Commenti

Non pubblicheremo commenti anonimi.

sabato 7 febbraio 2015

Appello per la Grecia (Da Il Manifesto)

Appello per la Grecia: “L’Europa rispetti i popoli”

 Elmar Altvater, Brigitte Aulenbacher, Klaus Barthel, Klaus Barthel, Hans-Jürgen Bieling, Reinhard Bispinck, Gerhard Bosch, Ulrich Brand, Christine Brückner, Udo Bullmann, 5.2.2015
L'appello. Il documento è stato sottoscritto da decine di intellettuali, economisti e dirigenti sindacali

I sot­to­scrit­tori di que­sto appello chie­dono ai governi dell’Unione, alla Com­mis­sione Euro­pea, alla Banca Cen­trale Euro­pea ed al Fondo Mone­ta­rio Inter­na­zio­nale di rispet­tare la deci­sione presa dal popolo greco in merito al nuovo corso poli­tico e di aprire, in buona fede, una trat­ta­tiva con il nuovo governo per risol­vere il pro­blema del debito del paese.
Il governo greco ha ragione nel voler per­se­guire un cam­bia­mento delle poli­tica eco­no­mica poi­ché le poli­ti­che adot­tate in pre­ce­denza hanno fal­lito. Non hanno con­dotto alla ripresa dell’economia. Non hanno por­tato sta­bi­lità finan­zia­ria. Non hanno pro­dotto un aumento dell’occupazione, ne favo­rito l’afflusso degli inve­sti­menti esteri. Hanno altresì posto sotto pres­sione ed inde­bo­lito la società greca e le sue isti­tu­zioni. Non vi è quindi alcun valore nell’approccio seguito sin qui, ne alcun pro­gresso da pre­ser­vare. Rite­niamo essere urgente che i part­ners euro­pei della Gre­cia accet­tino que­sta realtà, al di fuori della quale l’attuale governo greco non sarebbe mai stato eletto.
La Gre­cia neces­sita di imme­diate misure per far fronte alla crisi uma­ni­ta­ria in corso, un sala­rio minimo più ele­vato, mag­giore occu­pa­zione, nuovi inve­sti­menti e l’inizio di un pro­cesso di rico­stru­zione e di incre­mento dei ser­vizi di base come l’istruzione e la sanità. Il paese ha anche biso­gno di un nuovo sistema di fiscale, for­te­mente pro­gres­sivo, meno dipen­dente dalla tas­sa­zione dei con­sumi ma, al con­tra­rio, mag­gior­mente in grado di tas­sare i red­diti ed i patri­moni. La Gre­cia ha biso­gno di com­bat­tere, punire e eli­mi­nare la cor­ru­zione. Il nuovo governo ha biso­gno delle risorse pub­bli­che neces­sa­rie per attuare le misure soprain­di­cate e per dimo­strare le pro­prie capa­cità, oltre ad avere la neces­sità di poter con­ti­nuare a fare affi­da­mento sul soste­gno della Banca Cen­trale Euro­pea per sta­bi­liz­zare il pro­prio set­tore finan­zia­rio. Noi rite­niamo neces­sa­rio che i part­ner della Gre­cia e le isti­tu­zioni euro­pee for­ni­scano al paese tutte le risorse ed il soste­gno necessari.
Il governo greco ha ragione nel chie­dere la can­cel­la­zione di quella parte dei pro­pri debiti che sono nelle mani dei part­ner euro­pei. Que­sti debiti sono inso­ste­ni­bili e non ver­reb­bero rim­bor­sati in ogni caso. Non vi sareb­bero, dun­que, per­dite ne per i paesi coin­volti ne per i con­tri­buenti di que­gli stessi paesi se tali debiti venis­sero can­cel­lati. Al con­tra­rio, una ripar­tenza della Gre­cia aiu­te­rebbe la ripresa dell’attività eco­no­mica, sti­mo­lando l’occupazione e, per que­sta via, nuovi red­diti e pro­fitti anche per i paesi part­ner. Noi rite­niamo neces­sa­rio che i paesi cre­di­tori col­gano quest’occasione riu­scendo a spie­gare in modo chiaro ed one­sto que­sta realtà dei fatti ai loro popoli.
Que­sta situa­zione riguarda il futuro dell’Europa nel suo com­plesso. Una poli­tica fatta di minacce, ulti­ma­tum, osti­na­zione e ricatti non fa altro che dimo­strare a tutti gli euro­pei che il pro­getto euro­peo ha fal­lito. Esso avrebbe fal­lito moral­mente, poli­ti­ca­mente ed in ter­mini eco­no­mici. Noi rite­niamo essere urgente che i lea­der euro­pei rifiu­tino e con­dan­nino tutti i ten­ta­tivi di con­di­zio­nare il governo ed il popolo greco.
Al con­tra­rio, il suc­cesso della Gre­cia potrebbe mostrare il sen­tiero verso una rin­no­vata pro­spe­rità e sta­bi­lità per l’Europa, con un ruolo nuovo per la demo­cra­zia ed un’ aper­tura alla pos­si­bi­lità che le ele­zioni pos­sano tra­dursi in cam­bia­menti costrut­tivi. I sot­to­scrit­tori di que­sto appello sono al fianco della Gre­cia e dell’Europa, per la demo­cra­zia ed il cam­bia­mento. Noi rite­niamo neces­sa­rio che i lea­der euro­pei rico­no­scano l’eccezionalità della situa­zione poli­tica in cui la Gre­cia ha effet­tuato una scelta demo­cra­tica così deci­siva, e scel­gano di seguire la strada di un accordo rea­li­stico e di un nego­ziato ragionevole
(L’appello per la Gre­cia pub­bli­cato è stato sot­to­scritto da decine di intel­let­tuali, eco­no­mi­sti e diri­genti sin­da­cali. I primi dieci fir­ma­tari sono: Elmar Alt­va­ter, Bri­gitte Aulen­ba­cher, Klaus Bar­thel, Klaus Bar­thel, Hans-Jürgen Bie­ling, Rei­n­hard Bispinck, Gerhard Bosch, Ulrich Brand, Chri­stine Brüc­k­ner, Udo Bull­mann. È pos­si­bile sot­to­scri­vere l’appello sul sito europa-neu-begruenden.de)
Fonte:  http://ilmanifesto.info/appello-per-la-grecia-leuropa-rispetti-i-popoli/

