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sabato 22 aprile 2017

Patate, peperoni, PD, Trump e bidet

Mentre le patate si lessano lentamente, in padella si cuociono peperoni gialli o rossi tagliati a tocchetti e con aggiunta di rosmarino. Poi si passano le patate, si aggiunge parmigiano, i peperoni, pangrattato, un tuorlo d’uovo e si amalgama il tutto, quindi si fanno polpette, una ad una si passano nell’albume e nel pangrattato, si mettono in una teglia e si inforna a 180°.

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Il mondo nelle loro mani (Ph: Liberoquotidiano.it)
Cucinando i tempi sono abbastanza lunghi e la radio è un sottofondo con notiziari e musica.
Sbucciando le patate ascolto che Trump ha finto di mandare la flotta in nord Corea mentre la inviava verso l’Australia, per contro il dittatore coreano ha finto di lanciare un missile che è esploso immediatamente. E questi sono i padroni delle armi atomiche, giocano con il mondo intero. Intanto penso che qualche amico “sinceramente” di sinistra diceva, prima delle elezioni americane “speriamo vinca Trump, la Clinton è guerrafondaia”. Analisi da veri strateghi in effetti.  
Tagliando a tocchetti i peperoni la notizia che arriva riguarda il PD e l’ANPI, in sostanza, il PD, per bocca di Orfini, dice che non parteciperà al 25 aprile con ANPI perché questa non rappresenta il popolo. Identica dichiarazione di Salvini nelle stesse ore. Salvini lo capisco, in fondo lo considero come le bucce di patata e i resti dei peperoni che ho gettato nella frazione umida, però capisco anche Orfini, Renzi non gli ha spiegato per bene che il referenudum non l’ha perso a causa di ANPI, almeno, non solo per ANPI, ma perché gli elettori hanno bocciato con un solo voto lui, Orfini e tutta la corte dei miracoli del PD. Penso che ANPI se ne farà una ragione della mancanza di Orfini il 25 aprile. Un tempo i militanti del PCI urlavano “viva il grande partito di Gramsci, Togliatti, Longo e Berlinguer” oggi se esiste qualche nostalgico delle folle oceaniche dovrà gridare “viva il partitino di Renzi, Orfini, Gentiloni e Padoan”. Questione di stile degli statisti in fondo.
E mentre sfrigola l’olio e il profumo dei peperoni invade e pervade, la radio manda una meravigliosa notizia: i ragazzi down della squadra di calcetto italiana sono diventati campioni del mondo!
Schiacciando patate apprendo che un tribunale ha emesso sentenza: l’uso del cellulare prolungato provoca il cancro. E’ solo un primo grado di giudizio e nessuno è colpevole fino al terzo grado, per carità, però già sento le vocine che dicono “vuoi che tocchi proprio a me?” e già immagino gli Sgarbi, le Santanchè e altri dotti parlare di onde magnetiche insultando la magistratura, perché loro sono gli esperti massimi che le TV ci propinano.
E ancora, mentre metto il tutto in una teglia da forno, sento con orgoglioso senso di appartenenza ad una civiltà che a volte dà segni di vita, che è passata la legge contro l’accanimento terapeutico. Un malato terminale può chiedere la sospensione delle cure se lo ritiene. Non tutte le notizie però sono buone in assoluto, infatti c’è la possibilità che il medico opponga la sua obiezione di coscienza e dica al malato “tu  pensala come vuoi, però io faccio quello che voglio alla faccia tua”, più o meno come succede per l’aborto. Per altre fedi e altre civiltà un laico parlerebbe di integralismo, o più prosaicamente di giovanardismo (dal nome del talebano deputato Carlo Giovanardi, inquisito per porcate varie fatte nella sua terra ma strenuo difensore dei crociati), il risultato finale è una legge monca nelle mani dei talebani della medicina.
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Il Made in Italy che piace agli americani
E mentre il forno finisce la cottura della delizia, una notizia che esalta il made in Italy si impone con virulenza suscitando orgoglio italico e commozione: dagli USA arrivano ondate di ordinazioni per ariani bidet. Si, proprio quelli che l’ufficiale piemontese arrivato alla corte dei Borboni inventariò come oggetto sconosciuto a forma di chitarra””. Non esportiamo solo Razzi (inteso come senatore), armi, pizza e mafia, anche il bidet ha un posto nel gotha del PIL.
A fine cottura lasciare riposare una mezz’oretta per carità, altrimenti scotta e i sapori ne risentono. 

