Commenti

Non pubblicheremo commenti anonimi.

sabato 3 novembre 2012

La sfiga del sindaco di Lecce


Annotazione per chi non sa: a Lecce esiste da moltissimi anni un sottopasso che ad ogni temporale si allaga, è stato evidentemente ideato e costruito da qualche personaggio che aveva la testa altrove. Questo incredibile manufatto ha causato nel tempo 5 incidenti, uno dei quali mortale. Poi sono stati provati improbabili sbarramenti che hanno avuto l'unico pregio di tentare la decapitazione di un motociclista. Ora ci sono segnali luminosi assolutamente inadeguati che hanno provocato l'ennesimo incidente ai danni di una coppia di turisti. A fronte di questo sfacelo il sindaco Paolo Perrone dichiara la sua "Sfortuna". Per lui è sfortuna quello che per il resto dell'umanità è "temporale".  

Sfortuna s. f. [der. di fortuna, col pref. s- (nel sign. 1)]. – Cattiva fortuna, sorte avversa; con sign. generico e concr., avvenimento spiacevole, di cui non si ha colpa o responsabilità; contrattempo increscioso:  che s. avere un incidente proprio di notte e in una zona deserta! (Treccani)

E ancora:

sorte avversa; infortunio, contrattempo (Dizionario italiano on line)

Paolo Perrone immagine di repertorio
Queste le definizioni della parola “sfortuna” su due dizionari italiani. Come si vede si tratta contrattempo, sorte avversa, avvenimento spiacevole di cui non si ha colpa e responsabilità. In sostanza si tratta di evento assolutamente imprevedibile, subitaneo e, ahinoi, negativo.
Anche a Lecce a volte è questione di sfiga, quanto meno così la si vuole chiamare. Il sottopasso fra Viale Japigia e Viale Leopardi da sempre si allaga per un banale temporale, la notte del 31 un’auto rimane intrappolata per la segnaletica assolutamente inefficace, oltre che dall’assenza di addetti e il sindaco di Lecce dichiara a un noto quotidano locale: "Sfortuna ha voluto che il tutto si sia verificato proprio nel momento in cui la centralina del sistema è in sostituzione - stando a quanto mi è stato riferito- in previsione delle piogge invernali. Mi risulta che negli stessi minuti siano stati fatti anche altri interventi d'urgenza, come avvenuto nel caso del ponte per Monteroni di Lecce". Tale affermazione sarebbe stata plausibile se si fosse trattato di un caso unico e indipendente da una gestione che definiremo “disinvolta” del sottopasso killer. Qui siamo invece in presenza del quinto incidente, uno dei quali provocò la morte di un automobilista, e sempre per gli stessi identici motivi. C’è stato, è vero, un maldestro tentativo di mettere delle sbarre automatiche che avrebbero dovuto attivarsi automaticamente in presenza d’acqua, peccato però che un altro malfunzionamento (o vogliamo dire sfiga?) ne provocò la chiusura improvvisa in una splendida giornata di sole e si rischiò la decapitazione di un motociclista che venne ricoverato.
Ancora più conturbanti le dichiarazioni dell’Amministrazione Comunale il giorno dopo l’ennesimo incidente che ha visto l’auto di due turisti modenesi bloccata nell’inferno del sotopasso killer dove si dice tra l’altro:  “…Proprio a causa del maltempo, il Comando dei Vigili Urbani di Lecce presidiava la situazione attraverso i monitor collegati alle telecamere posizionate sul sottovia…”
In sostanza significa che i vigili erano impegnati altrove, però guardavano da molto lontano la situazione sui monitor per intervenire. Infatti sono tempestivamente intervenuti… Dopo l’incidente.   
Mah, sarà anche sfortuna, qualcuno la chiama predeterminazione, altri cattiva volontà, altri ancora parlano di incapacità di affrontare i problemi. Sapete com’è, al Bar Sport le voci si rincorrono. Chissà se qualche sfigat oha in mente come risolvere il problema sottopasso che si trascina fra un incidente e l’altro da troppi anni.
Comunque la sfiga (sfortuna) della sera di halloween ha un sinonimo, si chiama: temporale.
E si che era ampiamente annunciato da radio, TV, giornali, fino il tabaccaio mi disse al mattino “pioverà forte stanotte, c’è scritto sui giornali”. Non ha aggiunto: “che sfiga però”


 



venerdì 2 novembre 2012

Pier Paolo Pasolini



Da Poesie disperate
Scartafaccio 1948
Commosso della mia infelicità

Commosso sulla mia infelicità
felice credo nel conforto della 
parola che svela, che degrada.
temo solo la morte, il puro fatto
della morte. Tutto il resto si gioca. 

