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sabato 1 febbraio 2014

La papessa Giovanna

Lei era originaria di Magonza, narra la leggenda che si fece monaca, poi si sentiva stretta nel ruolo, comunque subalterno, di donna e decise di travestirsi da uomo. La cosa non era difficle all’epoca, soprattutto per un frate con ampia tonaca, maniche larghe e cappuccio. Come frate e come uomo riuscì ad arrivare a Roma.


Altra fonte dice di Giovanna che, innamorata, seguì il suo uomo travestendosi da maschio essa stessa, e dedicando la vita agli studi teologici che furono apprezzati e la portarono a Roma dove salì al soglio pontificio come Giovanni VIII. Rimase papa dal 853 al 855, quando un fortissimo dolore la fece cadere a terra. Erano doglie da parto. I fedeli non gradirono, c’è chi narra di lei legata ad un cavallo e trascinata fuori le mura, chi dice invece di una lapidazione seduta stante e di una lapide che dice:  "Petre Pater Patrum Papissa Pandito Partum".

Fatto sta che da allora, rimanendo la chiesa fedele al vincolo di tenere metà del mondo fuori dai privilegi dedicati agli uomini, per la nomina del Satno Padre venne utilizzato un nuovo trono con un’apertura fra le gambe. Una specie di quella che veniva chiamata in gergo “sedia cacatoria”. Su quella il neo papa si sedeva, un prelato infilava una mano per tastare e recitava: “'habet duo testiculos et bene pendentes”'

venerdì 31 gennaio 2014

Casaleggiani, Boldrini e Occhetto

Che noia, la politica. Dopo la rissa in Parlamento non è successo più nulla. I casaleggiani hanno condotto una battaglia esemplare contro la legge su banchitalia accorpata proditoriamente (lettianamente in realtà) dal governo con l'IMU.  "Se fate cadere la porcata banchitalia farete pagate anche l'IMU agli italiani". Un ricatto in perfetto stile banda bassotti, era sufficiente agire d'urgenza sull'IMU, scorporare le due cose, invece il governo ha tenuto duro, le banche hanno la prima parola su tutto. Encomiabile lavoro dei casaleggiani finchè la Boldrini ha imposto la votazione avvalendosi di una tagliola legale quanto inusuale. A questo punto è successo il casino, i casaleggiani in pochi minuti hanno rovinato tutto il lavoro precedente giocando a fare la rivoluzione, saltellando fra i banchi e cose simili, fino allo schiaffone premeditato di Stefano Dambruoso alla Lupo.

Ieri sera, 30 gennaio 2014, sono stato alla presentazione del libro di Occhetto: la gioiosa macchina da guerra.  Mah, che dire? Lui sostiene che la svolta della Bolognina fu dovuta, peccato però che chi gli è succeduto abbia fatto carte false per fare il contrario dei suoi programmi ed abbia vanificato tutto quanto, fino alla triade: D'alema, Bertinotti, Cossiga che fece abortire l'Ulivo coancellando nei fatti ogni ogni possibilità di rifare un partito socialdemocratico europeo. Il risultato è questo PD.
Tutto ciò in estrema sintesi, peccato che l'artefice di una svolta così epocale si debba ritenere responsabile per non averla preparata e non averne disegnato i passaggi successivi. Nei fatti la bolognina segnò la fine del partito diffuso che divenne roba da uffici piccoli, staccati dagli elettori, lontani, burocrati, appunto.  

giovedì 30 gennaio 2014

Fiat, quello di Arcore e Renzi (detto dudù)

29 gennaio 2014 data storica. La FIAT non è più italiana, pagherà le tasse in Inghilterra, avrà sede in Olanda e verrà quotata in borsa negli USA. A Torino lascerà solo l'ufficio "aiuti dallo stato" che tanto ha fatto nell'ultimo mezzo secolo per il bene comune. (A proposito, prima del trasloco non è che rimane qualche debituccio da saldare? Che so, l'Alfa Romeo...)
ph: www.haisentito.it
Ed è data storica anche per la legge elettorale, il bastardellum. Non ci saranno preferenze e nessun partito sotto il 4,5% passerà. 
Nessuno tranne, recita il testo cncordato al telefono fra Berlusconi e Renzi (detto dudù) , "quelli che sono in tre regioni del nord, hanno la camicia verde, almeno cinque ladri fra i dirigenti e sono razzisti". Non è una legge "ad partitum", si affrettano a urlare tutti quanti. A Renzi (detto dudù) questo testo piace da morire, non vedeva l'ora di cacciar fuori dalle palle tutti i partiti che lo criticano e che sono (veramente) democratici, lui vuole confrontarsi con Borghezio sulle regole della democrazia, mica noccioline. 

mercoledì 29 gennaio 2014

Utopie letali ed economia

Davanzati, Fornenti, Cristante presentazione libro
Sono stato alla presentazione del libro Utopie Letali di Carlo Formenti (Jaka book editore). Non ne parlerò in quanto, confesso, ancora devo leggerlo, anche se le suggestioni della presentazione sono state molte ed hanno lasciato una discussione aperta.

martedì 28 gennaio 2014

No alla strada dei colli a Cisternino



Sabato 25 c’è stata a Casalini, frazione di Cisternino, un’assemblea affollatissima sul progetto “Strada Dei Colli”.  

domenica 26 gennaio 2014

27 gennaio - Giornata della memoria


LETTERA ALLA MADRE 
frammento
[…] Fili elettrici, alti e doppi,
non ti lasceranno mai più rivedere tua figlia, Mamma.
Non credere alle mie lettere censurate, 
ben diversa è la verità; ma non piangere, Mamma.
E se vuoi seguire le tracce di tua figlia 
non chiedere a nessuno, non bussare a nessuna porta:
cerca le ceneri nei campi di Auschwitz,
le troverai lì. Ma non piangere — qui c’è già troppa amarezza.
E se vuoi scoprire le tracce di tua figlia
cerca le ceneri nei campi di Birkenau:
saranno lì — Cerca, cerca le ceneri 
nei campi di Auschwitz, nei boschi di Birkenau.
Cerca le ceneri, Mamma — io sarò lì!

Monika Dombke, Birkenau, 1943