mercoledì 19 aprile 2017

Aprile 1957: la Juventus acquista John Charles

E’ successo il 19 aprile 1957: La Juventus acquista il fuoriclasse inglese Jonh Charles. Dopo trattative serrate con Inter e Real Madrid, il presidente Umberto Agnelli ha dato la notizia ufficiale. 93 milioni di lire sono andate alla società proprietaria del giocatore, la Leeds United. 17 i milioni per l’ingaggio del fuoriclasse, 5 milioni lo stipendio annuale, contro le 25.500 lire settimanali che percepiva in Inghilterra. 


ANNO
PAGA
TRAM
GIORN.
CAFFE
PANE
LATTE
VINO
PASTA
RISO
CARNE
ZUCCH
BENZ
ORO
1945
11.000
4
4
20
45
30
75
120
60
400
720
20
819
1950
32.000
20
20
30
120
70
120
180
115
1.000
260
116
918
1955
43.000
25
25
40
150
90
120
190
170
1.200
260
138
721
In questa tabella un raffronto con la paga media negli anni '50. Allora come ora è sproporzionato il raffronto fra  le 516.000 lire annue di un dipendente e la paga di un giocatore.

Nei 5 anni di militanza nella Juventus, il “gigante buono” così chiamato per la sua statura imponente e per la sua bontà, infatti non venne mai ammonito né espulso, fece 93 gol, vinse tre scudetti e due coppe Italia. Memorabili le partite del “trio magico”: Boniperti, Omar Sivori e John Charles.

Dopo la Juventus tornò ai Leeds United, giocò con la Roma e terminò la carriera nel Cardiff City.

Al ritiro gestì un pub, morì a 72 anni nel febbraio 2004 a causa di un attacco di cuore a cui seguì l’amputazione di un piede.


Boniperti così lo descrisse:


«Quando eri vicino a lui ti sentivi bene. Eri protetto dalla sua figura, eri protetto dal suo silenzio. Con lui al fianco avresti affrontato il mondo. Ma quante ne prendeva John e non ha mai reagito. Lo picchiavano per fermarlo o per non farlo saltare e lui niente, sopportava. Mai un lamento. Quando proprio non ce la faceva più, mi diceva: “Boni, quello picchiato me”. Già, come se io non avessi visto. Quante volte nello spogliatoio, nell’intervallo tra il primo e il secondo tempo, mi dimenticavo di bere il té per cercare di convincerlo a saltare alzando i gomiti, in modo da proteggersi. “Tu non devi fare fallo – gli spiegavo – devi solo saltare tenendo le braccia larghe. Sarebbe sufficiente. E se fai così noi facciamo gol sempre”. Lui annuiva, giusto per farmi contento, Poi tornava in campo e si comportava esattamente come prima. L’unica sberla l’ha data a Sivori per stoppare una reazione isterica verso l’arbitro. E Omar l’ha presa. Fermo, zitto. L’ha guardato solo un po’ così» (fonte: storie del calcio)

domenica 16 aprile 2017

Succede a Pasqua...


Ph:  eclipsesoftair.com


Italia:

Trapianti di testa: Annunciato da scienziati italiani il primo trapianto di testa che si potrà effettuare entro fine anno. La cosa fa discutere per motivi etici, medici, culturali.
Un aspetto però viene preso in seria considerazione dalle compagnie assicurative, siccome in casi come questo alcuni malavitosi rapiscono vittime per espiantare e rivendere “pezzi di ricambio” a ricchissimi che possono decidere della vita e della morte di altri esseri umani, le compagnie stanno stilando un preziario per poter assicurare possibili vittime. Si va da alcune decine di migliaia di euro annue a scendere fino all’assicurazione completamente gratuita in quanto a rischio zero, in quest’ultima fascia sono stati inseriti, fra altri: Giovanardi, Salvini, Borghezio.  La motivazione dice testualmente “solo un imbecille può volere trapiantata una di queste teste”.