Pier Paolo Pasolini

P.P.Pasolini veniva assassinato il due novembre 1975, aveva 53 anni.  Fu poeta, regista, scrittore, sceneggiatore, saggista, intellettuale "contro", scomodo per i salotti buoni che lo dovevano pelosamente accogliere.  

giovedì 1 novembre 2012

1 novembre 1512 - Cappella Sistina

Il primo novembre 1512 una delle opere più immense dell'umanità viene mostrata al pubblico. Il soffitto della cappella Sistina dipinto da Michelangelo si disvelò. 
I  quasi mille metri quadri vennero dipinti in tempi rapidissimi.  La rappresentazione delle storie di Gesù, commissionata da Giulio II, in un primo tempo doveva rappresentare solo gli apostoli, l'artista decise che sarebbe stata poca cosa ed ebbe carta bianca, ne uscì la storia  dell'umanità "ante legem", prima delle tavole di Mosè. 
Alla fine Michelangelo scrisse al Papa: «io ò finitta la cappela che io dipignevo: el papa resta assai ben sodisfato, e l'altre cose non mi riescono a me come stimavo; incolpone e' tempi, che sono molto contrari all'arte nostra».

Il viaggio dentro il dipinto in 3D al sito: http://www.vatican.va/various/cappelle/sistina_vr/index.html



mercoledì 31 ottobre 2012

dichiarazione universale diritti umani. Per ricordarci di ricordare





Il pezzo che segue non è brevissimo. Però può essere letto con calma, anzi, forse è bene farlo. Un articolo al giorno. Per meglio memorizzare.  Come si legge un libro che affascina seduti su un divano. Come si leggono i vangeli o la Bibbia.
Essendo universale, ogni parola, ogni concetto è valido a Cuneo come a Bangkok, A Lecce come in Patagonia. Ogni commento è superfluo ed inutile. Ognuno ne faccia l’uso che crede. Quelle enunciate non sono leggi che si prestano a diverse interpretazioni, si tratta di regole talmente ovvie da sembrare banali. Così non è, purtroppo. C'è chi esporta militari armati chiamandoli Democrazia, c'è chi compra aerei da guerra e la chiama Difesa, e poi ci sono quelli che gettano disinfettante sugli immigrati e vengono chiamati "onorevoli". E’ un libro, questo, che occorrerebbe rileggere mille volte e altre mille. Non stanca.
Buona lettura a tutti.


DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI DELL'UOMO

Preambolo

Considerato che il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo;

Considerato che il disconoscimento e il disprezzo dei diritti dell'uomo hanno portato ad atti di barbarie che offendono la coscienza dell'umanità e che l'avvento di un mondo in cui gli esseri umani godano della libertà di parola e di credo e della libertà dal timore e dal bisogno è stato proclamato come la più alta aspirazione dell'uomo;

Considerato che è indispensabile che i diritti dell'uomo siano protetti da norme giuridiche, se si vuole evitare che l'uomo sia costretto a ricorrere come ultima istanza, alla ribellione contro la tirannia e l'oppressione;

Considerato che è indispensabile promuovere lo sviluppo di rapporti amichevoli tra le Nazioni;

Considerato che i popoli delle Nazioni Unite hanno riaffermato nello Statuto la loro fede nei diritti fondamentali dell'uomo, nella dignità e nel valore della persona umana, nell'eguaglianza dei diritti dell'uomo e della donna, ed hanno deciso di promuovere il progresso sociale e un miglior tenore di vita in una maggiore libertà;

Considerato che gli Stati membri si sono impegnati a perseguire, in cooperazione con le Nazioni Unite, il rispetto e l'osservanza universale dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali;

Considerato che una concezione comune di questi diritti e di questa libertà è della massima importanza per la piena realizzazione di questi impegni,


