Mentre in Qatar va in onda il mondiale di calcio
dell’assurdo, un campionato che ha visto 6.500 operai morti costruendo stadi,
dove la donna è relegata al ruolo di schiava, dove gli omosessuali sono stati
definiti “mentalmente disturbati” e l’omosessualità è un reato.
“La prima denuncia sulle condizioni degli operai è
arrivata nel 2016 da Amnesty International, secondo cui i lavoratori erano
alloggiati in case squallide, subivano trattenute dallo stipendio e avevano
subito la confisca del passaporto. Nonostante qualche miglioramento dopo questa
denuncia, nel 2021 Human Rights Watch ha denunciato come molti di questi operai
siano stati costretti a lavorare col sistema della “kafala”, in pratica una
sponsorizzazione del datore di lavoro che impediva agli operai di lasciare il
Paese senza l’approvazione di quest’ultimo.” (Fonte: virgilio)
Altre denunce seguirono, tuttavia la FIFA (pur con numerose inchieste
ai suoi delegati per corruzione, proseguiva a testa bassa a portare il circo
dei fighetti del calcio in un paese incivile.
Proprio in difesa dei diritti civili negati i capitani di
alcune nazionali hanno deciso di mettere la fascia al braccio arcobaleno. Una
protesta mite ma ragguardevole. Bene, è intervenuta la FIFA stessa minacciando
ritorsioni e squalifiche. Ricatto riuscito. Nel calcio non si devono difendere
i diritti civili.
Mentre tutto questo succede, le atlete dell’ “Iranian
basketball team Canco” si presentavano in campo senza l’obbligatoria hijab a
capo scoperto, rischiando denunce e non solo, il carcere, per osare sfidare un
altro regime infame. Onore a loro e a tutte e tutti le/gli iraniani che
rivendicano, banalmente, democrazia in stati teocratici, dove il governo
coincide con l’integralismo.
Anche per questo, qui da noi, la proposta indecente dei
deputati leghisti Domenico Furgiuele, Simone Billi, Ingrid Bisa, Alberto
Gusmeroli ed Erik Pretto, di un bonus per le coppie che si sposano con rito
religioso, ha il sapore di quello stesso
integralismo. Ed è talmente indegna di un paese civile che neppure l’estrema
destra al governo ha osato appoggiarla, mettendo subito una pezza e dicendo che
se bonus sarà, sarà per tutti gli sposi.