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sabato 28 febbraio 2015

Antonio Verri - piccolo omaggio

Spedite fogli di poesia, poeti
dateli in cambio di poche lire
insultate il damerino, l’accademico borioso
la distinzione delle sue idee
la sua lunga morte,
fatevi dare un teatro, un qualcosa
raccontateci le cose più idiote
svestitevi, ubriacatevi, pisciate all’angolo del locale
combinate poi anche un manifesto
cannibale nell’oscurità.

Antonio Leonardo Verri ( Caprarica di LEcce 22 febbraio 1949 - 9 maggio 1993) 

venerdì 27 febbraio 2015

la Democrazia difficile e l'ISIS

Immagini devastanti proseguono ad arrivare dai "signori" dell'ISIS. Un europeo che ora ha un nome  e un volto, cresciuto  ed istruito in Inghilterra, che sgozza prigionieri è l'emblema di come questo conflitto sia globale, di come coinvolga persone di ogni terra ed ogni nazione. So che ci sono, anche se non conosco i numeri, cittadini italiani ed europei a combattere contro la civiltà. E sappiamo, ormai è conclamato, come la Democrazia non possa mai essere, al di là di quello che dicono vecchi rottami della politica, un bene esportabile, purtroppo non è neppure un bene che di possa insegnare e "imporre" alle coscienze. D'altra parte le contraddizioni sono talmente immense da rendere difficile parlarne. La Democrazia può prevedere la pena di morte? Può prevedere disuguaglianze fra cittadini così immense come quelle attuali fra poveri e ricchi? Può prevedere sanità e scuole di serie A e B? 
Ed è di ieri la notizia, accompagnata da immagini drammatiche, della distruzione di beni storici, artistici e culturali in nome per conto di un Dio che, quand'anche esistesse e dicesse quelle cose, sarebbe lui il vero grande criminale da abbattere. Statue assire di tremila anni fa distrutte da martelli pneumatici e mazze non sono e non potranno mai essere segno di diversa civiltà, ma solo di barbarie immensa, al pari delle vite troncate con un coltello, al pari delle vite distrutte da una bomba. Al pari delle vite tranciate da poliziotti in qualche carcere italiano. 
Leggo  notizie di agenzia:

Mosul: libri al rogo (ph. La Repubblica)
"...I jihadisti inoltre hanno saccheggiato la biblioteca principale di Mosul e hanno bruciato centomila libri e manoscritti. La direttrice dell’Unesco Irina Bokova ha parlato di “uno degli atti più devastanti di distruzione di collezioni di libri nella storia dell’umanità”. Nella biblioteca di Mosul erano custoditi libri, giornali, mappe e raccolte dal periodo ottomano"... (Bbc, Reuters)
Muad Kasabeah
Tutte le dittature, al momento ho davanti immagini dei   roghi di libri nella Germania nazista e nel Cile di Pinochet, hanno bruciato libri e cultura con la stessa facilità con cui i criminali dell'ISIS hanno bruciato vivo Muad Kasabeah, e tutti lo hanno fatto "in nome di Dio".
E proprio qui ed ora occorre far vedere la vera forza della Democrazia aiutando le popolazioni a liberarsi dalle loro dittature,  facendo della forza di mediazione l'arte vera della pace. Se qualcun altro immagina di "esportare democrazia" si renderà probabilmente complice di cambiare solo il nome alla morte e alla distruzione. Un tempo c'erano i talebani che distruggevano cultura e vite umane in Afghanistan e c'era il terribile Osama Bin Laden. Ora c'è ISIS.  Gli occidentali hanno portato missili "intelligenti" e armi vendute come merci. Quelli sparano con proiettili costruiti forse negli USA, forse proprio in Italia. Quelli utilizzano martelli pneumatici europei per distruggere monumenti. Se non si sanano queste contraddizioni, "perchè mai parlarci di pace?". Purtroppo, ahinoi, siamo governati da incapaci. Siamo passati dall'amico di Gheddafi e Putin a un governo in cui un ministro dice cose che vengono smentite subito dopo dal suo capo. Purtroppo l'Europa è un'entità solo economica senza una politica comune. Non appena la ministressa degli esteri europea avrà deciso quale parrucchiere scegliersi, forse qualcuno le dirà che da qualche parte c'è guerra? 



giovedì 26 febbraio 2015

Castro marina, Via Battisti, democrazia e inciviltà...

