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sabato 1 novembre 2014

Stefano Cucchi forse si è suicidato!

1 novembre 2014

A volte la storia si ripresenta drammaticamente.
Abbiamo fiducia nella magistratura! Dobbiamo averne!

                           



Era il 1969, era  il giorno 15 dicembre, lui si chiamava Giuseppe Pinelli, volò dal quarto piano della questura di Milano. Il giudice D’Ambrosio, nel 1975, mise la parola fine alla storia, sentenziò che si trattava di “malore attivo”. In pratica, secondo la sentenza, Giuseppe aveva fumato troppo ed era teso, andò vicino alla finestra e si accasciò. Fuori dalla finestra però, come fanno tutti quelli che si accasciano. Chi sa cosa successe in quell’ufficio ne uscì libero e “innocente”.

              


Era il 22 ottobre 2009, Stefano Cucchi crepava all’ospedale Sandro Pertini di Roma. Era stato palesemente massacrato di botte, come dimostrano le fotografie che sua sorella gli fece mentre era steso nel lettino dell’obitorio. Dalle sale d’attesa del tribunale dove Stefano ebbe “un malore” fu trasferito all’ospedale. Fu ignorato, morì di sete, fame e a causa dei maltrattamenti subiti, non ebbe assistenza, intanto era solo un drogato. Nel processo d’appello sappiamo, ora sappiamo, che nessuno fra guardie di polizia penitenziaria, medici e infermieri fu causa di quella assurda morte. Ora sappiamo! Sei medici, tre infermieri e tre agenti della polizia penitenziaria sono innocenti. Forse un malore attivo anche questa volta.
E noi a chiederci che se Cucchi ha una famiglia che ha voluto caparbiamente portare avanti la storia, quanti drogati, clochard, persone sole crepano nelle segrete stanze dello Stato e vengono seppelliti in fretta e furia e con ignominia? “Intanto è solo un drogato!”  La prova provata che questo succede o può succedere con facilità ce la fornisce il deputato (chiamarlo "onorevole" mi mette ribrezzo, non riesco) Carlo Giovanardi "Cucchi era un drogato... le ecchimosi sono per fame". 
Colpevole è lo Stato,  come ha detto la madre di Cucchi uscendo dall’aula che ha assolto tutti, “se nessuno è colpevole mio figlio ad ammazzare mio figlio fu lo Stato, i muri che l’hanno visto morire sono dello Stato!”
Noi sappiamo che Cucchi non è morto (come diceva un primo referto) per morte naturale né per suicidio. Nessuno si suicida prendendosi a pugni negli occhi.


La storia si ripresenta e l’amaro rimane ancora più cupo e buio, ancora una volta ci sentiamo impotenti di fronte all’inverosimile vero. Dobbiamo avere fiducia nella magistratura e le sentenze non si dovrebbero commentare, la magistratura però è un insieme di persone e sappiamo come, nella vita di ogni giorno, i singoli possano sbagliare, volutamente o meno, colpevolmente o meno.  

venerdì 31 ottobre 2014

Lucugnano e il suo territorio

Ringrazio la dottoressa Melissa Calo' per avermi dato l'opportunità di inserire la recensione del libro nel blog. (G.)



LUCUGNANO E IL SUO TERRITORIO
  
“Lucugnano e il suo territorio. Storia, architetture, archeologia e paesaggio di un paese del Capo di
Leuca” di Marco Cavalera, è una pubblicazione essenzialmente necessaria, di questi tempi.
Marco Cavalera
All’indomani della bocciatura di Lecce a capitale europea della cultura nel 2019, ci si ritrova a  dover ripensare ai modelli di sviluppo e al ruolo della cultura nel nostro territorio. Una riflessione necessaria, basata sull’analisi dei motivi per cui questo modello, così come pensato e  proposto, sia stato scartato. Di fronte all’idea di rafforzamento di alcuni ideotipi mainstream, occorre rimodulare il rapporto tra il cittadino e il proprio territorio, verificare come esso viene visto e vissuto e quale posto occupi in un’ideale geografia interiore.
Di fronte al radicamento della crisi economica e valoriale, intesa proprio come scelta e adozione di  strategie economiche ed esistenziali per i tempi a venire, di fronte all’emorragia di posti di lavoro e
alla piena di nuovi flussi emigratori sulla rotta di quelli vecchi tracciati nel secolo scorso, quest’opera si rivela uno strumento in grado di ripopolare di simboli, figure, personaggi e speranze
un orizzonte che nell’immaginario collettivo appare deserto, dove sembra non esserci niente”.
Attraverso la descrizione di quei punti di aggregazione della storia di una collettività che diventa  paese, come le chiese, le cappelle, i palazzi, il misterioso e austero Palazzo Baronale ma soprattutto di Palazzo Comi, punto di riferimento della cultura artistica e letteraria a livello nazionale del secondo novecento, “il presepe disabitato” di Lucugnano dove sembra non esserci niente” inizia ad affollarsi di voci e volti di carta e di pietra in grado di contrastare una vera e propria fenomenologia della sparizione/rimozione.
Stilato con rigore scientifico ma con uno stile semplice e divulgativo, il lavoro proposto che è arricchito inoltre da un apprezzabile contributo fotografico e cartografico, prova a tracciare un ipotetico itinerario in grado non solo di rendere protagonista il tessuto urbano, ma di metterlo in connessione con lo spazio rurale, in uno scambio incessante: sarebbero - o più correttamente sarebbero potute - esistere le figure dei maestri vasai e delle botteghe artigiane senza le vicine  cave da cui estrarre la materia prima? Il racconto di alcune evidenze del tutto dimenticate o addirittura sconosciute ai più, come la Casa dei Pellegrini in località Matine, suggerisce lo scenario di una Lucugnano che un tempo non era solo un paese alla fine delle terre”, ma una tappa in rete con altre lungo l’itinerario verso il santuario di Leuca, in una sorta di turismo religioso ante litteram che la rendeva una meta conosciuta dai pellegrini di tutta Europa.


