
…Álvaro Mutis ha creato uno dei personaggi letterari più
remoti e magnetici della letteratura del Novecento. Maqroll il Gabbiere.
Maqroll è una specie di Chisciotte con Pascal conficcato in fronte, una
sorta di Corto Maltese, un cugino di primo grado del Marlowe di Conrad, un uomo
che sceglie il mare per onestà verso la solitudine e sbarca segugio di amori
peregrini che continuano a perseguitarlo. Nasce da sempre, dai primi libri
poetici di Mutis (dove è censita, anzi tutto, la Preghiera di Maqroll: “Perché
hai tolto ai ciechi il bastone con cui laceravano la densa felpa del desiderio
che li assedia e li sorprende nelle tenebre?”), poi s’inerpica in romanzi di
claustrale bellezza, riassunti nella trilogia “Imprese e tribolazioni di
Maqroll il Gabbiere”, redatta tra 1985 e 1989, costituita da La Neve
dell’Ammiraglio, Ilona arriva con la pioggia, Un bel morir. Prima, però, per
impratichirsi con i detti deflagranti dell’uomo che ha dissipato tutto, bisogna
partire con la poesia: la Summa di Maqroll il Gabbiere (Einaudi, 1993) e Gli
elementi del disastro (Le lettere, 1997). Poi si prosegue inseguendo la scia
dei suoi amici e delle sue elusioni in L’ultimo scalo del Tramp Steamer (stampa
Adelphi), Amirbar, Abdul Bashur sognatore di navi, Trittico di mare e di terra
(ancora Einaudi). Sono libri che vanno assunti quando non si ha nulla da
perdere, sulla soglia di una conversione, se si è pronti a essere preda della
propria fuga – e di un ritorno che è sbarco in altrove. (Da Pangea.it)
Alvaro Mutis ((Bogotà, 25 agosto 1923 – Città del Messico, 22
settembre 2013) romanziere e poeta Colombiano di nascita, naturalizzato
messicano, è stato autore molto apprezzato, giudicato una delle migliori
espressioni della letteratura dell’America Latina, ha dato vita al gabbiere
Maqroll, (il gabbiere era la vedetta che stava in cima all’albero della nave),
lui vede tutto dall’alto, lontano dalla folla che sta a terra, lui gira il
mondo e lo conosce, ne scava contraddizioni e bellezze. Fondamentalmente
anarchico e “visionario”, Maqroll vede tutto con lo sguardo sognante . Maqroll
non salva l’umanità dalle sue tragedie, lui da lassù si limita a vedere,
osservare e avvertire quel che si incontrerà e che, dopo il suo urlo, là sotto
sapranno, e decideranno come comportarsi.
Mutis fu anche l’ispiratore di Fabrizio De Andrè . Smisurata preghiera,
l’ultima canzone del suo ultimo album, affonda le mani nella vita di Maqroll, è
“E’ una richiesta a Dio affichè la
fortuna aiuti gli emarginati “come una svista, come un’anomalia, come una
distrazione, come un dovere”. (Magazine.it)
Sirianni e Max Manfredi sono gli eredi di una tradizione che ha reso
la canzone/poesia uno strumento per riflettere anche sulla quotidianità, sulla
condizione umana, persino sulla trascendenza (per chi ci crede) .
“…Quando l’uomo costruì la prima
nave
Guidato da uno spirito randagio
Inconsapevole di quell’errore
Avrebbe costruito anche il
naufragio
E ogni naufragio è una
catastrofe del cuore
Che mi porto addosso come una
bisaccia
Dove si assopisce ogni dolore come
la briza che cede alla bonaccia…”
Canta Federico Sirianni.
Forse sta in questo inizio
dell’album il senso del lavoro tutto, un viaggio che, come dice lui stesso
nelle note di presentazione dell’album: “ sfidando la tempesta e la bonaccia, i
capodogli e le sirene, vuole raggiungere un porto d’approdo, con già nella
testa e negli occhi l’idea di una nuova partenza, di un nuovo percorso, di un
nuovo naufragio”.
Maqroll il Gabbiere, oltre al CD,
è un libro con una serie di racconti e poesie di autori vari che ne fanno
un’opera da ascoltare, leggere. Amare.
Federico Sirianni, (Genova 1968),
Cantautore, ha inciso:
2002 - Onde clandestine
(Shinseiki-Warner)
2006 - Dal basso dei cieli
(Upr-La Casa) - (ripubblicato nel 2009 dall'etichetta Leart con l'aggiunta
dell'inedito Picchiagosto)
2012 - Nella prossima vita
(Incipit Records) con gli Gnu Quartet
2013 - Vinile di Natale - Dio dei
Baraccati (uscito in vinile con 100 copie numerate)
2016 - Il Santo
2021 – Maqroll il gabbiere