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sabato 27 giugno 2015

Facebook, immigrati e renzi

Un giorno scopri che facebook è uno strumento che nulla ha a che vedere con  l'etica. Mi sono  trovato inopinatamente la pagina "isolamaitrovata il blog di gianni" bloccata senza averne avuto notizia nè giustificazione. Tentando di accedere mi compare questa videata: 

Il tuo nome non è stato approvato
Sembra che il nome in questione non rispetti i nostri standard relativi ai nomi.
Puoi inserire nuovamente un nome aggiornato entro 0 minuti. Per assicurarti che il nome aggiornato rispetti le nostre normative, scopri di più sui nomi consentiti su Facebook.



Me ne farò una ragione, però sarebbe interessante sapere come recupero i dati, gli amici ecc. Soprattutto quegli 0 minuti disponibili per aggiornare sono inquietanti, occorre soffrire di aggionatio precox. Da una ricerca fatta in rete ho scoperto che non sono il solo, è successo a persone che hanno attività e utilizzano FB per lavoro, addirittura a persone con un cognome "strano" per i soloni di facebook. Ma tant'è. Se prosegue la cosa riattiverò un'antica pagina. In fondo senza facebook si può sopravvivere. Pare assodato che facebook non risponda alle mail, neppure alle migliaia di quelle di avvocati di utenti che hanno citato (come leggo in rete).

Completezza dell'informazione, per verificare l'attendibilità dei controlli facebook sui nomi, ho iscritto (regolarmente accettato) un inesistente Strafolio Falefeci. Questo si che rispetta gli standard dei nomi. Grazie facebook.


Sentivo la TV di prima mattina, si parlava di immigrati, una signora (?) del PD faceva distinzione fra immigrati per guerra, dittature, terrorismo e immigrati che chiamava "economici" quelli, sottolineava sadicamente, che possono essere rimpatriati perchè arrivano qui "solo per fame" (sic).  Ora, comprendo che il capo debba essere sostenuto, comprendo pur non condividendo, che non si debba andare contropelo a quanto lui dice. Se Renzi dice che si può parlare di respingimenti, i suoi servi (purtroppo non) muti parlano e sparano qualunque cosa. Un pezzente che arriva qui "solo per fame" è pur sempre un pezzente no? E noi i pezzenti non li vogliamo, vogliamo solo esuli di guerra, pezzenti uguali, ma vuoi mettere?  
Intanto apprendo, sempre dal TG che Renzi è andato al consiglio europeo, quando gli hanno detto "gli immigrati te li tieni e non rompere i maroni" lui ha fatto la voce grossa ed ha urlato in faccia a tutti "io ho il piano B, voi minacciate? Bene, sapete che faccio? Gli immigrati me li tengo così imparate chi è l'Italia!" Mica le mandiamo a dire, noi. 

venerdì 26 giugno 2015

Una sinistra possibile?


Complimenti, compagno Renzi!

Ascoltando  in TV il dibattito al Senato, per la fiducia sulla riforma della scuola mi chiedo cosa sia successo in questi ultimi anni. 
Parlavo con amici del PD, renziani. Alla domanda "se Berlusconi avesse tolto la libertà di parola ai senatori e ai deputati per far passare riforme indegne con la fiducia, non saremmo scesi in piazza?" la risposta è stata blanda, del tipo "è un'altra cosa". Bah, sarà un'altra cosa a parlare in politichese stretto e, diciamolo, pre rottamatore. A me, per dirla tutta, pare la stessa cosa. E va bene, il disegno di controriforma delle istituzioni iniziato con silvio il breve è quasi compiuto. 
Ascolto il dibattito e scopro, con stupore, che l'operazione Renzi uomo solo al comando è riuscita addirittura (stupite) a far dire tre cose intelligenti a Gasparri. Complimenti compagno Renzi!

giovedì 25 giugno 2015

Mangiare a fare il bagno si può!


