Commenti

Non pubblicheremo commenti anonimi.

sabato 29 giugno 2013

TARSU e rifiuti ingombranti

Nei paesi del capo la raccolta rifiuti porta a porta funziona veramente. Ogni giorno si debbono lasciare fuori dalla porta determinati tipi di rifiuti, c'è il giorno della carta, quello del vetro e via dicendo. Il tutto segnalato su un calendario e su un manualetto che aiuta a suddividere i rifiuti. E c'è un servizio per il ritiro degli ingombranti. Hai un frigorifero da smaltire? Basta una telefonata e gli addetti prendono appuntamento ed arrivano a ritirarlo davanti alla tua casa. Facile, semplice, bello e comodo. E' esattamente come succede in altre città che conosco. 
Succede a volte di andare a camminare nelle campagne, fra ulivi, mirto e profumi di finocchietto selvatico, timo, origano... Un tripudio. E succede sempre di trovare cataste di rifiuti abbandonati nelle campagne, le tipologie sono li più disparate, ho visto intere cucine con frigorifero, pensili ecc., ho visto quintali di lastre di amianto, ho visto copertoni d'auto, pezzi di computer ed ogni bene prodotto dalla nostra  "civiltà" (e qui si dovrebbe aprire un dibattito lessicale sulla parola civiltà, tralascio per non dilungarmi). A fronte di questo scempio sempre mi sono chiesto come mai. Perché un individuo è talmente coglione da caricarsi un frigorifero in auto, portarlo in campagna e scaricarlo, magari di notte per non essere visto, mentre basterebbe una telefonata e gli addetti vengono a prenderlo direttamente a domicilio? Temo di aver trovato una parte della risposta. Un conoscente di Castro che ha questo problema ha telefonato per far ritirare alcuni ingombranti, la risposta è stata papale papale "deve produrre copia del pagamento della TARSU, dopo di che invieremo gli addetti". Lui problemi no ne ha, è persona per bene e paga anche le tasse. Ovviamente per i comuni si tratta di un controllo sull'evasione fiscale diffusissima, teoricamente giusto. Chi paga non ha difficoltà a dimostrarlo, diverso è il comportamento di chi evade coscientemente. Perché dovrebbe autodenunciarsi? In realtà questo "controllo" non l'ho sperimentato in altre città del centro nord, lassù gli ingombranti li ritirano e basta. L'evasore fiscale che vuole proseguire ad evadere, si deve comunque sbarazzare dei suoi ingombranti e non saprà farlo che in un modo, portandoli in campagna. Questo nulla toglie al fatto che rimane un coglione ed inquinatore, però la domanda sorge spontanea, perché mai i Comuni non hanno altro mezzo per verificare le evasioni della TARSU? Farlo in questo modo che definirei strambo mi pare un vero e proprio invito alla stupidità altrui. Anche perché  la spesa per andare a bonificare le campagne, prima o dopo qualcuno dovrà pur farla... O no? E guarda caso saranno spese che ricadranno comunque su chi le tasse le paga. Non ha l'aria di essere una trovatona così meravigliosa.  

venerdì 28 giugno 2013

Il sax - nasce il 28 giugno 1846

 

"il timbro di un suono è determinato dalle proporzioni della colonna d'aria e non dal materiale del corpo che la contiene.". (A. Sax)


Antoine-Joseph Sax, detto Adolphe  (Dinant 1814 - Parigi 1894) il 28 giugno 1846 inventa il saxofono.

giovedì 27 giugno 2013

27 giugno 1980. Strage di Ustica. Colpevole: lo stato.


Venerdì 27 giugno 1980. Il volo Bologna Palermo della Itavia si squarcia in volo e scompare nel Tirreno. 81 le vittime, nessun superstite.

28 gennaio 2013, dopo decenni di processi l’unica verità che viene fuori è la responsabilità dei ministeri delle difesa e dei trasporti e la loro condanna al risarcimento ai parenti delle vittime per non aver garantito la sicurezza dei voli. Secondo i giudici non si trattò, infatti, di incidente o esplosione interna, piuttosto di un missile o di collisione con un aereo militare. Pare infatti ci fossero, sui cieli di Ustica, esercitazioni o la volontà di intercettare un aereo libico. Che la porcata Ustica sia immensa lo dicono le 12 morti sospette di militari “suicidatisi” o morti in strani incidenti negli anni. Tutti potenziali ed importantissimi testimoni, oltre che i depistaggi.