Melissa Calo’ 

giovedì 30 ottobre 2014

Il sud si sta desertificando secondo SVIMEZ

E’ stato pubblicato il rapporto SVIMEZ 2014. L’Associazione per lo Sviluppo dell’Industria nel Mezzogiorno ogni anno pubblica una fotografia della situazione del meridione. Come intuibile, le cose nel 2013 sono andate malissimo, non meglio ci aspettiamo di leggere l’anno venturo quando verranno prese in esame le cose dell’anno in corso. Ne esce l'immagine di un sud in via di desertificazione industriale ed umana, emigrazione, deindustrializzazione e soprattutto incuria per una fonte di reddito che dovrebbe essere primaria: cultura e turismo. 
Ne estrapoliamo alcuni passaggi,  chi volesse leggersi il rapporto lo trova all'indirizzo internet: svimez

mercoledì 29 ottobre 2014

Cari Scompagni del PD

"Per creare nuovo lavoro va abolito il diritto di sciopero"
(Benito Mussolini, 3 aprile 1926)

“Limitare il diritto di sciopero per i dipendenti pubblici”
(Davide Serra alla Leopolda, 26 ottobre 2014)
Il signor Serra (soprannominato Kaiman) dopo aver fatto questa dotta esternazione è andato a pietire una tessera del PD, Renzi plaude.


DIREZIONE PD (ph: http://solovignette.com/tag/matteo-renzi/)


“Situazione surreale, i ministri non possono trattare su niente…”
(28 ottobre 2014 - Camusso dopo un incontro “surreale” con ministri pesanti ma senza parole- come la settimana enigmistica insegna.)

"I sindacati trattano con gli imprenditori, il governo non deve chiedere il permesso a loro".  
(26 ottobre 2014 – Renzi in TV)

“Enrico stai sereno, nessuno ti vuole prendere il posto”
(Matteuccio Renzi alle Invasioni Barbariche. Neppure una settimana dopo cacciava Letta dal governo)

"Tra Berlinguer e Fanfani, scelgo Fanfani perché l'è aretino 'home me"
(28 ottobre 2014 - La ministressa svolazzante Mariaelena Boschi. Lei fra sardi e aretini sceglie questi ultimi. Che so, fra Gramsci e Gelli sceglie…) 
-      Questa l’ho brutalmente rubata dalla pagina facebook dell’amica Marialucia.



Facciamo così, chi è nel PD non si chiami più “compagno” altrimenti si possono ingenerare bizzarre scintille ed incomprensioni. Poi va a finire che dicono che siete comunisti o genericamente di sinistra e salta il cucuzzaro intero con il suo 141%. D’altronde se Silvio il breve viene chiamato ex cavaliere, perché quelli del PD non possono chiamarsi Scompagni?
Però stiano tranquilli, non succederà molto in fondo, anche perché a sinistra del PD esiste solo aria fritta, insultatori professionisti e benaltristi tristi. Leggevo di Vendola che dice di provare a ripartire dalla piazza della CGIL per dialogare a sinistra ed ho letto i commenti dei sinistri di sinistra che dicono che nessun accordo sarà mai possibile con Vendola (forse perché è gay?) e con le altre sinistre. Loro si che vogliono un partito commmmunista vero, un partito al 1,5% che farà la differenza.  E va bene, me ne farò una ragione siamo passati direttamente alla quinta Repubblica (due le abbiamo saltate tout court perché abbiamo un governo ggggiovane e una sinistra… Abbiamo una sinistra?).






martedì 28 ottobre 2014

Santità Salvi il soldato Carlo!!!!

Papa Francesco apre all'evoluzionismo entrando di diritto nell’era moderna:

“Quando leggiamo nella Genesi il racconto della Creazione, rischiamo di immaginare che Dio sia stato un mago, con tanto di bacchetta magica in grado di fare tutte le cose – ha detto Bergoglio – Ma non è così. Egli ha creato gli esseri e li ha lasciati sviluppare secondo le leggi interne che Lui ha dato ad ognuno, perché si sviluppassero, perché arrivassero alla propria pienezza. Egli ha dato l’autonomia agli esseri dell’universo al tempo stesso in cui ha assicurato loro la sua presenza continua, dando l’essere ad ogni realtà”.

