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mercoledì 22 giugno 2016

Voto amministrativo o voto nazionale? Misteri del PD

“Il voto amministrativo è un voto locale” (Matteo Renzi)
“Sul voto hanno pesato le vicende nazionali” (Piero Fassino)

Non per dire, però la coerenza di partito e l’univocità di analisi alla lunga pagano.
E va bene, è successo quel che doveva succedere, i (pochissimi) elettori hanno scelto il movimento cinque stelle.
Subito un roboante Salvini ha dichiarato pomposamente “il vero sconfitto è Renzi”, scordando che il suo partito ha perso Varese che amministrava da alcuni decenni.
Gli analisti si sono subito scatenati in tutte le TV, cascate di parole e paroloni “abbiamo perso Roma, Napoli, Torino, però a Varese è stato uno sfracello” dichiarava più o meno un’arrembante piddina, una di quelle giovani che vanno nelle tv a sciommiottare i primi berlusconiani, interrompono, parlano sugli altri e simili porcate inascoltabili.
Forse è il caso di dire che a forza di rendere liquidi i partiti alla fine si sono liquidati proprio e che gli elettori hanno scelto quel che pensavano il meglio non tanto per un buon governo, piuttosto per cacciar via i mercanti dal tempio. Quello che succederà mi è ignoto, sappiamo solo che se si andasse ad elezioni domattina con la porcata elettorale fatta dal sindaco di Firenze avremmo in poche ore un governo monocolore grillino. E senza contrappeso alcuno allo strapotere dei guitti.
Le destra è evaporata, il PD ha preso botte da orbi, la sinistra… quale sinistra? Bah, quella che spingeva per votare cinque stelle? O quella dell’astensione? O quella che forse si riunirà dopo le meritate ferie per capire se è il caso di chiamarsi sinistra o forse meglio di no? Tutti calmi, ora ci sono gli europei, se l’Italia passa anche gli ottavi per due settimane ancora il popolo sarà galvanizzato.
Aspettiamo con ansia le mosse delle sindachesse di Roma e Torino per capire se parmeggerenno (quando Pizzarotti fece campagna elettorale contro l’inceneritore e appena eletto l’inceneritore venne inaugurato) o se faranno qualcosa di sinistra. Bah. Staremo a vedere, intanto il sole nicchia, il vento spinge in alto i cuori e gli analisti del voto si scannano ancora un po’.
Ah, ho appena sentito che Mentana farà una maratona televisiva per il voto in Gran Bretagna. Chi vuole potrà ascoltarlo per una decina di ore.
Intanto leggevo su città futura un bell’Articolo di Bruno Soro, dice che i voti occorre andarli a prendere dove ci sono: fra gli astenuti. Bella battaglia. Buona estate a tutti.

Per finire condivido questa immagine presa da facebook eloquentissima: 

martedì 21 giugno 2016

Raccolta differenziata a Lecce. I cassonetti riapparsi.

Noi a Lecce la raccolta rifiuti la facciamo così! Viene spontaneo parafrasare. Da alcuni mesi roboanti cartelli dicono che finalmente non ci sono più gli antiestetici cassonetti per le strade perchè c'è la raccolta rifiuti detta "porta a porta".  Va bene, sappiamo che le innovazioni hanno un costo, in questo caso è stato  quantificato nell'8% di rincaro per i cittadini. E qualcuno aveva osato pensare che differenziando si potesse riciclare plastica, carta, vetro, magari venderli a industrie che riconvertissero e rinnovassero.  Così non è, evidentemente.

