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sabato 7 luglio 2012

7 luglio 1960 a Reggio Emilia

Il 7 luglio 1960 è passato alla storia come il giorno della strage di Reggio Emilia. Il governo Tambroni diede ordine alla polizia di sparare ad altezza d'uomo, a fine settimana i morti in Italia furono undici, centinaia i feriti. A Reggio Emilia in particolare, persero la vita:
Genova luglio 1960
  • Lauro Farioli , operaio di 22 anni, orfano di padre, sposato e padre di un bambino.
  • Ovidio Franchi, operaio di 19 anni, il più giovane dei caduti.
  • Marino Serri, pastore di 41 anni, partigiano della 76a, primo di sei fratelli.
  • Afro Tondelli, operaio di 36 anni, partigiano della 76a SAP, è il quinto di otto fratelli.
  • Emilio Reverberi, operaio di 39 anni, partigiano nella 144a Bgt. Garibaldi, era commissario politico nel distaccamento "G. Amendola".

Il governo democristiano sostenuto dai fascisti dell' MSI (il partito che darà i natali a Fini, La Russa, Gasparri e che sarà incubatrice di terrorismo stragista) decise che il congresso del partito neofascista si doveva tenere nella rossa Genova. I genovesi scesero in piazza per evitare quello scempio, la protesta dilagò in tutta Italia e venne repressa nel sangue. I ragazzi che scesero in piazza erano quelli "delle magliette a strisce" per via della moda del tempo che voleva magliette a strisce orizzontali. I fascisti non fecero il loro congresso e Tambroni si dovette dimettere. Non è mai stato processato per omicidio plurimo premeditato. 
genova dopo la fuga dei ratti neri senza congresso

venerdì 6 luglio 2012

metti una sera a Nardò (con Mario Capanna)

capanna mario - il fiume della prepotenza. critica della ragione moderna
Può succedere, è successo nella serata del ciclo neritino “acqua e sale” organizzato dall’Amministrazione Comunale.



Metti una sera di luglio a Nardò, seduti al quasi fresco di Piazza Delle Erbe, a parlar di prepotenza.
Mario Capanna ri/presenta un suo libro del ’96 “Il fiume della Prepotenza”, perché diamine è stato riedito? “Perché l’editore ne ha visto la scottante attualità e, tutto sommato una sorta di preveggenza nelle cose che scrissi allora”. Un esempio su tutti, si parla, nel libro, di terrorismo dall’alto che provocherà terrorismo dal basso, è successo con le torri gemelle e con gli stati incubatori di terrore. “Tutto talmente banale da prevedere che non mi sento un veggente, solo una persona che ragiona” dice Mario Capanna. La prepotenza con la sua lunghissima storia è stata detta e studiata e scritta da lui, fra i greci e fino all’impero romano era considerata un delitto dei peggiori. Capanna ne ha scritto perché “tutto ha una storia: il terrore, le rivoluzioni, il lavoro, tutto tranne la prepotenza, nessuno ne ha mai trattato”. Con il crollo dell’impero romano la parola stessa “prepotenza” sparisce improvvisamente dal lessico orale e scritto per riapparire solo a metà del 1600.

mercoledì 4 luglio 2012

Capanna in Salento....


Mario Capanna in Salento si trova di nuovo attaccato a mezzo stampa. Questa volta a farlo è un gruppetto di neofascisti neritini. Si tratta di ragazzini anneriti dal livore.
Il problema esiste. Vent’anni di berlusconismo hanno provocato eccessi. Lui, l’anziano di Arcore, chiama ogni persona che non la pensa come lui: “comunista”. Poi ha allevato nel suo vivaio un numero non meglio quantificabile di ragazzini semianalfabeti, probabilmente li ha mandati in Albania a laurearsi con il noto programma “sette anni in uno”, quelli sono tornati convinti di essere dei politici raffinati. A questo punto hanno voluto superare il loro mentore e chiamano tutti gli altri non già “comunisti”, ma “terroristi ed assassini (oppure mandanti)”. Come si evince la differenza è evidente, volendo strafare hanno, come si dice, pisciato fuori dal vaso. Non a caso la raffigurazione plastica di quelli in nero è di Caterina Guzzanti: “allora le foibe?” dice quando non ha argomenti logici. Ecco, questi sono i neofascisti locali. E’ pur vero che qualcuno di loro ha occupato anche scranni a Palazzo Carafa, però questo non depone a suo favore. Lo sforzo è di informarsi, saper leggere anche la storia e distinguere. Soprattutto evitare figure di palta.  