Il cardinale Reinhard Marx,(un cognome una garanzia) ha detto:

"Non possiamo dire agli omosessuali che non possono sperimentare il Vangelo".

Ancora Papa Francesco parlando dell’omosessualità:

se una persona omosessuale è di buona volontà ed è in cerca di Dio, io non sono nessuno per giudicarla. Dicendo questo, io ho detto ciò che dice il Catechismo. Una volta una persona mi chiese se approvavo l'omosessualità. Io allora le risposi: "Secondo te Dio, quando guarda a una persona omosessuale, ne approva l'esistenza con affetto o la respinge condannandola?". Nella vita Dio accompagna le persone, e noi dobbiamo accompagnarle a partire dalla loro condizione. Bisogna accompagnare con misericordia».
Giovanardi dopo le parole del papa sui gay

E ancora:

“La  Chiesa  cattolica non deve lasciare che i suoi divieti riguardo a matrimoni gay, aborto e uso dei contraccettivi divengano il centro dei suoi insegnamenti. Ma deve rendersi più accogliente, con preti che siano pastori comprensivi e non freddi e dogmatici burocrati. Riferendosi in particolare agli omosessuali, il Pontefice ha detto: "Nella vita, Dio accompagna le persone, e noi dobbiamo accompagnarle, partendo dalla loro situazione. Bisogna accompagnarle con misericordia".

Bene, la Chiesa si sta rifacendo dopo anni di oscurantismo, però, nella condivisione e nell’accoglienza dei diversi, ora rimane un problema di assoluta urgenza da definire. Forse Papa Francesco, se mai leggerà queste umili righe, si farà carico di questo peso, magari ricevendo in udienza privata una persona che ancora non comprende, e che forse sta soffrendo le pene dell’inferno. Meglio del Papa in persona nessuno, ma proprio nessuno potrà mai spiegare tutto ciò a Carlo Giovanardi. Santità faccia in fretta, prima di un insano gesto del deputato Giovanardi!



domenica 26 ottobre 2014

Surbo: di mamme isterche e caccia all'innocente



Quando i cretini utilizzano i social network il pericolo può diventare reale. Ricordo il caso emblematico di Erika e Omar a Novi Ligure. I ragazzi dissero di aver visto fuggire “un marocchino” dalla casa di lei nella quale erano stati massacrati il suo fratellino e la madre, subito alcuni xenofobi (che ora sappiamo anche fascisti) della lega nord avviarono ronde e la caccia all’immigrato, per i poveri stranieri furono giorni di tragedia, barricati in casa, con il rischio de linciaggio per strada. La fine della storia la conosciamo, i ragazzi erano i colpevoli, però il vulnus era fatto, la pax sociale rotta prima dall'efferato sgozzamento, poi dallo stile Ku Klux Klan delle ronde leghiste.
Tipica mamma tecnologica mentre utlizza il linguaggio KKK

Surbo, venerdi 24 ottobre 2014, una bimba di 11 anni dice di aver subito in tentativo di rapimento. Immediatamente i social intervengono in modo massiccio, inviando dettaglitissime descrizioni del furgone giallo  dei presunti rapitori, qualcuno mette addirittura le foto di due ragazzi. Whatsapp fa si che la notizia arrivi immediatamente in ogni angolo del Salento con la scritta: fate girare! Non si sa bene perchè poi. I carabinieri di Surbo, che sono inquirenti capaci di distinguere il falso dal vero, in poche ore fanno si che la ragazzina dica la verità: “mi sono inventata tutto”. Non ci interessano i motivi per cui l’ha fatto, il problema riguarda la famiglia o eventuali assistenti sociali. Quello che importa è che qualcuno, sostenendo che la fonte della notizia erano  i carabinieri, ha osato mettere in moto la più orrenda macchina da guerra: la caccia all’uomo in stile KKK. 
I messaggi sono tracciati, la speranza è che qualcuno indaghi su chi ha osato tanto e agisca di conseguenza denunciando e possibilmente con la condanna al massimo della pena possibile. Di madri isteriche che hanno girato il messaggio senza porsi alcun problema e di personaggi che utilizzano comportamenti criminali nei fatti purtroppo è pieno il web. Occorrono leggi severissime in materia di diffusione di notizie che hanno come unico scopo la creazione di tensioni, razzismo, violenza gratuita. Soprattutto occorre un ripensamento globale. Penso che siano volati SMS a Latina fra le mamme belline, pulitine, carucce che hanno costretto una bimba fuori dalla scuola materna perché in via squisitamente teorica avrebbe potuto avere l’ebola. Se si utilizzasse lo stesso criterio con i bimbi che hanno la “colpa” di avere madri cretine quella scuola sarebbe d’elite, pochi ma ottimi.