In un articolo su La Stampa di oggi si evidenzia come nessuna riprova scientifica supporti la credenza (popolare) delle tre ore di attesa prima di fare il bagno dopo aver mangiato. Ovviamente è bene parlare di pasti frugali, e assolutamente non assumere alcoolici. Anche in questo caso comunque non è dimostrato il nesso fra cibo e congestione. Insomma, questione di buon senso. 
Questo è il passaporto per smetterla di tenere i bambini sotto l'ombrellone  a rosolare ed annoiarsi dopo che hanno mangiato un panino o un frutto. E io che ho passato i miei primi sessant'anni a crederci!!! (Però le ore erano solo due, non tre).

mercoledì 24 giugno 2015

24 giugno 1910, nasce l'ALFA

Il 24 giugno 1910 alcuni imprenditori lombardi rilevarono la Società Italiana Automobili Darracq che operava prima a Napoli poi a Milano dal 1906 con marchio francese. La produzione era tuttavia insufficiente e l'azienda venne messa in vendita, nacque così la Anonima Lombarda Fabbrica Automobili (ALFA) che lanciò subito il suo primo modello, la 24 HP che ebbe notevoel successo di vendite. La produzione aumentò negl ianni successivi e, allo scoppio del primo conflitto mondiale, si convertì in produzione bellica.   
Quindi l'azienda venne messa sul mercato ed acquisita tramite la Banca Italiana di Sconto da Nicola Romeo, ingegnere meccanico che aggiunse il suo al nome dell'azienda, era finalmente ALFA ROMEO.
            
Romeo promosse la produzione di proiettili motori aeronautici e attrezzature da miniera. Alla fine della guerra tornò a produrre automobili. Negli anni successivi ci fu il fallimento dell'azienda (1921), l'estromissione di Romeo e i successi sportivi che, indussero Mussolini a salvare l'azienda per meriti sportivi e fu lo stesso Mussolini a volerne l'acquisizione da parte  dell'IRI. 
L'ALFA ROMEO entrò nell'universo FIAT nel 1986 grazie a Romano Prodi (presidente IRI), dopo un braccio di ferro con la FORD che voleva acquisirla.
La mitica Giulia Super



lunedì 22 giugno 2015

22 giugno 1633: abiura di Galileo

Dopo un processo farsa, Galileo fu costretto all'abiura, aveva sostenuto, nel "dialogo" la teoria Copernicacana secondo la quale il sole è il centro dell'universo. All'inquisizione non piaceva la cosa, la giudicarono eretica. I cardinali Gaspare Borgia, Felice Centini, Guido Bentivoglio, Desiderio Scaglia, Antonio e Francesco Barberini, Laudivio Zacchia, Berlinghiero Gessi, Fabrizio Verospi e Mario Ginetti a Galilei  Imposero l'abiura  «con cuor sincero e fede non finta» e proibirono il Dialogo,  venne condannato al «carcere formale ad arbitrio nostro» e alla «pena salutare» della recita settimanale dei sette salmi penitenziali per tre anni, riservandosi l'Inquisizione di «moderare, mutare o levar in tutto o parte» le pene e le penitenze.


Pare che dopo la lettura della sentenza e dopo avere abiurato formalmente, Galileo abbia pronunciato la frase "eppur si muove" , a dimostrazione della sua convinzione. 
Nel 1968 Paolo VI si pose il problema (dopo 300 anni di profonda riflessione) di rileggere le carte per una revisione del processo, la cosa andò avanti rapidamente, infatti fu Giovanni Paolo II nel 1992 a chiarire che: la condanna fu dovuta alla sua ostinazione (di Galileo) nel non voler accogliere l'invito della chiesa a considerare le sue scoperte come ipotesi non comprovate... Tuttavia il polacco spezzò una lancia dicendo che gli inquisitori "mancarono di perspicacia". Ma tant'è, la responsabilità maggiore è comunque sua, dell'eretico. D'altronde un Papa che si scordò di riconoscere Oscar Romero come Beato (cosa che gli fu rammentata con virulenza dal clero dell'America Latina, cosa aspettarci?  

domenica 21 giugno 2015

I difensori della famiglia tradizionale scendono in piazza.