NARDO' - Una lettera di Mario Capanna dopo l'attacco di Andare Oltre.
Ho letto sul sito online "portadiMare.it" , il 3 luglio c. a., uno scritto contenente affermazioni, che mi riguardano, false su piano dei fatti e gravemente lesive della mia onorabilità. In particolare: vengo indicato come leader del Movimento Studentesco e guida del servizio d'ordine dello stesso, "responsabili", fra l'altro, "di morti".  Falsità ignobile.Il MS milanese non ha mai ucciso nessuno, pur registrando fra le proprie file numerose vittime, per mano di fascisti e delle forze di repressione dello Stato. Inoltre: è scritto che il servizio d'ordine (del MS) è "lo stesso gruppo da cui provenivano gli esecutori
materiali dell'assassinio di Sergio Ramelli". Falso assoluto: come emerso in sede processuale, gli aggressori appartenevano ad altra organizzazione politica.
Infine: vengo definito "colui che giustificò con pubbliche dichiarazioni gli assassini di Ramelli". Altro falso assoluto. Da segretario nazionale di Democrazia Proletaria definii l'aggressione mortale a Ramelli "un tragico errore umano e politico", come tutti i media riportarono all'epoca.
Chiedo pertanto, ai sensi di legge, di pubblicare integralmente la presente smentita, e di rimuovere, al più tardi entro la mezzanotte di oggi, lo scritto contenente le falsità di cui sopra.
In difetto, va da sè  che risponderete in tribunale del reato di diffamazione aggravata.
Cordialmente
Mario Capanna
(Presidente Fondazione Diritti Genetici)

rotonda, rotatoria, rondeau...




Rotonda (o rotatoria, o rondò): La rotatoria o rotonda o rondò alla francese (scrittura corretta in lingua francese "rondeau"), è un tipo di intersezione a raso (cioè le strade che afferiscono ad essa sono poste sullo stesso piano senza intersecarsi) fra due o più strade.La particolarità è che chi sta all'interno della rotonda HA LA PRECEDENZA. E' l'unico caso in cui si deve dare precedenza a sinistra. Perchè allora molti idioti inchiodano nel mezzo della rotonda per far passare chi non ha precedenza e causano incidenti?



 

martedì 3 luglio 2012

3 luglio 1844

Il 3 luglio 1844 sparisce dalla faccia della terra l'ultimo esemplare di Pinguinus Impennis (Alca Impenne)....

http://it.wikipedia.org/wiki/Alca_impenne

lunedì 2 luglio 2012

San Cataldo

Arrivo a San Cataldo, una torrida serata di luglio, la radio dice che l'Italia ha subito il terzo gol, finirà poco tempo dopo quattro a zero. E' debacle, nessun corteo di auto festanti, peccato. 
Le località di San Cataldo sono due, una leccese, l'altra appartiene a Vernole. Così, a colpo d'occhio, la prima è più bella, pulita, ci sono lampioni nuovi. Lasciamo perdere il degrado della spiaggia libera che sa di "sporco", non curato, comunque il lungomare, pardon, il water front (come l'hanno battezzato i Perrone boys, inglesizzandolo) è rifatto, sia pure con difficoltà ed errori di misure. Nella parte Vernolese invece arrivi in un mondo altro, diverso. C'è una sola cosa che spicca, è stata appena rifatta e si nota anche la notte, quasi abbaglia nel suo splendore: la segnaletica orizzontale che delimita i parcheggi (tutti) a pagamento. Per dirla in italiano: le strisce blu. Quelle bianche sono palliducce, anemiche. E badate, in presenza di be tre auto parcheggiate, il cartello dice che si deve pagare fino alle 24. Certo, c'è un disperato bisogno di soldi, Vernole ha anche messo i famosissimi cartelli: strada ad alto rischio incidentabilità per dire (ricordiamo) che ci sono videocamere per fare cassa con le multe.(http://isolamaitrovata.blogspot.it/2011/12/incidentabilita.html) Mi chiedo come mai la solerzia nel rifare strisce blu non sia stata, almeno in parte, utilizzata per cambiare le lampadine al 50% dei lampioni che sono spenti o intermittenti, neppure fosse Natale. Ah Vernole, una ne fa e cento ne pensa.....

domenica 1 luglio 2012

1 luglio 1905

1 luglio 1905: le Ferrovie Dello Stato riuniscono sono una sola amministrazione le reti ferroviearie Mediterrane, Adriatica e Sicula e danno vita alla prima rete ferroviaria italiana. Ci vorrà circa un secolo perchè tutte le conquiste vengano smantellate con scientificità, i treni pendolari diventino inaccessibili come orari e pulizia e perchè l'azienda (non più dello stato) si curi esclusivamente dei treni per ricchi. 
La rivoluzione denominata "soluzione finale sui pendolari" è guidata da un certo signor Moretti, già in quota CGIL e PCI. Insomma, uno che ha fatto una lunga gavetta e sa come (mal) trattare i poveri cristi.