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domenica 3 aprile 2022

Un birraio e una bicicletta


Carlo Michel

Un birraio alessandrino e la bicicletta, o velocipede come si chiamava all’epoca. Cosa hanno in comune la birra e il velocipede? Carlo Michel, presidente della camera di commercio di Alessandria, già si era distinto per bizzarre idee. In terra di vigneti e vignaioli, di vini pregiati, lui, alla fine dell’800 si mette in testa di produrre birra. Prima con il suo nome, poi ribattezzata “birra Alessandria”, che ebbe un successo nazionale.



 Estroso e curioso, il Michel, decise di andare a curiosare l’esposizione universale di Parigi del 1867. Lì rimase folgorato dal velocipede a pedali. La primitiva draisienne, due ruote spinte praticamente camminando, senza pedali, venne modificata dal genio di Pierre Michaux e suo figlio Eugene, fabbri in Parigi, che inventarono i pedali al mozzo anteriore creando così il velocipede. Carlo portò la nuova creazione al Alessandria, possiamo dire che fu il primo prototipo di bicicletta arrivato nell’Italia da poco unita. Probabilmente raccolse il sarcasmo tipico alessandrino, forse qualcuno lo derise, certo è che aprì un’epoca che avrebbe trasformato Alessandria nella città delle biciclette. Qui nacquero le prime corse italiane dalla Coppa del Re alla Milano-Sanremo, dal Giro del Piemonte, al Giro di Lombardia fino al Giro d’Italia. Queste terre fra pianura e collina videro nascere campioni e campionissimi, parliamo di Coppi, Girardengo, Carrea, Cuniolo, Malabrocca, Meazzo, e ancora altri più vicini a noi come Giorgio Zancanaro (maglia rosa proprio nella tappa alessandrina nel 1967, e già terzo nella classifica finale al giro del 1963). Passando da Alessandria non si dovrebbe tralasciare una visita al Museo ACDB (Alessandria città della bicicletta) per immergersi in questa ed altre storie delle due ruote.