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sabato 28 giugno 2014

Monferrato, Langhe e Roero sono patrimono UNESCO

I paesaggi culturali vitivinicoli del Piemonte di Langhe-Roero e Monferrato sono una eccezionale testimonianza vivente della tradizione storica della coltivazione della vite, dei processi di vinificazione, di un contesto sociale, rurale e di un tessuto economico basati sulla cultura del vino. […] I vigneti di Langhe-Roero e Monferrato costituiscono un esempio eccezionale di interazione dell'uomo con il suo ambiente naturale: grazie ad una lunga e costante evoluzione delle tecniche e della conoscenza sulla viticoltura si è realizzato il miglior adattamento possibile dei vitigni alle caratteristiche del suolo e del clima, tanto da diventare un punto di riferimento internazionale. I paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato incarnano l'archetipo di paesaggio vitivinicolo europeo per la loro grande qualità estetica.
Questa è parte della motivazione con cui l’UNESCO ha promosso il territorio di Langhe, Monferrato e Roero come patrimonio dell’umanità. In particolare il riconoscimento nomina:  la Langa del Barolo, il Castello di Grinzane Cavour, le Colline del Barbaresco, Nizza Monferrato e il Barbera, Canelli e l'Asti spumante, il Monferrato degli Infernotti. 

cimiteri e hamburger

 Ho fatto in un solo giorno due cose che non faccio abitualmente. Anzi, proprio raramente, la seconda poi…
Prima sono stato ad accompagnare una persona al cimitero. Ogni volta che ci entro rimango stupito dallo sfarzo di alcune cappelle monumentali e della gerarchia che vuole i meno blasonati (socialmente ed economicamente soprattutto) seppelliti in terra. Ogni volta mi raggiunge sibilante il pensiero dei motti popolari che dicono come “siamo tutti uguali davanti alla morte”.

venerdì 27 giugno 2014

ancora trespoli volanti a Lecce

Come denunciammo in questo post del luglio 2012 i trespoli pubblicitari possono essere letali.
Da allora sono passati due lunghi anni, c'è stato tutto il tempo per correggere l'errore in cui le ditte appaltatrici cadevano ripetutamente.
Lecce, ben sappiamo non è città senza un alito di vento. Quando arriva lo fa seriamente.

Oggi, 27 giugno 2014 la situazione nel Corso principale, quello, per capirci, che dalle 10 di mattina a notte fonda è attraversato da migliaia di persone: leccesi, turisti, bimbi, auto delle forze dell'ordine (spesso in fila indiana passano vigili urbani, polizia e carabinieri), biciclette e quant'altro alle 9 di mattina la situazione era quella della fotografia: 
Certo che il vento è più avveduto degli spacciatori di pubblicità (istituzionale in questo caso), è arrivato quando il corso era deserto. Una domanda sorge spontanea: a nessuno è venuto in mente di fare un piccolo regolamento che imponga alle ditte appaltatrici di trespoli assassini l'ancoraggio al suolo o dove caspita vogliono di queste porcate? 

giovedì 26 giugno 2014

Puglia Pride a Lecce - la CGIL aderisce

Adesione della Cgil a Puglia Pride Lecce 

La Cgil Lecce aderisce alla manifestazione per il riconoscimento dei diritti civili alle coppie Lgbt e contro l’omofobia che si terrà aLecce sabato 28 giugno p.v..
Il corteo partirà alle ore 16.30 da Porta Napoli percorrendo via Calasso per proseguire in via M. De Pietro, via Giuseppe Garibaldi, via Imp. Adriano e via Nazario Sauro. L'arrivo del corteo è previsto in Piazza Mazzini.
Si tratta di una battaglia che il nostro sindacato condivide da tempo e che rivendica, tra l’altro, “una riforma del welfare e del mercato del lavoro che tenga conto delle esigenze di ogni cittadino e cittadina e che garantisca un accesso universale al reddito e le condizioni materiali per potersi autodeterminare”.


PARTECIPIAMO!!

A La Paz, dove l'orologio gira al contrario


La Paz  facciata del Parlamento

E' strano... strambo... Gira al contrario. Un orologio che va in senso antiorario è un vero ossimoro... E' roba da matti!
Eppure i matti ci sono nel mondo, sulla facciata del Parlamento boliviano l'orologio gira così, a rovescio. Marcelo Elio, presidente della Camera boliviana, dice che la cosa serve a cambiare schemi mentali, a ragionare partendo dal sud del mondo. 
Da folli? Non più se questa è la spiegazione, se serve a ragionare stimolando la voglia di ri/pensare a come gira il mondo... In un mondo dove ancora qualcuno esporta democrazia forse non è a La Paz che le cose girano a rovescio...
Già, questo, come dice il Ministro degli Esteri David Choquehuanca, sarà "l'orologio del sud". Perchè a sud c'è calore. A sud si può fare, far girare al contrario il tempo per capire meglio come si va avanti. 