Elezioni comunali: Dopo il caso Genova in cui Beppe Grillo ha deciso che gli elettori alle primarie on line non contano una mazza e decide lui al grido “fidatevi di me” (come già facevano Mussolini, Craxi e Renzi) pare sia allo studio della Casaleggio Associati una lieve modifica alle regole delle candidature che funzionerebbe, il condizionale si impone, più o meno così: tutti gli iscritti al movimento potranno votare democraticamente il candidato scelto, fra i due più votati avverrà il ballottaggio con un solo elettore attivo: Beppe Grillo. Quest’ultimo potrà a suo insindacabile giudizio escludere entrambi i contendenti e deciderne un terzo a lui gradito.
Questa poi la chiameranno “Democrazia interna”.

Varata la “manovrina” fiscale del governo Gentiloni, fra le novità a cui nessuno aveva mai pensato: aumentano le sigarette. Aumenterebbero (poco però) anche le tasse sul gioco d’azzardo. Ma la misura che porterà valanghe di quattrini nelle casse dei comuni è l’aumento della multa per chi viaggia senza biglietto sui bus urbani. In effetti da anni sentiamo dire che il vero problema dell’Italia è creare occupazione e facilitare la ripresa. Finalmente misure adatte alla bisogna. Grazie Padoan, sei geniale.

E’ in corso fra i politici una vera e propria crociata in difesa degli agnelli. Berlusconi si fa riprendere mentre ne allatta uno con il biberon, la Brambilla vuole salavare tutto il regno animale il blocco, comprese le zanzare. Boldrini porta agnelli qua e là… un vero e proprio peana collettivo. Il tutto mentre il Parlamento plaude agli accordi con Libia e Turchia perché si tengano gli immigrati e non li mandino qui a mangiare agnelli. I soliti rompipalle dicono che li detengono in campi di concentramento, ma sono solo disfattisti.
E poi persone molto bene informate sanno benissimo che dietro ogni mussulmano si cela un bombarolo/camionista/sparatore. E che diamine, viva gli agnelli. (non la famiglia agnelli, quella il cui rampollo che guida la Juventus ha rapporti solidi con gli ultras e forse con la camorra, gli agnelli animali proprio).

Mondo:

La Le Pen si dichiara profondamente credente, cattolica (apostolica e romana?) e da questo suo ruolo manda a cagare il Papa perché sarebbe troppo spudoratamente dalla parte degli immigrati. A lei piacerebbe un Papa che manda truppe armate di guardie svizzere in Libia a sterminare incivili di pelle “abbronzata” come diceva un noto avanzo di galera italiano, già capo di un partito.

La Corea del nord ha atomiche puntate non si sa bene dove, Trump invia una flotta in Corea, i due che dovrebbero sfidarsi, come dice la mia amica Carla su Facebook, a botte di acconciature, sfidano il mondo intero con missili, armi e quant’altro. Insomma, il mondo nelle mani di due criminali di guerra. Che fa L’Onu? Poco o nulla. Che fa l’Europa? Sta con Trump dopo averne avuto paura. La Mogherini, appena trovetrà un nuovo acconciatore, ci farà sapere la sua posizione personale.
Assad, dicono, ha lanciato armi chimiche contro popolazione civile. Lui nega, la Russia nega, Trump dice che Assad è un animale e lancia un po’ di missili sul suo esercito facendo boccacce a Putin. L’isis sta a guardare aspettando che si massacrino l’un l’altro.
“Vuoi la pace? Prepara la guerra” diceva un antico adagio. Trump, Putin, Assad, e il presidente coreano sono uomini di  pace, evidentemente…

Intanto leggo su Left un interessante articolo intitolato: Verrà la storia a presentarci il conto. Ce ne vergogneremo.


Buona Pasqua a tutti, anche a chi mangia agnelli.