Ci si sveglia sempre (quasi sempre) positivi, poi si guarda il primo TG e tutto passa. Renzi dice di voler fare un DL per impedire l'ostruzionismo. Il prossimo passaggio potrebbe essere l'abolizione delle opposizioni. Tsipras chiude i campionati di calcio per troppa violenza, noi ci occupiamo di import/export di criminali del calcio. Vennero a spaccarci una fontana, domani i ramani andranno e minacciano ferro e fuoco. E poi dici parlare di filosofia, democrazia, intelligenza... Cose così insomma. 
E mentre a Lecce fioriscono gli stop prossimamente anche davanti alla porta di casa del vicesindaco, mentre quando piove ci vuole la patente nautica per navigare in via Cesare Battisti completamente allagata, proseguiamo al giornata guardandoci attorno, ascoltando la pioggia cadere e i muratori lavorare sull'impalcatura davanti alla finestra. Intanto siamo protetti, a San Cataldo c'è il camion radar militare a vigilare sulla costa. Però sbarcano, arrivano.
"Quando ho aperto erano una trentina ad aspettare. Sono entrati nel bar, uomini e donne siriani, hanno chiesto il bagno, uno alla volta sono entrati per ripulirsi, le donne anche a truccarsi. Hanno fatto colazione, parlavano inglese, alcuni anche un buon italiano. Poi abbiamo chiamato i carabinieri, li hanno caricati su un pullman". Così mi dice il barista a Castro marina. Arrivano, conoscono regole e lingua, sono giovani, belli, illusi di trovare l'america. Il camion radar non ha visto quel segnale la notte in cui sbarcarono a Castro, forse troppo lontano, forse distratto. Chissà. 
Profumo di biscotti appena sfornati, di prima mattina, notizie già vecchie e l'immarcescibile oroscopo che non c'entra nulla con la vita e la civiltà, ma così è, di prima mattina .

mercoledì 25 febbraio 2015

Comune di Lecce e stop improvvisi

Cito testualmente il post su facebook dell'amico Gabriele Molendini: 


STOP IMPROBABILI ASSESSORI E CONGIUNZIONI ASTRALI 

(l'aggettivo abbinatelo voi...)

Ho letto con curiosità del singolare caso, lanciato con un post da Filippo Montinari  un improbabile stop sulla larga via che porta al complesso Agave (viale della Cavalleria) posto lì a dare passo alla piccola via senza uscita di via Mafalda di Savoia. Ho letto anche che l'assessore Pasqualini ha giustificato tale anomalia con le sollecitazioni ricevute da condomini di una palazzina di via Mafalda di Savoia, per la poca visibilità su quel tratto di strada.

Casualmente leggo sul curriculum vitae dell'assessore Attilio Monosi, sul sito del Comune, che il suo studio è in via Mafalda di Savoia 18.

Congiunzioni astrali...

Gabriele Molendini


ph: www.leccesette.it
Ovviamente ci saranno risposte adeguate da parte dell'assessore e dei suoi fidi. Al momento sembrano probabili alcune proposte di giunta che passeranno per acclamazione:
  • Obbligo di inchino al passaggio di almeno un assessore sulla pubblica via.
  • Obbligo di dare la precedenza al bar a tutti gli amministratori di maggioranza.
  • Jus primae noctis per il Sindaco (in subordine per un suo sottoposto che ne faccia esplicita richiesta).
Ultim'ora. Il post e la segnalazione erano del 23 febbraio scorso. Il 26 febbraio, inopinatamente, è sparito lo stop come per magia. (a questo punto pare si stia discutendo anche sull'opportunità dello jus primae noctis)
ph: www.leccesette.it