Occorre anche notare come la prima periferia della città e altri luoghi si siano trasformati, più di quanto già fossero, discariche a cielo aperto, vedremo se la tanto decantata lotta all'evasione della tassa rifiuti ha dato i risultati sperati o se, banalmente, chi non ha cassonetto personale ne utilizza uno collettivo, indipendentemente dagli obblighi. Dicevamo prima dei cassonetti finalmente spariti alla vista, ma ne siamo così sicuri? In alcuni luoghi c'è stato banalmente un cambio di colori, prima era uno verde grande, oggi sono 5 colorati in modo diverso. In molti cortili non c'è spazio
 per metterli e li appoggiano fuori, in strada. Qualcuno chiuso con catene e lucchetti, altri con un foglio appiccicato sopra con su scritto "vietato usarlo, utilizzo riservato ai condomini del numero 5". Speranzosi e fiduciosi i ragazzi. Eventuali contravvenzioni per materiale messo nel cassonetto sbagliato chi le pagherà? Se passa l'evasore di turno e mette la carta nel bidone pel la plastica a insaputa degli ignari condomini del 5? Mistero!

       
Le immagini:  Le prime 3 sono state scattate in giorni diversi nell'identico punto che chiameremo "discarica fai da te". Non sappiamo se i sacchi sono sempre gli stessi, quel che pare evidente è che il ritiro è lento lento lento (come il Salento della canzone di Mino). Le altre sono alcune improbabili "strade senza cassonetti", vanto della rivoluzione leccese. 



































lunedì 20 giugno 2016

Guardando il cielo, il pittore, l'ubriaco ed altro

Guardando il cielo, nuvole basse, tramontana leggera. Rondini qua e là, sorrisi dei ragazzi che passano. Ricordi che si rincorrono nella testa. Chi fotografa il mondo da dietro una lente vede pezzi di realtà, cerca il particolare e solo quello, cerca quella luce e solo quella. Il fotografo sta dentro una lente… (lente lenta?). Chi scrive invece guarda la fotografia, poi guarda la realtà, la trasforma in parole, a volte la deforma per meglio dirne. 
Ho conosciuto un pittore daltonico, mi mancava. Il fotografo daltonico come vede le rosse rose del fioraio? E lo scrittore miope come dice la realtà dipinta dal pittore daltonico? Lui non saprà mai se quel verde che vede dipinto voleva essere proprio verde… Lui no, neppure il pittore. Però lo scrittore ne dirà. 
In fondo è una grande bugia dire “il verde” guardando foreste o prati. Esistono mille verdi in natura, nessuna foglia è identica all’altra. Come non è azzurro il mare, Dalla diceva che è profondo, ma è altra cosa. Il mare si colora di mille tonalità.
Risultati immagini per immagini luna piena
Il signore che alle sette di mattino sorseggia il suo cocktail al bar dove io a volte prendo un caffè, come vede i verdi? “Lei di dov’è?” mi chiede con voce impastata dal troppo bere, “Piemonte” “Ah, Barbera, Barolo, Grignolino…”  non è daltonico, neppure miope, neppure cerca il particolare, lui alle sette del mattino beve liquori dei quali probabilmente (altro daltonismo) non riconosce il sapore. Basta che sballino a sufficienza. E del Piemonte conosce il Barbera. Non è molto, neppure poco però. Ci sono mille piemontesi che non conoscono il negramaro.
Il cielo là sopra continua a dire che lui potrebbe far piovere, solo se vuole però, deciderà come e quando gli farà comodo. Probabilmente nel momento stesso in cui uscirò di casa, o in cui il fotografo non daltonico vedrà quel particolare sotto quella luce che immediatamente cambia e il fregio diventa sfregio.  Sorriderà… Lo so che sorriderà, perché ci sarà un altro tempo ed un'altra luce. Mentre scrivo di daltonismo, fotografia e ubriachi il pensiero naviga, ora è affondato in una maestosa pasta con le cozze. Sarà la fame?
Però è bello di tanto in tanto spegnere il filo diretto con l’informazione e non pensare se vincerà la Raggi o l’Appendino. Appendino però è un cognome bizzarro, ammettiamolo, se vincerà… povero Fassino… Appeso all’appendino? Steso ad asciugare sull’appendino? “Cittu” mi direbbero a Lecce, noi a Solero siamo più parchi e dicamo “cito” una sola t per risparmiare.
A ben pensare Fassino fa rima con Appendino, non è così per la capitale, Raggi non somiglia neppure di profilo a Giachetti.
Basta politica per carità, parliamo di adolescenti? Sono quelli che hanno alcune caratteristiche tipiche:
- Sanno tutto e quando scoprono una cosa qualunque ti dicono “ma cosa vuoi sapere tu?” senza curarsi del fatto che i 50 anni in più qualcosa hanno insegnato.
- Sono il centro del mondo, tutto è loro dovuto.
- Passano ore a farsi tagli di capelli che chiamare “bizzarri” è un sottile eufemismo, e pensano di suscitare interesse smodato.
Poi l’adolescenza passa, crescono e maturano, è parte di un percorso e sta bene così. Il problema sono gli adolescenti quarantenni, hanno gli stessi atteggiamenti e tatuaggi dei primi, ma un’età in cui il recupero non è più possibile. E va bene così. Il cielo è sempre fra il biancastro e il grigio, anche le rondini si sono rotte i maroni e non svolazzano più. In compenso passa quello con la moto più rumorosa e il proprietario del clacson al semaforo fa sentire la sua voce.
Bene, chiudiamo queste elucubrazioni, con il pensiero alla pasta con le cozze, ai fotografi, ai pittori (daltonici e meno), ai poeti che devono scrivere  di sentimenti, ai cantanti che cantano, alla notte della taranta. In attesa dei ballottaggi e dello scoprire quale coccodrillo dovrà gettare via Mentana, quello per il PD o quello per i grillini? Poche ore e sapremo.