L’ASSEMBLEA GENERALE
proclama la
PRESENTE DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI DELL'UOMO

come ideale comune da raggiungersi da tutti i popoli e da tutte le Nazioni, al fine che ogni individuo ed ogni organo della società, avendo costantemente presente questa Dichiarazione, si sforzi di promuovere, con l'insegnamento e l'educazione, il rispetto di questi diritti e di queste libertà e di garantirne, mediante misure progressive di carattere nazionale e internazionale, l'universale ed effettivo riconoscimento e rispetto
tanto fra i popoli degli stessi Stati membri, quanto fra quelli dei territori sottoposti alla loro giurisdizione.

Articolo 1
Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.

Articolo 2
1) Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione.

2) Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico internazionale del paese o del territorio sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi limitazione di sovranità.

Articolo 3
Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona.

Articolo 4
Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o di servitù; la schiavitù e la tratta degli schiavi saranno proibite sotto qualsiasi forma.

Articolo 5
Nessun individuo potrà essere sottoposto a tortura o a trattamento o a punizioni crudeli, inumane o degradanti.

Articolo 6
Ogni individuo ha diritto, in ogni luogo, al riconoscimento della sua personalità giuridica.

Articolo 7
Tutti sono eguali dinanzi alla legge e hanno diritto, senza alcuna discriminazione, ad una eguale tutela da parte della legge. Tutti hanno diritto ad una eguale tutela contro ogni discriminazione che violi la presente Dichiarazione come contro qualsiasi incitamento a tale discriminazione.

Articolo 8
Ogni individuo ha diritto ad un'effettiva possibilità di ricorso a competenti tribunali nazionali contro atti che violino i diritti fondamentali a lui riconosciuti dalla costituzione o dalla legge.


Articolo 9
Nessun individuo potrà essere arbitrariamente arrestato, detenuto o esiliato.

Articolo 10
Ogni individuo ha diritto, in posizione di piena uguaglianza, ad una equa e pubblica udienza davanti ad un tribunale indipendente e imparziale, al fine della determinazione dei suoi diritti e dei suoi doveri nonché della fondatezza di ogni accusa penale gli venga rivolta.

Articolo 11
1) Ogni individuo accusato di un reato è presunto innocente sino a che la sua colpevolezza non sia stata provata legalmente in un pubblico processo nel quale egli abbia avuto tutte le garanzie necessarie per la sua difesa.

2) Nessun individuo sarà condannato per un comportamento commissivo od omissivo che, al momento in cui sia stato perpetuato, non costituisse reato secondo il diritto interno o secondo il diritto internazionale. Non potrà deI pari essere inflitta alcuna pena superiore a quella applicabile al momento in cui il reato sia stato commesso.

Articolo 12
Nessun individuo potrà essere sottoposto ad interferenze arbitrarie nella sua vita privata, nella sua famiglia, nella sua casa, nella sua corrispondenza, né a lesioni del suo onore e della sua reputazione. Ogni individuo ha diritto ad essere tutelato dalla legge contro tali interferenze o lesioni.

Articolo 13
1) Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato.

2) Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio paese.

Articolo 14
1 ) Ogni individuo ha il diritto di cercare e di godere in altri paesi asilo dalle persecuzioni.

2) Questo diritto non potrà essere invocato qualora l'individuo sia realmente ricercato per reati non politici o per azioni contrarie ai fini e ai principi delle Nazioni Unite.

Articolo 15
1) Ogni individuo ha diritto ad una cittadinanza.

2) Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua cittadinanza, né del diritto di mutare cittadinanza.

Articolo 16
1) Uomini e donne in età adatta hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia, senza alcuna limitazione di razza, cittadinanza o religione. Essi hanno eguali diritti riguardo al matrimonio, durante il matrimonio e all'atto del suo scioglimento.

2) Il matrimonio potrà essere concluso soltanto con il libero e pieno consenso dei futuri coniugi.

3) La famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società e ha diritto ad essere protetta dalla società e dallo Stato.

Articolo 17
1) Ogni individuo ha il diritto ad avere una proprietà sua personale o in comune con altri.

2) Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua proprietà.