Gli inquirenti denunciarono esplicitamente che il sostanziale fallimento delle indagini fosse dovuto a estesi depistaggi ed inquinamenti delle prove, operati da soggetti ed entità molteplici, come riportano i passi introduttivi del Procedimento Penale Nr. 527/84 A G. I.
« Il disastro di Ustica ha scatenato, non solo in Italia, processi di deviazione e comunque di inquinamento delle indagini. Gli interessi dietro l’evento e di contrasto di ogni ricerca sono stati tali e tanti e non solo all'interno del Paese, ma specie presso istituzioni di altri Stati, da ostacolare specialmente attraverso l’occultamento delle prove e il lancio di sempre nuove ipotesi – questo con il chiaro intento di soffocare l’inchiesta – il raggiungimento della comprensione dei fatti [...] Non può perciò che affermarsi che l’opera di inquinamento è risultata così imponente da non lasciar dubbi sull'ovvia sua finalità: impedire l’accertamento della verità. E che, va pure osservato, non può esserci alcun dubbio sull'esistenza di un legame tra coloro che sono a conoscenza delle cause che provocarono la sciagura ed i soggetti che a vario titolo hanno tentato di inquinare il processo, e sono riusciti nell'intento per anni. »
(CAPO 3° Gli inquinamenti. Capitolo I Considerazioni preliminari. pag 

Il fatto vero è che in tempo di pace, episodi di guerra sono costanti nei nostri cieli e nel nostro territorio. E che ci sono potenza più o meno occulte che hanno poteri incredibili sulla vita e sulla morte di comuni cittadini.

Le vittime:Cinzia Andres ,  Luigi Andres,  Francesco Baiamonte, Paola Bonati, Alberto Bonfietti, Alberto Bosco, Maria Vincenza Calderone, Giuseppe Cammarota, Arnaldo Campanini, Antonio Candia, Antonella Cappellini, Giovanni Cerami, Maria Grazia Croce, Francesca D'Alfonso, Salvatore D'Alfonso, Sebastiano D'Alfonso, Michele Davì, Giuseppe Calogero De Cicco, Rosa De Dominicis, secondo assistente di volo , Elvira De Lisi, Francesco Di Natale, Antonella Diodato, 7 anni, Giuseppe Diodato 1 anno, Vincenzo Diodato, 10 anni, Giacomo Filippi, Enzo Fontana, primo ufficiale, Vito Fontana, Carmela Fullone, Rosario Fullone, Vito Gallo, Domenico Gatti, comandante , Guelfo Gherardi, 59 anni, Antonino Greco, Martha Gruber, Andrea Guarano, Vincenzo Guardi, Giacomo Guerino, 18 anni, Graziella Guerra, Rita Guzzo, Giuseppe Lachina, Gaetano La Rocca, Paolo Licata, Maria Rosaria Liotta, Francesca Lupo, 17 anni, Giovanna Lupo, 32 anni, Giuseppe Manitta, Claudio Marchese, Daniela Marfisi, Tiziana Marfisi, Erica Mazzel, Rita Mazzel, Maria Assunta Mignani, Annino Molteni, Paolo Morici, primo assistente di volo , Guglielmo Norritto, Lorenzo Ongari, Paola Papi, Alessandra Parisi, Carlo Parrinello, Francesca Parrinello, Anna Paola Pelliccioni, Antonella Pinocchio, Giovanni Pinocchio, Gaetano Prestileo, Andrea Reina, Giulia Reina, Costanzo Ronchini, Marianna Siracusa, Maria Elena Speciale, Giuliana Superchi, 11 anni, Antonio Torres, Giulia Maria Concetta Tripiciano, Pierpaolo Ugolini, Daniela Valentini, Giuseppe Valenza, Massimo Venturi, Marco Volanti, Maria Volpe, Alessandro Zanetti, Emanuele Zanetti, Nicola Zanetti.

E’ inquietante pensare a come le stragi fasciste (Piazza Fontana, Bologna, Italicus) rimangono senza colpevoli esattamente come quelle militari in tempo di pace.

