliamo glorificare la guerra-sola igiene del mondo - il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore 
10-Noi vogliamo distruggere i musei, le biblioteche, le accademie d'ogni specie e combattere contro il moralismo, il femminismo e contro ogni viltà opportunistica o utilitaria
11-Noi canteremo  le locomotive dall'ampio petto,  il volo scivolante degli aeroplani. E' dall'Italia che lanciamo questo manifesto di violenza travolgente e incendiaria col quale fondiamo oggi il Futurismo







21 FEBBRAIO 1848: MANIFESTO DEL PARTITO COMUNISTA


« Uno spettro si aggira per l'Europa: lo spettro del comunismo. Tutte le potenze della vecchia Europa si sono coalizzate in una sacra caccia alle streghe contro questo spettro: il papa e lo zar, Metternich e Guizot, radicali francesi e poliziotti tedeschi. […] È ormai tempo che i comunisti espongano apertamente in faccia a tutto il mondo il loro modo di vedere, i loro fini, le loro tendenze, e che contrappongano alla favola dello spettro del comunismo un manifesto del partito stesso». 

Il 21 febbraio 1848 a Londra esce la prima edizione de Il Manifesto Del Partito Comunista, di Karl Marx e Friederich Engles.  In Italia arriverà solo nel 1891





domenica 19 febbraio 2012

Piacere, Piazza Partigiani


C’era un sindaco, un tempo, che rispose a chi gli faceva notare le strade piene di buchi “fra un anno ci sono le elezioni, le farò fra otto mesi, quelle si vedono…”. A Lecce invece si presentano progetti faraonici. Quel sindaco birbone, per altro mio amico d’infanzia, le strade le asfaltava veramente, qui si parla solo di progetti ancora da finanziare, una volta rieletti… si vedrà.

L’Amministrazione leccese ha partorito il progetto per il rifacimento di Piazza Partigiani. Pompa magna sotto il gazebo: hostess carine e sorridenti, in nero, accoglievano i convenuti, sedie blu, pieghevoli, dietro il tavolo gli assessori Monosi, Messuti e il sindaco Paolo Perrone.  L’asserore Monosi spiega come dopo un iter lungo e un pochettino travagliato si sia addivenuti al progetto definitivo. E’ vero che in un primo tempo si voleva vendere (a chi?) la scuola materna, però c’è stata sollevazione popolare, è sorto un Comitato così l’Amministrazione, attenta ai voleri dei cittadini tutti, ha cambiato canale, la scuola non si vende più. E’ pur vero, come rivendica Monosi, che il primo progetto era ottimo, tuttavia questo non è un ripiego, piuttosto si parli di sensibilità verso la popolazione.
Il Sindaco Perrone si dice “legatissimo a questa chiesa, nel piazzale giocavo a palla da bambino”. Quindi spiega che è stato fatto un piano di alienazioni tenendo fuori la scuola, immobili e addirittura, nella massima trasparenza, terreni riqualificati in edificabili. “Non come succedeva prima che si rendevano edificabili terreni di privati, questi sono pubblici, di tutti”. Chissà a chi si riferiva.
“Forse avevamo corso troppo prima” prosegue, però poi con umiltà si sono ascoltate le istanze delle persone ed ora i 500.000 euro necessari verranno chiesti alla Cassa Depositi e Prestiti, a bilancio comunale approvato. E ringrazia il Comitato che “non si è lasciato strumentalizzare”.
Ammettiamo che il Sindaco non bluffa, anzi, non nega di essere in campagna elettorale e di ritenere l’intervento in zona Partigiani un vero fiore all’occhiello. Sembra di leggere “dateci ancora un mandato e faremo faville”.
L’assessore Messuti riprende la parola e spiega come verrà ristretto il giardino della scuola nella parte attualmente inutilizzata dai bimbi e restituito alla cittadinanza, racconta la razionalizzazione dei posti auto e la riqualificazione in toto dell’area con basolati, camminamenti pedonali, messa in sicurezza degli alberi. In sostanza il progetto rende fruibile un’area invasa da auto in sosta selvaggia e più vivibile il quartiere intero. C’è stata poi la firma del documento da parte del Sindaco e del Comitato per la difesa della scuola che ha accolto con piacere il progetto “nella speranza che nulla venga stravolto e che non si parli più di vendita della scuola” ha ribadito la dott. Casciaro a nome del Comitato stesso.
Considerate le dichiarazioni del Sindaco a proposito di campagna elettorale aperta, abbiamo sentito telefonicamente Carlo Salvemini che dice di non conoscere i dettagli del progetto, tuttavia il risultato è da ascrivere ai cittadini che si sono opposti alla  vendita della scuola. “Dalle prime assemblee del Comitato avevo detto che un progetto simile doveva essere finanziato dalla Cassa Depositi e Prestiti, il Sindaco rispose che, vista la situazione debitoria del Comune, non era possibile farlo. Evidentemente si sbagliava”.
Abbiamo tentato anche di sentire la Candidata Sindaco Loredana Capone, ma il telefono squillava invano. Tessere alleanze forse è lavoro molto impegnativo.