Articolo 18
Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione tale diritto include la libertà di cambiare di religione o di credo, e la libertà di manifestare isolatamente o in comune, e sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell'insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell'osservanza dei riti.

Articolo 19
Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.

Articolo 20
1) Ogni individuo ha diritto alla libertà di riunione e di associazione pacifica.

2) Nessuno può essere costretto a far parte di un'associazione.

Articolo 21
1) Ogni individuo ha diritto di partecipare al governo del proprio paese, sia direttamente, sia attraverso rappresentanti liberamente scelti.

2) Ogni individuo ha diritto di accedere in condizioni di eguaglianza ai pubblici impieghi del proprio paese.

3) La volontà popolare è il fondamento dell'autorità del governo; tale volontà deve sere espressa attraverso periodiche e veritiere elezioni, effettuate a suffragio universale eguale, ed a voto segreto, o secondo una procedura equivalente di libera votazione.

Articolo 22
Ogni individuo, in quanto membro della società, ha diritto alla sicurezza sociale, nonché alla realizzazione, attraverso lo sforzo nazionale e la cooperazione internazionale ed in rapporto con l'organizzazione e le risorse di ogni Stato, dei diritti economici sociali e culturali indispensabili alla sua dignità ed al libero sviluppo della sua personalità.

Articolo 23
1) Ogni individuo ha diritto al lavoro, alla libera scelta dell'impiego, a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione.

2) Ogni individuo, senza discriminazione, ha diritto ad eguale retribuzione per eguale lavoro.

3) Ogni individuo che lavora ha diritto ad una remunerazione equa e soddisfacente che assicuri a lui stesso e alla sua famiglia una esistenza conforme alla dignità umana ed integrata, se necessario, da altri mezzi di protezione sociale.

4) Ogni individuo ha diritto di fondare dei sindacati e di aderirvi per la difesa dei propri interessi.

Articolo 24
Ogni individuo ha diritto al riposo ed allo svago, comprendendo in ciò una ragionevole limitazione delle ore di lavoro e ferie periodiche retribuite.

 Articolo 25
1) Ogni individuo ha diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all'alimentazione al vestiario, all'abitazione, e alle cure mediche e ai servizi sociali necessari; ed ha diritto
alla sicurezza in caso di disoccupazione, malattia, invalidità, vedovanza, vecchiaia o in ogni altro caso di perdita dei mezzi di sussistenza per circostanze indipendenti dalla sua volontà.

2) La maternità e l'infanzia hanno diritto a speciali cure ed assistenza. Tutti i bambini nati nel matrimonio o fuori di esso, devono godere della stessa protezione sociale.

 Articolo 26
1 ) Ogni individuo ha diritto all'istruzione. L'istruzione deve essere gratuita almeno per quanto riguarda le classi elementari e fondamentali. L'istruzione elementare deve essere obbligatoria. L'istruzione tecnica e professionale deve essere messa alla portata
di tutti e l'istruzione superiore deve essere egualmente accessibile a tutti sulla base del merito.

2) L'istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana ed al rafforzamento del rispetto dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali. Essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza, l'amicizia fra tutte le Nazioni, i gruppi razziali e religiosi, e deve favorire l'opera delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace.

3) I genitori hanno diritto di priorità nella scelta del genere di istruzione da impartire ai loro figli.

Articolo 27
1) Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico ed ai suoi benefici.

2) Ogni individuo ha diritto alla protezione degli interessi morali e materiali derivanti da ogni produzione scientifica, letteraria e artistica di cui egli sia autore.

Articolo 28
Ogni individuo ha diritto ad un ordine sociale e internazionale nel quale i diritti e le libertà enunciati in questa Dichiarazione possano essere pienamente realizzati.

Articolo 29
1 ) Ogni individuo ha dei doveri verso la comunità, nella quale soltanto è possibile il libero e pieno sviluppo della sua personalità.

2) Nell'esercizio dei suoi diritti e delle sue libertà, ognuno deve essere sottoposto soltanto a quelle limitazioni che sono stabilite dalla legge per assicurare il riconoscimento e rispetto dei diritti e delle libertà degli altri e per soddisfare le giuste esigenze della morale, dell'ordine pubblico e del benessere generale in una società democratica.

