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sabato 17 marzo 2012

17 marzo


17 Marzo 1861 – Camillo Benso Conte di Cavour viene proclamato a capo del primo governo dell’Italia Unita a Torino.

17 marzo 1966 – Il sottomarino ALVIN al largo delle coste spagnole trova una bomba all’idrogeno persa dagli USA. Non è robetta, si tratta della bomba nucleare di ultima generazione, decisamente più potente delle precedenti, chiamata “superbomba”. Esattamente come un normale essere umano perde l’accendino, questi smarriscono una bomba nucleare. Dopo qualche anno gli stessi USA si pongono il problema di esportare democrazia (sic).

17 marzo 1971 -  Il Governo Colombo rende noto un tentativo di golpe avvenuto  la notte fra il 7 e l’8 dicembre, noto come Golpe Borghese. In quella notte vennero mobilitati gli uomini della forestale per occupare: Ministero degli Interni, Della Difesa, La sede RAI (dove Borghese in persona avrebbe fatto un proclama alla nazione), oltre che di arrestare e deportare i deputati all’opposizione. Si doveva inoltre rapire Saragat (L’amante del buon vino incidentalmente presidente della Repubblica) e di assassinare il capo della polizia.
Tutto era pronto, tutto partì nella notte maledetta. Improvisamente il contrordine dello stesso Borghese (ad oggi ancora senza spiegazione) bloccò tutto.
Dopo una lunga vicenda giudiziaria, il 29 novembre 1984 la Corte D’Assise assolse tutti gli imputati dall’accusa di “cospirazione politica” perché “il fatto non sussiste”. A volte le sentenze inquietano.  
In realtà erano state dimostrate ampie collusioni fra: branche dell’esercito, dei CC, la P2, le mafie, il SID (servizi segreti).

Imputati principali: Junio Valerio Borghese (organizzazione fascista Fronte nazionale), Stefano delle Chiaie (Avanguardia Nazionale, indagato anche per le stragi di Piazza Fontana e altre), Vito Miceli (SID e P2), Sandro Saccucci (Fronte Nazionale, MSI, Massoneria- che nel corso di un comizio successivo sparò ad un militante di sinistra). Duilio Fanali (P2), Giuseppe Casero (generale aeronautica, P2), Maggiore Berti (Esercito), Remo Orlandini (P2).  

venerdì 16 marzo 2012

Ivan Della Mea al Manifesto


 
Caro Bertinotti,
mi tornerebbe meglio «caro Fausto» non foss’altro che per gli anni di affetto e di stima reciproci.
Tiremm innanz.
Ti ho ascoltato martedì 24 corrente mese e anno a «Otto e mezzo». Te la sfangavi col Mieli direttore del Corrierone. Le tue argomentazioni sui diversi temi … partito democratico, ruolo della sinistra e delle sinistre in un quadro sia nazionale sia europeo … lì per lì mi sono apparse piuttosto convincenti e ho apprezzato la cura e il garbo con i quali hai espresso il tuo pensiero sempre come dirigente politico e mai, com’era giusto che fosse, come Presidente della Camera.

mercoledì 14 marzo 2012

Gerush 92



Difendiamo la democrazia e la libertà di parola, anche se poi va a finire che parlano anche quelli di Gerush92. Si tratta di un gruppo che prende nome dalla cacciata degli ebrei dalla Spagna del 1492 (gherush in ebraico significa “espulsione”, “cacciata”, “separazione”, in ebraico moderno si utilizza anche per indicare “divorzio”).

martedì 13 marzo 2012

Campagna elettorale, No tav e comunicazione


Comunicare è un’arte, lo sanno bene i giornalisti, i pubblicitari e le persone che di comunicazione si occupano quotidianamente. Dovrebbero saperlo anche i politici in realtà, anche se molto speso per loro pare un problema secondario. Assistiamo sovente a vere e proprie provocazioni che stanno fra il naif e l’inquietante.

lunedì 12 marzo 2012

destra e sinistra sulla tastiera del PC


“Se digitate la parola “casa” sul vostro computer e vi sentite tristi, non meravigliatevi. E nemmeno meravigliatevi se digitate la parola “mio” e vi sentite allegri. Una ricerca dell’University College London ha scoperto che digitare le lettere sulla parte sinistra della tastiera del computer provoca sensazioni negative, mentre digitare le lettere di destra ne provoca di positive, influenzando subliminalmente il nostro umore.” (Enrico Franceschini su Repubblica)

Questa è la notizia clou della domenica mattina. Che l’allegria e la tristezza dipendano da dove si scrive, mai l’avrei sospettato, però se ricercatori di cotanta università spendono tempo e denaro per fare questi studi, così sarà.