Au revoir. (Come si evince dai ballottaggi in corso, lo scritto risale alla domenica quasi sera, del 19 giungo 2016)


P.S. – alle 21 il cielo si è aperto ed è comparsa una meravigliosa luna piena. Sta guardando qui sotto e (forse) si dice “mah, che strambo mondo”. 

domenica 19 giugno 2016

WIND, conoscerla per evitarla

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Wind, conoscerla per evitarla? E va bene, avevo un’ opzione vantaggiosa, però non ho contrattato nulla, me l’hanno offerta dicendomi “per sempre”. In sostanza pagavo € 7,06 per 300 minuti di conversazione, 300 sms e tre giga di navigazione. Attenzione, sottoscrissi l’offerta con scadenza MENSILE, poi il gatto, la volpe e mangiafuoco (TIM Vodafone e Wind) hanno deciso che mensile significa ogni 4 settimane (13 scadenze annuali invece di 12) con un imprevisto rincaro del 10%. Facciamo conto che ragionino così i proprietari di case in affitto, ad un certo punto dicono all'inquilino: "l'anno è di 13 mesi".... 
 Oggi (18 giugno 2016) mi arriva un sms dicendomi che dal 14 luglio l’offerta cambia. I giga diventano (ben) 4, ma il prezzo subisce un rincaro netto del 17% dovrei pagare € 8,56.
La domanda si impone, possono imporre rincari in questo modo? Forse si, forse per loro tutto è lecito. Però si insinua un dubbio, siccome possiedo un vecchissimo smartphone che utilizzo esclusivamente come telefono, l’offerta di un giga in più per navigare ha tanto l’aria di presa per i fondelli.  Tra parentesi, utilizzo poco anche il telefono e gli sms quasi per nulla. Vuoi vedere che prossimamente rincareranno di un 10% offrendomi 1000 sms in più? 
Vabbè, così è, lunedi vedrò altri operatori cosa offrono “per sempre”.
Girerò comunque queste righe ad un’associazione consumatori, vediamo cosa mi dicono. 
Scordavo, qualche tempo fa mi arrivò un altro sms che diceva più o meno "se vuoi sapere chi ti ha chiamato mentre il tuo telefono era irraggiungibile il nostro sms ha un costo" (di cui non ricordo l'entità). Questa operazione è passata come "aggiornamento contrattuale", indubbio e giusto che si chiami così, in altri contesti si potrebbe definire "pizzo".
E va bene così, se calcoliamo che wind ha oltre 25 milioni di clienti, supponendo che "solo" il 15% abbia una tariffa alla inclusive, quelle che aumentano, la cifra diventa 9.375.000 euro mensili. Mica noccioline.