3) Questi diritti e queste libertà non possono in nessun caso essere esercitati in contrasto con i fini e i principi delle Nazioni Unite.

Articolo 30
Nulla nella presente Dichiarazione può essere interpretato nel senso di implicare un diritto di un qualsiasi Stato, gruppo o persona di esercitare un'attività o di compiere un atto mirante alla distruzione di alcuni dei diritti e delle libertà in essa enunciati.



martedì 30 ottobre 2012

Gioco d'azzardo


Giovedi 25 ottobre nell’aula magna dell’ITAS Deledda, l’associazione “Libera” ha organizzato una conferenza sul gioco d’azzardo rivolta ai docenti delle scuole leccesi. A parlarne è venuto Enrico Malferrari del centro Giovanni XXXIII di Reggio Emilia. Il centro dal 1970 si occupa di dipendenze. In questi ultimi anni, anche a fronte dell’assenza delle Istituzioni che ancora non hanno riconosciuto la ludopatia come vera e propria malattia, gli operatori si trovano di fronte a questa che sta diventando una vera e propria piaga. In tempi di crisi poi la rincorsa del fattore fortuna diventa per molti una vera meta, l’alea anziché la speranza di una vita dignitosa. Accanto allo strapotere delle “dieci sorelle” che gestiscono il gioco  d’azzardo legale esiste un vero e proprio territorio magmatico delle mafie di ogni tipo che con l’azzardo riciclano denaro sporco, taglieggiano le vittime del gioco, addirittura acquistano biglietti vincenti per giustificare illeciti guadagni, è terreno fertilissimo per i criminali che approfittano delle crepe che la mancanza di controlli lascia loro aperte, e si insinuano sia con il gioco illegale, che in quello legale, con la gestione di sale giochi, sale bingo ed altre strutture riconosciute dallo Stato.
Il trend di crescita del gioco autorizzato nel nostro Paese è sicuramente attribuibile anche agli impulsi generati dalle manovre economiche. Dalla metà degli anni ‘90 tutti i Governi hanno costantemente introdotto nuove offerte di gioco d’azzardo pubblico.
Nel 1994 viene introdotto il primo gratta e vinci, “piano salva lavoro” del ministro Giugni
Nel 1997 vengono introdotte la doppia giocata di Lotto e Superenalotto e le Sale scommesse;
nel 1999 investitura ufficiale per il Bingo; nel 2003 spazio in Finanziaria alle Slot machine,
nella Finanziaria 2005, ecco introdotte la terza giocata del Lotto, le scommesse Big Match, 
nel 2006 i nuovi corner  e punti gioco per le scommesse, tra il 2007 e il 2008 (col decreto Bersani sulle liberalizzazioni) vengono promossi i giochi che “raggiungono l’utente” (sms, telefonici, digitale terrestre) e dall’agosto 2008 è reso legale il gioco d’azzardo on-line (ma con limitazioni);
nel 2009 e 2010 (decreto n.39 del 28 aprile 2009 “Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici nella regione Abruzzo”)  nascono: nuove lotterie ad estrazione istantanea, nuovi giochi numerici a totalizzatore nazionale con estrazioni giornaliere (Win for Life), giochi on-line senza limitazioni: giochi di sorte a quota fissa (quindi anche Roulette, il gioco dei Dadi, ecc) e giochi di carte organizzati in forma diversa dal torneo quindi anche le partite a poker in solitario con il computer con puntate fino a 1.000 euro, le VLT (Video Lottery) che sono una sorta di slot machine con premi più alti ma molto più costose. Nel 2011/12 si tenta di introdurre altri giochi d’azzardo molto innovativi,  si sanciscono le modalità di funzionamento dei giochi di sorte legati al consumo: chi va a fare la spesa, alla cassa del supermercato potrà avere "la possibilità" di non ritirare il resto del pagamento della spesa e, fino a 5 euro alla volta, scegliere di giocarlo nello scontrino con la speranza di vincere, tentativo di cui si sono vergognati gli stessi individui che lo idearono e non ebbe seguito.
