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sabato 6 settembre 2014

Facciamo un referendum mondiale: meglio la pace o la guerra?

6 settembre 2014
In tempi di globalizzazione, di mondializzazione, è così peregrino parlare di diritti globali e di pari opportunità? La produzione di merci e di denaro viaggia on line, un’azienda un tempo nasceva, che so, a Torino, da lì si ingrandiva, diventava europea, poi mondiale sempre avendo la sua sede e i suoi affari nella stessa città, era faticoso, anti economico uscire fuori, portar via macchinari e quant’altro. E quell’azienda per mantenere livelli occupazionali e dare lavoro, otteneva anche regalie dallo Stato che in qualche misura la manteneva. Poi è arrivata la globalizzazione, così quella stessa azienda prende tutto il suo patrimonio e va a pagare le tasse in Inghilterra, mette la sua sede legale in Danimarca, produce negli USA e il suo capo in testa, italiano residente in Svizzera dove paga le tasse, arriva a Roma a dire che lui si sente italiano e dice al governo come deve governare. Questa la chiamano mondializzazione o globalizzazione.

venerdì 5 settembre 2014

La sinistra non dice... La sinistra non fa...

5 settembre 2014
Quelli che “la sinistra non dice… la sinistra non fa…”
Ogni volta che sento queste parole mi domando chi è la sinistra, dove vive, dove agisce, dove si nasconde. Sinistra, sembra una cosa reale, eppure è un'entità astratta.  Di solito a dire quelle parole sono persone (compagni, pardon) sedicenti “di sinistra”. Ma se loro sono di sinistra e dicono le cose che dicono vuol dire che la sinistra dice le cose che loro vogliono siano dette. Invece sembra di no, la sinistra non dice e non fa. 

giovedì 4 settembre 2014

Malaysia airlines, ovvero, l'arte di comunicare


4 settembre 2014
Cosa non si fa per risollevare le sorti di un’azienda. Siamo in tempo di crisi mondiale, al cattivo andamento degli affari a volte si aggiunge il caso, il fato, la malasorte, forse crimini contro l’umanità intera come una guerra sempre si riduce ad essere, piaccia o meno ai venditori di armi (Italia in primis).

mercoledì 3 settembre 2014

Onde a Castiglione

3 settembre 2014

Onde! Sinuose, leggere, insistenti, possenti, avvolgenti. Stai seduto su balle di fieno, durante una verde notte verde, a Castiglione dove il mare non si vede, il pianista suona stupendamente, avvolge (come un’onda) e tu ascolti, guardi. Ignori i rumori della piazza, i bimbi che giocano, le mamme che chiamano, i ragazzi che telefoninano, quello seduto che non alza mai il capo dallo smaprtphone e chissà che c..avolo c’è in quello schermo che non gli consente di vedere attorno il mondo che turbina, sicuramente saranno notizie di bombardamenti sulla striscia di Gaza o arrivi di UFO in val padana. Se atterrano a Mirafiori non trovano neppure più la FIAT, che diamine dovrebbero venire a fare gli alieni in Italia? Vadano in Cina se proprio insistono. E se debbo pensare agli alieni li vedo bene mentre mangiano con le bacchette e non con posate  griffate. Soprattutto li vedo malissimo ad assaggiare bagna caoda o lampacioni.

martedì 2 settembre 2014

2 settembre 1980 - Italo Toni e Graziella Di Palo spariti in Libano

Italo e Graziella



Il 2 settembre 1980 spariscono a Beirut, in Libano, Italo Toni e Graziella Di Palo, due giornalisti italiani. Erano a Beirut da pochi giorni per documentare le condizioni di vita dei profughi palestinesi. Avevano un appuntamento con esponenti del Fronte per la Liberazione della Palestina. Avevano preventivamente avvisato dei loro spostamenti l’ambasciata italiana. Pare che una jeep li aspettasse, non era però quella dei loro interlocutori del Fronte Democratico.
Alcuni documenti che riguardano la loro scomparsa e (probabilmente) la sciatteria dei servizi segreti italiani sono stati desecretati ultimamente, dei due non si è saputo più nulla.

Graziella Di Palo nasce a Roma nel 1956, collabora con: Notizie radicali, ABC, Quotidiano Donna, l’Astrolabio, Paese Sera. Per quest’ultima testata si occupa di imperialismo americano e traffico di armi con il medio oriente e i paesi del terzo mondo.

Italo Toni nasce nel 1930.  Lavora per pochi anni come maestro elementare poi si trasferisce a Roma per fare il giornalista. Si interessa alle vicende del vicino oriente e documenta con uno scoop pubblicato da Paris Match i campi d addestramento palestinesi.  

Nel 1980 pubblica con la sua collega e compagna Di Palo un libro su Che Guevara e prepara con lei un viaggio il Libano. Parte come redattore di una catena di giornali regionali: Diari, dell’Editore Parretti

lunedì 1 settembre 2014

Borghezio, Poli Bortone, Casa Pound, se li conosci li eviti

Leggiamo che la senatrice Adriana Poli Bortone cinguetterà con l’eurodeputato Mario Borghezio al raduno di casa Pound che si terrà in luogo imprecisato nei dintorni di Lecce nei prossimi giorni. Ci scuserà la senatrice se ci intromettiamo, speriamo di farle cosa gradita nello scrivere poche righe sul curriculum vitae del Borghezio che le siederà accanto.
L'invitato speciale nel tipico saluto alla Poli Bortone

domenica 31 agosto 2014

TAP o non TAP? Questo è il dilemma


Renzi dixit: il gasdotto TAP è strategico. E contro la strategicità a nulla valgono quattro pezzenti che dicono che forse su San Foca è meglio soprassedere. La commissione tecnica nazionale ha dato via libera. Altra commissione, quella regionale, anch'essa composta da tecnici, aveva detto no. Il Consiglio dei Ministri prende atto e dice che intanto l'opera è strategica. 
Bene, ora siamo in fremente attesa di capire cosa dirà il candidato alle primarie Michele Emiliano, visto che Stefàno si è pronunciato a tambur battente ritenendo un'offesa il passare sopra ai pareri delle Regione Puglia. Insomma, aspettiamo di capire se il partitone pugliese di Renzi è avvolto dalla renzitudine o se può addirittura esprimere parere discorde. 
L'opera sarà strategica, sarà importante, però forse è bene tener conto dei pareri della popolazione e dell'impatto ambientale su un territorio che ha vocazione diversa da quella dei tubi che passano. A noi interessano di più i tubetti. Con la cernia.