Certo che se pensiamo alla mediocrità dei nostri parlamentari, viene rabbia, viene voglia di cambiare. Qui da noi sono almeno trent'anni che il Parlamento gira al contrario, però nessun presidente della Camera lo dice...

mercoledì 25 giugno 2014

E' morta Bianca Guidetti Serra

E' morta Bianca Guidetti Serra. Avvocato, antifascista, partigiana, in prima fila nelle lotte per l'emancipazione della donna e degli ultimi. Negli anni '70 sempre disponibile a difendere compagni con problemi con la giustizia. Il suo  profilo biografico sintetico si trova nel sito dell'ANPI. 



In una sua intervista su La Stampa dichiarò:  «Decisive per orientare la mia vita  furono le leggi razziali: mi hanno indignata, mi hanno scossa direi passionalmente, e questa è stata la ragione per cui mi sono schierata da una certa parte, il che ha saldato i rapporti con quel gruppo di amici ebrei che comprendeva mio marito e Primo Levi».  E ancora: «sono sempre stata a favore dell’emancipazione femminile».

Fra le sue opere:
  • Bianca Guidetti Serra, Il paese dei celestini. Istituti di assistenza sotto processo, Torino, Einaudi, 1973.
  • Bianca Guidetti Serra, Compagne. Testimonianze di partecipazione politica femminile, Torino, Einaudi, 1977. 
  • Bianca Guidetti Serra, Le schedature Fiat. Cronaca di un processo e altre cronache, Rosenberg & Sellier, 1984. 
  • Bianca Guidetti Serra, Storie di giustizia, ingiustizia e galera (1944-1992), Linea d'ombra edizioni, 1994. Bianca Guidetti Serra in Santina Mobiglia (a cura di), Bianca la rossa, Torino, Einaudi, 2009.  
  • Bianca Guidetti Serra, Contro l'ergastolo. Il processo alla banda Cavallero, Edizioni dell'Asino, 2010.


adieu mondiali e clinica sant'orsola, bologna


L'Italia del pallone buttata fuori dal mondiale dopo un morso, un arbitro birichino e giocatori mollicci. Prandelli si dimette.

A Bologna invece, davanti alla clinica Sant'Orsola  ogni giorno si riuniscono gruppi sedicenti "di preghiera" a cantare Ave Maria e recitare rosari. Nulla da eccepire alla dimostrazione di fede di quei signori, noi siamo tolleranti, anzi, pretendiamo che abbiano piena libertà di espressione. Il problema è che nella clinica Sant'Orsola si praticano aborti, e che quei signori sono lì per additare al pubblico disprezzo le donne che, dopo percorsi personali sicuramente dolorosi, travagliati, pieni di dubbi e di ansie e, magari, di sensi di colpa decidono di doversi sottoporre all'interruzione di gravidanza. Insomma, i sedicenti cristiani dimostrano intolleranza e talebanesimo, fossero in Afghanistan lapiderebbero le donne in quanto colpevoli di essere donne. Per fortuna siamo in Italia. Tutta la solidarietà, quindi, alle signore che si sono rotte le scatole e hanno manifestato davanti alla stessa clinica opponendo all'Ave Maria il loro Bella Ciao. Sicuramente molto più dignitose e democratiche. 

martedì 24 giugno 2014

Gioca l'Italia e Tarcisio Vicario

Oggi gioca l'Italia. Per non farmi criticare (un'altra volta) dal mio amico Renato faccio gli auguri a tutti quanti. A quelli che tifano, a quelli che non guardano la partita e a quelli che ne sono ammaliati. 