Inoltre viene istituito il gioco del Bingo a distanza, l'apertura di ben 1.000 sale da gioco per tornei di poker dal vivo,  l’aumento del numero delle VideoLottery del 14%, l’apertura di 7.000  nuovi punti vendita di scommesse ippiche e sportive, si amplia l’offerta di giochi numerici, viene introdotto un nuovo gioco promosso in ambito europeo,   e   un   concorso    aggiuntivo    mensile   del  SuperEnalotto. Come si vede il gioco d’azzardo è mercato fertilissimo per i governanti di ogni colore politico,  non esiste confine fra destra e sinistra nel mettere a punto la strategia di Cavour che definì il gioco d’azzardo “una tassa sugli imbecilli”, è del tutto evidente come i governanti si insinuino nelle debolezze della popolazione. Tuttavia non riescono a scalfire lo strapotere dei poteri forti che gestiscono il gioco d’azzardo.  Nel 2009 l’Italia fattura più di 54 miliardi di euro, Spagna e Francia fatturano rispettivamente 17 e 19 miliardi di euro, nel 2011 il fatturato consolidato fu di 79,9 miliardi di euro, le stime per il 2012 sono di 90 miliardi. A questi dati si aggiungano gli stimati 10 miliardi di euro del gioco illegale. Questo giro di affari si potrebbe trasformare in un guadagno per lo Stato, invece i governanti di ogni colore hanno fatto l’impossibile per defiscalizzarlo, a fronte di un giro di scommesse di 24,8 miliardi del 2004 le entrate per l’erario ammontarono a 7,3 miliardi, nel 2011 contro i 79,9 miliardi giocati lo Stato ne incassò nove passando così dal 29,4% all’ 11,2%. Come si vede il bilancio è in attivo per i gestori del gioco d’azzardo legale (molto spesso infiltrato dalle cosche).  
Nel 2011 la somma maggiore arriva dalle slot machine (oltre la metà del fatturato totale), seguono i gratta e vinci (14,3% del mercato), il lotto (8,5%), poi il superenalotto,  poi gli skill game, le scommesse sportive, il bingo, le scommesse ippiche
Annotiamo infine come il gioco a maggior valore aggiunto (45%) per lo Stato, il superenalotto, sia in costante ribasso, le pubblicità più o meno occulte spingono il giocatore verso i giochi d’azzardo diversi, per ovvi motivi.
Chi gioca? Da un’indagine a campione fatta da volontari, in quanto manca un osservatorio riconosciuto, emerge che  poco più del 29% delle persone dichiara di non avere giocato neppure una volta nell’ultimo anno, il 71% ha giocato in modo variabile. Il gioco d’azzardo è più maschile che femminile: i maschi che giocano sono il 76,4%, mentre le femmine che giocano sono il 67,6%.
Se il 70,8% di chi ha un lavoro a tempo indeterminato dichiara di giocare d’azzardo, la percentuale dei giocatori sale al 73% nel caso dei disoccupati, aumenta ulteriormente con l’80,2% dei lavoratori saltuari o precari e  tocca l’apice con l’86,7% dei cassintegrati che dichiarano di giocare d’azzardo.
Gioca l’80.3% di chi ha la licenza media e la % scende al 61.3% fra chi è laureato.
Anche gli studenti dichiarano di giocare assiduamente d’azzardo (gioca il 73,7% degli studenti)
mentre giocano meno della media sia i pensionati (con il 63,5%) che le casalinghe (con il 65,4%).
Quanto si gioca?
il 73,7% ha speso meno di 10 euro7sett. Nel 2011
il 17,4% ha speso tra i 10 e i 50 euro/sett.
il 4,8% ne ha spesi dai 50 ai 150 euro/sett.
il 2,5% oscilla fra i 150 e i 300 euro/ sett.
Infine l’1,7% ogni mese spende sicuramente più di 1.200 euro mensili per il gioco d’azzardo (oltre 300 euro alla settimana).
Queste cifre da capogiro stanno provocando vere emergenze sociali, i giocatori dipendenti o a rischio dipendenza in Italia sono 1 milione e 720 mila giocatori, fra questi 800.000 sono i minorenni.
Per ultimo annotiamo la resa anche del governo tecnico, così rigido con i pensionati al minimo e con i lavoratori dipendenti, ha calato letteralmente le brache di fronte alla potenza dei gestori, evitando di aumentare le tasse, ritirando tutti i tentativi di calmierare il gioco, non riconoscendo la ludopatia come malattia. Molto più facile falcidiare le pensioni sociali che combattere contro il malaffare.
Annotiamo che a Lecce il SERT ha uno sportello dedicato alla dipendenza da gioco d’azzardo.


