E’ successo il 19 aprile 1957: La Juventus acquista il
fuoriclasse inglese Jonh Charles. Dopo trattative serrate con Inter e Real
Madrid, il presidente Umberto Agnelli ha dato la notizia ufficiale. 93 milioni
di lire sono andate alla società proprietaria del giocatore, la Leeds United.
17 i milioni per l’ingaggio del fuoriclasse, 5 milioni lo stipendio annuale,
contro le 25.500 lire settimanali che percepiva in Inghilterra.
In questa tabella un raffronto con la paga media negli anni '50. Allora come ora è sproporzionato il raffronto fra le 516.000 lire annue di un dipendente e la paga di un giocatore.
ANNO
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PAGA
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TRAM
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GIORN.
|
CAFFE
|
PANE
|
LATTE
|
VINO
|
PASTA
|
RISO
|
CARNE
|
ZUCCH
|
BENZ
|
ORO
|
1945
|
11.000
|
4
|
4
|
20
|
45
|
30
|
75
|
120
|
60
|
400
|
720
|
20
|
819
|
1950
|
32.000
|
20
|
20
|
30
|
120
|
70
|
120
|
180
|
115
|
1.000
|
260
|
116
|
918
|
1955
|
43.000
|
25
|
25
|
40
|
150
|
90
|
120
|
190
|
170
|
1.200
|
260
|
138
|
721
|
Nei 5 anni di militanza nella Juventus, il “gigante buono”
così chiamato per la sua statura imponente e per la sua bontà, infatti non
venne mai ammonito né espulso, fece 93 gol, vinse tre scudetti e due coppe
Italia. Memorabili le partite del “trio magico”: Boniperti, Omar Sivori e John
Charles.
Dopo la Juventus tornò ai Leeds United, giocò con la Roma e
terminò la carriera nel Cardiff City.
Al ritiro gestì un pub, morì a 72 anni nel febbraio 2004 a
causa di un attacco di cuore a cui seguì l’amputazione di un piede.
Boniperti così lo descrisse:
«Quando eri vicino a lui ti
sentivi bene. Eri protetto dalla sua figura, eri protetto dal suo silenzio. Con
lui al fianco avresti affrontato il mondo. Ma quante ne prendeva John e non ha
mai reagito. Lo picchiavano per fermarlo o per non farlo saltare e lui niente,
sopportava. Mai un lamento. Quando proprio non ce la faceva più, mi diceva:
“Boni, quello picchiato me”. Già, come se io non avessi visto. Quante volte
nello spogliatoio, nell’intervallo tra il primo e il secondo tempo, mi
dimenticavo di bere il té per cercare di convincerlo a saltare alzando i
gomiti, in modo da proteggersi. “Tu non devi fare fallo – gli spiegavo – devi
solo saltare tenendo le braccia larghe. Sarebbe sufficiente. E se fai così noi
facciamo gol sempre”. Lui annuiva, giusto per farmi contento, Poi tornava in
campo e si comportava esattamente come prima. L’unica sberla l’ha data a Sivori
per stoppare una reazione isterica verso l’arbitro. E Omar l’ha presa. Fermo,
zitto. L’ha guardato solo un po’ così» (fonte: storie del
calcio)
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