mercoledì 4 febbraio 2015

Italiano no grazie. Noi englishi speakiamo

Ma la lingua italiana non era (è) la più bella del mondo?  Utilizzandola come si deve, con conoscenze anche minime, si sente una vera e propria musica. Invece assistiamo ad un fenomeno bizzarro che va sempre più facendosi regola di vita. Sembra che molti italiani (a partire dai piani alti delle istituzioni) si vergognino della loro lingua.
Quando ci fu l’emergenza AIDS, in Spagna, dove la lingua è apprezzata, lo chiamarono SIDA (Sindrome da Immuno Deficenza Acquisita), da noi no, noi siamo ammmericani. E quando qualche esponente del governo va all’estero e tenta di parlare in inglese o francese, i pateracchi sono evidenti al mondo intero. Spocchiosi e tronfi al punto di non voler parlare italiano pur non conoscendo le altre lingue (inglese maccheronico e matteo renzi ). Forse, chissà, ci s isente poverelli, il risultato finale è quello di quando, in america, si diceva “Italians macaroni”. Non sbagliavano poi molto, solo che gli immigrati italiani avrebbero voluto parlare la loro lingua, i loro dialetti, questi sono improvvisatori che giocano a fare gli statisti facendo fare all’Italia figure di palta.

martedì 3 febbraio 2015

Very bello il silvio santo subito



Giornata very bella per Berlusconi questo 3 febbraio 2015. Very very very good for Silviuccio bello.
Pare di vederlo alzarsi accanto a tre vergini offertegli in dono dalla Santanchè, affacciarsi alla finestra, guardare le persone che passano in strada, gente normale, che lavora per vivere e non cerca sponde in Dell'Utri e nei suoi amichetti, e fare il gesto dell'ombrello ricordando un immortale Alberto Sordi: "lavoratori.....".   In 24 ore è riuscito nel miracolo, probabilmente ha mandato un cesto di frutta esotica a Renzi per ringraziare. 


Dall'otto marzo finisce la pena (la legge è uguale per tutti) e oggi è stato invitato dal nuovo presidente della Repubblica in Parlamento per assistere al giuramento. Cosa che il capo di Stato poteva tranquillamente evitarsi, solo che ha voluto pagare così il bel gesto di silviuccio suo. Davvero un pessimo inizio per il Quirinale. Se tanto ci dà tanto non è escluso che vedremo Silviuccio nostro senatore a vita. In fondo basta che chieda, Renzi lo scendiletto lo farà volentieri, il novello Presidente chiuderà 2 occhi....

lunedì 2 febbraio 2015

Allarme pinoli!!!