domenica 11 marzo 2012

Gioco d'azzardo, scrivono i deputati


A seguito dell’articolo pubblicato il 23 febbraio  (http://isolamaitrovata.blogspot.com/2012/02/petizione-on-line-contro-la-pubblicita.html) e da Paese Nuovo il 24, una lettera aperta ai parlamentari salentini in cui chiedevamo un intervento  per affrontare il drammatico problema del gioco d’azzardo legalizzato, che contribuisce ad aumentare la povertà e diventa una vera e propria patologia per troppi italiani, annotiamo un primo timido intervento di alcuni parlamentari sensibili al problema. Il centro sinistra è rappresentato esclusivamente da Francesco Boccia, probabilmente gli onorevoli del PD ritengono di poco conto il problema e non fanno loro questa battaglia.  Una considerazione sulla timidezza dell’intervento parlamentare, forse sarebbe il caso di andare oltre una campagna informativa e vietare, come per le sigarette e gli alcoolici, ogni forma di pubblicità che allo stato attuale è pervasiva, oltre che di inserire le ludopatie fra le malattie riconosciute. Il vizietto di spolpare gli italiani in modo occulto purtroppo si sta diffondendo all’intero continente, è prossimo un superenalotto europeo dal quale difendere i cittadini tutti. Intanto ringraziamo per l’attenzione i parlamentari sottoscrittori del documento pur rimanendo stupiti per le assenze.

La Camera dei Deputati
 Premesso che:
   l’articolo 50 del disegno di legge di conversione del decreto legge n. 5 del 9 febbraio 2012 prevede il ricorso ai proventi dei giochi d’azzardo legali come eventuale copertura finanziaria a quanto ivi previsto;
 la diffusione dei giochi d’azzardo ha assunto proporzioni preoccupanti. Come ha meritoriamente sottolineato, da ultimo nei giorni scorsi, il quotidiano Avvenire, sintetizzando dati provenienti da fonti di ricerca differenti – univoche nelle conclusioni –, la raccolta complessiva sul mercato legale dei giochi ha raggiunto la cifra complessiva nel solo 2011 di 76,1 miliardi di euro (contro i 14,3 miliardi del 2000): essa, suddivisa per ciascun italiano, corrisponde a una spesa media annua pro capite, neonati inclusi, di 1.260 euro;
 si tratta di un fenomeno: a) in forte crescita, in corrispondenza alla estrema varietà dell’offerta, dalle tabaccherie ai bar fino alla nuova ed estesa frontiera on line; b) interessa le fasce di popolazione più svantaggiate: secondo un istituto di ricerca, il 47% degli indigenti e il 66% dei disoccupati. L’illusione di un’entrata cospicua e apparentemente facile colpisce chi si trova nelle condizioni economiche peggiori, in tal modo aggravandone la condizione personale, e avviando una spirale che in troppi casi ha del patologico: la stima di chi ha superato la soglia della capacità di dominarsi sotto tale profilo è di 800.000 persone!
 rappresentanti del governo hanno annunciato che sono allo studio misure per affrontare gli aspetti compulsivi del fenomeno e per rendere meno suadente il richiamo dell’azzardo, pur “legale”. In attesa che tali lodevoli propositi si traducano in un disegno di legge o in un’azione dell’esecutivo, è possibile e auspicabile – a legislazione vigente – l’avvio di una campagna informativa, analoga a quella da tempo avviata contro il fumo, che parta dalla Presidenza del Consiglio, e che, senza impedire l’accesso ai giochi (come non viene ostacolato l’acquisto delle sigarette), tuttavia spieghi con chiarezza quali sono le reali probabilità di successo derivanti dal ricorso a ogni singolo gioco e indichi che “l’azzardo (come il fumo) fa male”; al tempo stesso, per i danni in sé derivanti dal gioco d’azzardo, pur se lecito, e per le intromissioni, sul fronte illecito, della criminalità organizzata, va promossa più articolata attività informativa all’interno di ogni ordine di istituto scolastico, nell’ambito dell’educazione alla legalità
   impegna il Governo:
 ad avviare una campagna informativa pubblica sui rischi derivanti dal gioco d’azzardo e un’azione di sensibilizzazione nelle scuole, nei termini di cui in narrativa.  
Alfredo Mantovano (PDL) – Alessandro Pagano (PDL) – Francesco Boccia (PD) – Paola Binetti (UDC) -  Giuseppe Marinello (PDL) – Massimo Polledri (Lega nord) – Eugenia Roccella (PDL) – Barbara Saltamartini (PDL) 


Apprendiamo il 13 marzo che la Camera ha approvato il documento con  490 voti a favore, 11 astenuti e 8 contrari. Alle firme già segnalate si sono aggiunti:  Marco Calgaro (UDC) -  Luisa Santolini (UDC)  - Luca Bellotti (PDL) - Andrea Sarubbi (PD) - Gianfranco Paglia (FLI) - Luisa Bossa (PD)- Filippo Ascierto (PDL)- Giuseppe Angeli (PDL) - Vincenzo Garofalo (PDL)   - Simonetta Rubinato (PD) - Michele Scandroglio (PDL) - Catia Polidori (NOISUD)  - Pierfelice Zazzera (IDV) - Michaela Biancofiore (PDL) - Donato Mosella (API) - Sergio D’Antoni (PD) - Luigi Bobba (PD) - Antonio Mazzocchi (PDL) - Ida D’Ippolito Vitale (UDC) - Viviana Beccalossi (PDL) - Isabella Bertolini (PDL) - Rosa Villecco Calipari (PD).  Segnaliamo che il centro sinistra è rimasto comunque molto freddo in materia di salvaguardia delle persone dall'assalto alle loro tasche.