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lunedì 21 novembre 2022

IRAN basket, mondiali di calcio e diritti civili


Mentre in Qatar va in onda il mondiale di calcio dell’assurdo, un campionato che ha visto 6.500 operai morti costruendo stadi, dove la donna è relegata al ruolo di schiava, dove gli omosessuali sono stati definiti “mentalmente disturbati” e l’omosessualità è un reato.

 

“La prima denuncia sulle condizioni degli operai è arrivata nel 2016 da Amnesty International, secondo cui i lavoratori erano alloggiati in case squallide, subivano trattenute dallo stipendio e avevano subito la confisca del passaporto. Nonostante qualche miglioramento dopo questa denuncia, nel 2021 Human Rights Watch ha denunciato come molti di questi operai siano stati costretti a lavorare col sistema della “kafala”, in pratica una sponsorizzazione del datore di lavoro che impediva agli operai di lasciare il Paese senza l’approvazione di quest’ultimo.” (Fonte: virgilio)

 

Altre denunce seguirono, tuttavia la FIFA (pur con numerose inchieste ai suoi delegati per corruzione, proseguiva a testa bassa a portare il circo dei fighetti del calcio in un paese incivile.

Proprio in difesa dei diritti civili negati i capitani di alcune nazionali hanno deciso di mettere la fascia al braccio arcobaleno. Una protesta mite ma ragguardevole. Bene, è intervenuta la FIFA stessa minacciando ritorsioni e squalifiche. Ricatto riuscito. Nel calcio non si devono difendere i diritti civili.

Mentre tutto questo succede, le atlete dell’ “Iranian basketball team Canco” si presentavano in campo senza l’obbligatoria hijab a capo scoperto, rischiando denunce e non solo, il carcere, per osare sfidare un altro regime infame. Onore a loro e a tutte e tutti le/gli iraniani che rivendicano, banalmente, democrazia in stati teocratici, dove il governo coincide con l’integralismo.

Anche per questo, qui da noi, la proposta indecente dei deputati leghisti Domenico Furgiuele, Simone Billi, Ingrid Bisa, Alberto Gusmeroli ed Erik Pretto, di un bonus per le coppie che si sposano con rito religioso,  ha il sapore di quello stesso integralismo. Ed è talmente indegna di un paese civile che neppure l’estrema destra al governo ha osato appoggiarla, mettendo subito una pezza e dicendo che se bonus sarà, sarà per tutti gli sposi.