Ricordo i venditori di sigarette di contrabbando nel centro storico di Genova. Quando passavi accanto ti sussurravano "sigarette, sigarette. Marlboro Muratti's". Quei bei tempi sono andati, peccato. Però, soprattutto a Genova, ora potrebbero tornare, la merce non sarà più sigarette, neppure droga per carità. Questa volta in gioco c'è il Pesto alla Genovese, quanto meno uno dei suoi principali ed irrinunciabili componenti. 
La produzione di Pinoli, apprendo da La Stampa, è passata in soli dodici mesi, da 34 a poco più di 18 mila tonnellate. Nella sola Italia se ne consumano 1000 tonnellate l'anno, prevalentemente in Liguria e nel sud. Il giro d'affari nel 2014 è stato di 48 milioni di euro. La causa del calo di produzione è da ricercarsi, secondo gli esperti, nelle malattie dei pini e nel cambio di temperature medie, insomma, l'effetto serra mette a rischio il pesto alla genovese. Per conseguenza la criminalità spicciola e quella organizzata entrano nel business dei pinoli. Dai piccoli furti nei supermercati per 100/200 euro, a vere rapine a grossisti anche di 3/400.000 euro le cronache sono piene di "furti di pinoli" che vengono poi rivenduti, dai piccoli ladruncoli a negozi, da rapinatori a industrie del settore.
Per gli amanti dei pasticcini con pinoli e de lpesto alla genovese mala tempora currunt.
Comunque, per la cronaca, il prezzo al Kg. dei pinoli nei supermercati va dai 60 ai 100 euro. 
Meno comunque dello zafferano che va suo 6 euro al grammo (quanto la marjuana).  


domenica 1 febbraio 2015

Mentana lavora a cottimo?


 

Qualcuno sa se Mentana è pagato a cottimo? Per tre giorni mi son chiesto il senso delle dirette di sei, sette ore per seguire le elezioni al Quirinale. Mentana dilaga in modo indecente. Ha iniziato la prima diretta il giorno prima delle elezioni, mercoledi. Un pomeriggio intero a sentire chiunque passasse davanti ai microfoni dei suoi inviati e in studio, si sentivano anche passanti, mica solo politici, tutti a parlare d’aria fritta perché non c’erano notizie che non fossero vecchie di almeno 24 ore. Chiunque faceva illazioni su cosa sarebbe successo. 
Giovedi si vota, altra dilagante diretta ad ascoltare interventi su interventi. Le parole erano identiche a quelle del giorno prima perché nessuno si sbilanciava a fare pronostici e le cose erano state dette tutte. Unica emozione, la pallosissima “chiama”, poi quello che qualunque persona che leggesse i titoli dei giornali sapeva: "fumata nera".  Così il venerdi per ben due votazioni, quindi doppia diretta (dalle 9 alle 21 praticamente). Il sabato fu Presidente, ora il Mentana sarà sicuramente triste perché le tornate non proseguono fino a mercoledi e o giovedi.  Durante il voto gli inviati, senza argomenti plausibili,  cercavano indiscrezioni ovunque, anche al bar sport, i giornalisti in studio ipotizzavano  qualunque cosa, compreso forse il colore delle mutande di Calderoli. Sarebbe bene rivedere le registrazioni per sapere quante idiozie si sono dette per far passare il tempo e consentire a Mentana di guadagnare i compensi.
Immancabile (ma l’ho vista anche in ogni rete RAI) la Santanchè, con la faccia nuova di pacca (forse se l’è fatta fare per le elezioni, magari pensava di essere candidabile) era ovunque a sparare sentenze e cazzate, ce l’ha con tutti: giornalisti, Alfano, Renzi, oltre che contro ogni persona  mediamente intelligente.
Alla proclamazione dell'eletto poi è arrivato il momento di un vero e proprio orgasmo di Mentana, poco mancava chesi facesse pipì addosso quando un inviato chiede la linea e mostra il Presidente appena eletto che si sta spostando, udite udite, "su una Panda grigia"!!!! Scoop che se ne scatafotte del Presidente, la Panda Grigia è l'oggetto!  

Povero Mentana…. Ora che farà senza il giocattolino delle elezioni? E’ sicuramente lui lo sponsor della caduta del governo Renzi e delle elezioni anticipate. Ha paura di rimanere disoccupato e già sogna 38 ore di diretta alla caduta del governo, 126 per la campagna elettorale e 72 per aspettare i risultati finali anticipando le percentuali. Anzi, le ha già bell'e pronte!