La notizia del giorno però è anche un'altra, ne leggo su Repubblica Torino. Siamo a Cameri, vicino a Novara, cittadina nota per l'aeroporto militare e poco più. Una botta di vita ogni vent'anni è indispensabile per non passare proprio da paese inutile. Qui la memoria porta ad una visita storica, nel maggio 1939. Quel giorno arrivò Mussolini in persona a visitare l'aeroporto e la cittadina. I testimoni sono tutti morti, però ne parlano le cronache.
Bene, a Cameri esiste una parrocchia, come in tutti i paesi che si rispettino, la parrocchia è guidata da Don Tarcisio Vicario, improvvisamente assurto agli onori delle cronache per la sua giovanardesca apertura mentale. Ha detto testualmente che  "convivere è peggio che uccidere ". Il vescovo si è affrettato a scusarsi con l'universo mondo, Papa Francesco probabilmente è sussultato "tutti i miei sforzi vanificati da un imbecille" avrà pensato. Lui, il Tarcisio, è irrintracciabile. Pare sia in Irlanda in vacanza.

lunedì 23 giugno 2014

23 giugno 1946, l'Italia e il Belgio firmano l'accordo per il carbone

Il 23 giugno 1946 venne sottoscritto il patto Italia Belgio sul carbone. L'Italia forniva mano d'opera (oltre 63.000 i minatori mandati crepare nelle miniere belghe) in cambio di carbone gratuito. 
Seguì una emigrazione di massa. Seguì Marcinelle.  vedi articolo 
Il famigerato manifesto rosa diffuso dai Belgi recitava così:
“Approfittate degli speciali vantaggi che il Belgio accorda ai suoi minatori. Il viaggio dall’Italia al Belgio è completamente gratuito per i lavoratori italiani firmatari di un contratto annuale di lavoro per le miniere. Il viaggio dall’Italia al Belgio dura in ferrovia solo 18 ore. Compiute le semplici formalità d’uso, la vostra famiglia potrà raggiungervi in Belgio”.

domenica 22 giugno 2014

La ministressa Boschi e i milioni di voti

 "Il Pd è al governo. Lega e Forza italia sono all'opposizione e fanno il loro lavoro. Sulle riforme e sulla legge elettorale si cerca di lavorare oltre la maggioranza. Stiamo facendo un processo di riforme con un partito che rappresenta milioni di cittadini e che siede in parlamento".

"Stiamo facendo un lavoro - continua il ministro - che, a differenza che in passato, non vuole andare avanti a colpi di maggioranza, nè sulla legge elettorale nè sulle riforme". Spiega: "È giusto che ci sia un consenso ampio. Il Pd si è rivolto a tutti i partiti. Fino ad oggi solo Forza Italia, per l'opposizione, ha deciso di partecipare".  E aggiunge: "Se ci sono stati dei ripensamenti da parte di Lega o M5S, noi siamo contenti".

Il citato è della ministressa Boschi. E’ la risposta a chi gli chiedeva conto del fatto di fare le riforme istituzionali con un pregiudicato. A domanda, sostanzialmente, risponde: Berlusconi rappresenta milioni di voti.
Si potrebbe rimarcare alla giovine ragazza che anche la mafia controlla milioni di voti, sarebbe però un problema se si invitasse alle audizioni Totò Riina. O no?
Questa è la plastica dimostrazione della falsità di un tormentone che va avanti da anni, da quando un ottantenne ha detenuto il potere citandola ad ogni piè sospinto: “Ci vogliono i giovani!!!”
Personalmente ho sempre sostenuto che ci vorrebbero idee giovani, nuove, fresche. E ci vogliono persone in grado di portarle avanti. Il fatto che uno sia giovane non è una patente per dire che è saggio,  intelligente e onesto. Abbiamo un faro guida che ci illumina la via in questo senso, si chiama Renzo Bossi. Un altro si chiama Renzi, quello che dice a Letta di stare sereno e lo accoltella alla prima occasione. Certo, il secondo è scaltro e onesto, il primo è solo un  ladrone di denaro pubblico, però entrambi danno l’idea di come essere giovani non sia di per sé un buon motivo per guidare una nazione.
Così come il non essere giovane a volte è sinonimo di saggezza, non è assolutamente un caso che il PD abbia silurato due candidature eccellenti al Quirinale, Rodotà e Prodi. Erano troppo saggi e democratici. Rodotà in particolare avrebbe addirittura difeso la Carta Costituzionale impedendo al giovane Renzi di farne carta straccia assieme ai suoi compagni di merende Berlusconi, Santanchè e Calderoli.

Ma tant’è, questa è la nuova Democrazia italiota. Facciamocene una ragione e ingoiamo la vittoria finale della  P2. Ci saranno i referendum, per fortuna, a riportare le cose al loro posto, se così non sarà, pazienza, i vecchi come me non hanno molto da perdere (Fornero a parte), i giovani si dotino di passaporto, se i loro coetanei chiamati a guidare la nazione sono come la ministressa Boschi, hanno ottimi motivi per andarsene. 

Maria Callas - Habanera - Carmen - Bizet - french subtitles