Alfano e il suo amichetto di tweet Matteo Salvini mandano un messaggio di solidarietà. Alfano dice che il suo partito, in parlamento, sosterrà le richieste dei manifestanti. Chissà se a costo di andare contro il governo di cui è ministro, mah. Salvini dice cazzate xenofobe e omofobe come suo solito. 
Ma chi c'era alla manifestazione "per la famiglia" (sic) organizzata da nostalgici del peggio?


  • Rappresentanti di Area popolare NCD
  • Amici loro di Forza Italia
  • Amichetti del movimento strambo fondato dal falcidiatore di pensionati Monti Mario
  • Alessandro Pagano
  • Maurizio Gasparri
  • Carlo Giovanardi
  • Paola Binetti
  • Gaetano Quagliariello
Fra gli organizzatori figurano personaggi di spicco nel calpestare la democrazia quali : Alfredo Mantovano, Mario Adinolfi, Costanza Miriano.


 I nomi sopra esposti hanno in comune qualcosa di significativo: farebbero carte false per impedire matrimoni gay, aborto, diritto delle donne di decidere della propria sessualità, schierare il parlamento e il governo fra i fondamentalisti religiosi tanto invisi al Papa stesso. Però tutti, ma proprio tutti, sarebbero pronti a votare qualunque risoluzione che consenta di sparare sui barconi di immigrati o, in seconda istanza,  di rimandarli a crepare a casa loro, guerra o non guerra. 

Perle di "difensori della famiglia tradizionale":
Rocco Buttiglione: “Quando i bambini delle famiglie tradizionali sono grandi  pagano tasse e contributi anche per le pensioni e l’assistenza sanitaria di quelli che i bambini non li hanno avuti e che hanno avuto molti soldi in più durante la vita. Sennò da dove pensiamo che si prendano i soldi per pagare le pensioni ai gay?”. (28 aprile 2011)
Giovanardi contro lo spot Ikea “Siamo aperti a tutte le famiglie” con due uomini che si tengono per mano: “È un attacco violento alla Costituzione”. Giorgio Merlo del PD gli dà ragione (23 aprile 2011)
Berlusconi:  ”Tutti noi abbiamo una componente omosessuale del 25%, solo che io, dopo un approfondito esame, mi sono accorto che la mia è un’omosessualità… lesbica”. (16 aprile 2011)
Mario Adinolfi del PD: “Ragiono sulla questione dei figli, sul matrimonio omosessuale e le conseguenti genitorialità ‘inventate’ contro ogni legge di natura, e mi continuo a chiedere perché venga considerata tanto ‘de sinistra’ l’artificialità di rapporti generati solo per soddisfare un egoismo… è più di sinistra considerare il diritto di ogni bambino a avere una madre e un padre, non due che si possono stufare della ‘macchina nuova”.  (6 marzo 2011)
Gasparri: “Vendola dovrebbe tacere. Critica l’altrui bunga bunga che intanto non è nulla di male, ma almeno avviene con donne. Prediche, da certi pulpiti, lasciano per lo meno perplessi, viste le predilezioni particolari”. (20 gennaio 2011)
Giovanardi (il tempista): “Concordo in pieno con le regole dell’esercito Usa. Non chiedere e non dire che sei gay. Perché se uno è omosessuale è affare suo, ma se fa apertamente coming out non è più affare suo, la sua omosessualità diventa un manifesto politico”. Pochi mesi dopo Obama abolisce il “Don’t Ask, Don’t Tell”. (6 dicembre 2010)
La deputata dell’Udc Paola Binetti : “Giusto rifiutare la comunione a Nichi Vendola”. (28 ottobre 2010)
Buttiglione: “Essere gay è oggettivamente sbagliato. Sbagliano come chi non paga le tasse”. (26 ottobre 2010)
PD contro PD. Il consiglio comunale di Udine approva una mozione in cui invita i promotori della campagna contro l’omofobia, giudicata provocatoria per il manifesto con un bacio gay, a «valutare meglio l’idoneità degli strumenti utilizzati». (27 maggio 2010)
E potremmo proseguire, meglio fermarci qui!