domenica 28 ottobre 2012

Lunedi 29 tribunale di Lecce


Comunicato stampa

29 OTTOBRE: PRIMA UDIENZA DEL PROCESSO SULLA TRATTATIVA STATO-MAFIA
A LECCE, ORE 9.30, SIT-IN A SOSTEGNO DELLA PROCURA DI PALERMO
organizzato da Libera, Cgil, Anpi, Arci, con l’adesione di Udu e Terra del Fuoco
Aderiscono e partecipano
Nandu Popu dei Sud Sound System e il cantautore Mino De Santis
Salvatore Borsellino in diretta telefonica sull’esito dell’udienza


Il 29 ottobre si tiene a Palermo l’udienza preliminare per decidere la sorte dell’inchiesta sulla trattativa Stato–mafia e sul rinvio a giudizio di dodici imputati: alcuni boss mafiosi, come Riina e Brusca, altri esponenti delle istituzioni come Mancino, Mannino, Dell’Utri.
Il clima che si respira alla vigilia del processo è alquanto teso e complesso. Un’intera classe dirigente non ha alcuna intenzione di far luce sulle stragi e continua ad attaccare l’indipendenza della magistratura.

Salvatore Borsellino, fratello di Paolo ucciso nel 1992: “Io mi sono già costituito parte civile nel nuovo processo che si svolgerà a Caltanisetta per la strage di via D’Amelio, ma per me è ancora più importante il processo che si svolgerà a Palermo, perché si indaga su quella trattativa che io ritengo sia stata la causa scatenante dell’assassinio di Paolo e perché a Palermo, contrariamente a quanto avvenuto a Caltanisetta, le indagini non si sono arenate quando sarebbe stato il momento di chiamare in causa Istituzioni e servizi deviati. Ho preso quindi la decisione di chiedere di costituirmi parte civile anche in questo processo, sia come persona, in quanto fratello di Paolo, sia come Movimento delle Agende Rosse. Credo che una mobilitazione del movimento il 29 ottobre possa essere, nel giorno dell’udienza preliminare, di grande significato nei confronti di quei magistrati che vogliamo sostenere”.

Libera Lecce, Cgil Lecce, Arci Lecce, Anpi Lecce, con l’adesione di UdU Lecce, Terra del Fuoco Mediterranea Lecce, e con l’adesione e la partecipazione di Nandu Popu dei Sud Sound System e del cantautore Mino De Santis, hanno deciso di rispondere all’appello di Salvatore Borsellino e dell’Associazione le Agende Rosse, organizzando per lunedì 29 ottobre, alle ore 9.30, un sit-in
davanti al Tribunale di Lecce (piazzetta della “ruota dei dieci comandamenti”). Contemporaneamente saranno in corso sit-in in altre città italiane: oltre a Lecce, a Palermo, Ascoli-Piceno, Bologna, Cagliari, Milano, Roma, Torino, Udine, Venezia.
È previsto nella mattinata il collegamento audio con Salvatore Borsellino da Palermo per l’ascolto, in diretta telefonica, dell’esito dell’udienza preliminare.
Invitiamo tutti a partecipare.

(Per approfondire:  www.19luglio1992.com)

Lecce, 27 ottobre 2012                                                                               L’Ufficio stampa

Berlusconi e la chiarezza

Percorsi:
1 - per amore dell'Italia non mi candido più.
2 - Per amore dell'Italia ci ho ripensato, hanno scoperto che sono un ladrone, quindi mi candiderò ma non
     farò il premier.

Le prossime mosse  per la settimana dei morti:

  • Mi candiderò a premier ma farò il parlamentare
  • Mi candiderò a presidente della Repubblica, non farò il parlamentare ma il premier
  • Forse farò Dio
  • Mi candiderò a capo della Nato per bombardare il tribunale di Milano+
  • Giocherò in porta ai prossimi mondiali di calcio.