“Il voto amministrativo è un voto locale” (Matteo Renzi)
“Sul voto hanno pesato le vicende nazionali” (Piero Fassino)
Non per dire, però la coerenza di partito e l’univocità di
analisi alla lunga pagano.
E va bene, è successo quel che doveva succedere, i
(pochissimi) elettori hanno scelto il movimento cinque stelle.
Subito un roboante Salvini ha dichiarato pomposamente “il
vero sconfitto è Renzi”, scordando che il suo partito ha perso Varese che
amministrava da alcuni decenni.
Gli analisti si sono subito scatenati in tutte le TV,
cascate di parole e paroloni “abbiamo perso Roma, Napoli, Torino, però a Varese
è stato uno sfracello” dichiarava più o meno un’arrembante piddina, una di
quelle giovani che vanno nelle tv a sciommiottare i primi berlusconiani,
interrompono, parlano sugli altri e simili porcate inascoltabili.
Forse è il caso di dire che a forza di rendere liquidi i
partiti alla fine si sono liquidati proprio e che gli elettori hanno scelto
quel che pensavano il meglio non tanto per un buon governo, piuttosto per
cacciar via i mercanti dal tempio. Quello che succederà mi è ignoto, sappiamo
solo che se si andasse ad elezioni domattina con la porcata elettorale fatta
dal sindaco di Firenze avremmo in poche ore un governo monocolore grillino. E
senza contrappeso alcuno allo strapotere dei guitti.
Le destra è evaporata, il PD ha preso botte da orbi, la
sinistra… quale sinistra? Bah, quella che spingeva per votare cinque stelle? O
quella dell’astensione? O quella che forse si riunirà dopo le meritate ferie
per capire se è il caso di chiamarsi sinistra o forse meglio di no? Tutti
calmi, ora ci sono gli europei, se l’Italia passa anche gli ottavi per due
settimane ancora il popolo sarà galvanizzato.
Aspettiamo con ansia le mosse delle sindachesse di Roma e
Torino per capire se parmeggerenno (quando Pizzarotti fece campagna elettorale
contro l’inceneritore e appena eletto l’inceneritore venne inaugurato) o se
faranno qualcosa di sinistra. Bah. Staremo a vedere, intanto il sole nicchia,
il vento spinge in alto i cuori e gli analisti del voto si scannano ancora un
po’.
Ah, ho appena sentito che Mentana farà una maratona
televisiva per il voto in Gran Bretagna. Chi vuole potrà ascoltarlo per una
decina di ore.
Intanto leggevo su città
futura un bell’Articolo di Bruno Soro, dice che i voti occorre andarli a
prendere dove ci sono: fra gli astenuti. Bella battaglia. Buona estate a tutti.
Per finire condivido questa immagine presa da facebook eloquentissima:

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