martedì 24 febbraio 2015

Corteo. Omaggio a Prevert

Corteo

Un vecchio d'oro con un orologio a lutto
Una regina di pena con un uomo d'Inghilterra
e lavoratori della pace con i tutori del mare
Un ussaro della compagnia con un fesso della morte
Un serpente da caffè con un macinino con gli occhiali
Un cacciatore di corda con un danzatore di teste
Un maresciallo di schiuma con una pipa in ritirata
Un neonato in abito nero con un gentleman in fasce
Un compositore da forca con un pendaglio di musica
Un raccattatore di coscienza con un rettore di cicche
Un arrotino di Coligny con un ammiraglio di forbici
Una suora del Bengala con una tigre di San Vincenzo di Paola
Un professore di porcellana con un aggiustatore di filosofia
Un controllore della Tavola Rotonda con cavalieri dell'Azienda del Gas di Parigi
Un'anitra a Sant'Elena con un Napoleone all'arancia
Un custode di Samotracia con una Vittoria di cimitero
Un rimorchiatore di famiglia numerosa con un padre d'alto mare
Un membro della prostata con una ipertrofia dell'Accademia francese
Un robusto cavallo in partibus con un vescovo da circo
Un controllore dalla voce bianca con un piccolo cantore d'autobus
Un chirurgo terribile con un bambino dentista
e il generale delle ostriche con un apritore di Gesuiti.
Jacques Prévert (Neuilly sur Seine, 4 febbraio 1900 - Omonville la Petite, 11 aprile 1977) 


da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/poesie/poesie-d-autore/poesia-101207?f=a:1295>

lunedì 23 febbraio 2015

Detesto l'oroscopo.

Ascoltando la TV alle sei e mezza di mattina si impara. Il primo TG, i titoli dei giornali, le previsioni del tempo e, nonostante la conclamata idiozia della cosa, l'oroscopo!
Sulle notizie in realtà poco c'è da dire, sono le stesse di ieri notte prima di andare a letto, per fortuna la notte a volte porta consiglio, altre volte sonno. Molto spesso qualcuno dorme e non parla (finalmente).  Idem per i titoli dei giornali, che danno il la su quella che è giudicata di giorno in giorno la notizia più importante, svetta come sempre il Manifesto con titoli divertenti, allusivi ed esaustivi, gli altri sono in fotocopia, viene quasi l'idea che il titolista di prima, causa crisi economica, sia uno solo per tutti i giornali. Quello che sconcerta è l'oroscopo. Ora, a prescindere dal fatto che tutti i leoni o i vergine si debbono innamorare contemporaneamente alle nove e trentatre di mattino, o che il datore di lavoro dei cancro ha un callo noiosissimo (tutti i datori di lavoro dei cancro ovviamente), in tutto questo racconto di sfighe ed enormi fortune dei capricorno e via dicendo, compare la leggerezza lessicale della lettrice di oroscopi: "cancro, dovete pensare a un change...". Un change? Siamo in Italia, per Dio. Cambiamento, cambio di vita, rinnovamento, ringiovanimento, svecchiamento, novità.... Perchè, mi chiedo, torturare ,massacrare, eliminare la lingua più bella del mondo? La7 non deve licenziare la lettrice di oroscopi altrui per carità, però forse offrirle un change e metterla al guardaroba non sarebbe male eh. Anche se siamo in tempi di jobs act e di breefing  renziani..... 

firma la petizione per costringere quelli là a utilizzare la lingua italiana!!!!!!!

domenica 22 febbraio 2015

22 febbraio 1946, nasceva Alexander Langer

“Molti dei nostri comportamenti non sono eticamente accettabili perché non sono moltiplicabili per cinque miliardi.” (Alex Langer)


Il 22 febbraio 1946 nasceva a Vipiteno Alexander Langer. Ecologista, politico, pacifista.
Si tolse la vita il 3 luglio 1995 nei pressi di Firenze lasciando un biglietto che diceva: "Non siate tristi, continuate in ciò che era giusto".