N.B. Annotiamo che ad oggi rimane solo ed esclusivamente una persona che parla di attentato e di bomba sull'aereo, vuole giustificare ad ogni costo il segreto di stato. Un personaggio noto per esternazione fra il burlesque e la menzogna, fra l'integralismo religioso e la volontà di salvare il suo padrone dichiarandolo santo in vita. Si chiama Giovanardi. 


mercoledì 26 giugno 2013

Il condannato

E così Silvio il breve è stato condannato per la seconda volta in primo grado. Non riesco a gioire per questa sentenza. Non ci riesco perché banalmente prendo atto che i giudici hanno fatto il loro dovere, tutto lì. E non riesco a gioire per la carcerazione di chiunque, allo stesso modo inorridisco quando qualcuno chiede giustizia sommaria o forche in piazza. Una condanna è sempre, piaccia o meno, la riprova che la società non potrà mai essere perfetta, se ci sono malfattori vuol dire che una parte del corpo sociale è malata.   Ai giudici ci si deve presentare sempre, lo insegnò Enzo Tortora che si dimise da parlamentare europeo per affrontare i processi (questione di etica) ce lo insegnò Adriano Sofri che inghiottì una sentenza definitiva a suo dire ingiusta, e gli credo veramente, fino al rifiuto di chiedere la grazia perché non si chiede per un crimine non commesso.
Da Facebook
Allo stesso modo non mi associo a chi si stupisce per le dimissioni del ministro Idem, a fronte di un sospetto di evasione (forse solo elusione) dell’ICI, il ministro ha tracchieggiato qualche giorno, poi si è dimessa. Ha fatto banalmente ciò che fanno i politici nei paesi civili. L’Italia è altra cosa evidentemente. Anche se, annotiamo, qualche politico saccente (penso alla signora Moplen Santanchè) dice che la ministra si deve dimettere. Ecco, la stessa politica che votò convinta che Ruby è la nipote di Mubarak e che Silvio al massimo è un utilizzatore finale (di minorenni) ora si sbraccia perché la ministra non è degna di stare dove sta. Mah! Neppure mi associo con chi dice che quello della Idem è un peccato veniale. Chi rappresenta lo Stato deve essere specchiato e limpido, un uomo di Stato non è uguale a tutti gli altri cittadini, deve avere un valore aggiunto che gli impedisca di commettere peccati e peccatucci. Anche chi ha a che fare con la cosa pubblica a qualunque titolo deve essere specchiato, un bidello deve avere la fedina penale pulita, da pochi giorni per far parte del CDA di un’azienda la legge prevede che non si abbiano condanne neppure in primo grado.  Per fare il premier questo in Italia non vale, ovviamente.
Purtroppo negli ultimi vent'anni il concetto di etica in politica è andato a farsi friggere, infatti assistiamo alla volgarizzazione dei comportamenti, all'avere Deputati e Senatori condannati e corrotti esattamente come nella libera Repubblica di Bananas. Assieme all'arroganza esternata a piene mani, vediamone solo alcuni esempi: un parlamentare che va a disinfettare treni con immigrati, un ministro che ha una casa pagata da altri e dice che gli è stata regalata “a mia insaputa”, un primo ministro che nelle riunioni con capi di stato stranieri fa le corna dietro la testa di suoi colleghi, ragazzini semianalfabeti diventati per nomina consiglieri regionali a 12.000 euro al mese che si fanno pagare i video giochi con i soldi pubblici, consiglieri regionali che mettono nella lista spesa i gratta e vinci, voli di Stato utilizzati per portare puttane in Sardegna, un consigliere del re (Dell’Utri),  più che sospettato di essere parte attiva delle mafie che diventa senatore per pararsi le terga dai processi, e potremmo proseguire a lungo. Tutto questo scempio delle vita democratica è iniziato con l’avvento di una visione distorta della Democrazia stessa, con il calpestare la Carta Costituzionale dicendo che è un inutile e dannoso orpello “di stampo sovietico”, anziché darle il giusto peso di Carta fondante della Repubblica fondata sul lavoro. Parallelamente a ciò, abbiamo assistito all'evaporare di quanto stava “a sinistra”, tranne esilissimi tentativi di rifondare un soggetto che sapesse tornare a parlare il linguaggio della politica, siamo passati dell’edonismo veltroniano ad uno stato di litigiosità permanente che ha fatto in modo di non riuscire a fare un governo neppure ad elezioni vinte. In tutto questo obbrobrio della Democrazia il governo attuale è saldamente nelle mani e nei voleri di un personaggio che è appena stato condannato per prostituzione minorile e concussione a sette anni di galera e all'interdizione permanente dai pubblici uffici. Dove diamine stiamo vivendo? In quale incubo?
La condanna di Silvio il breve non mi fa gioire.  Perché  avrebbe dovuto essere sconfitto con le armi della politica e della Democrazia, anziché con quelle della magistratura, sono cose decisamente differenti, anche se legate a filo doppio: un condannato, un inquisito, dovrebbe farsi da parte finchè la sua posizione è chiarita e senza discussione alcuna, la politica invece dovrebbe fare il suo lavoro e tornare ad essere etica,  mandare al governo chi lo sa fare, far giudicare il suo operato con libere elezioni, possibilmente senza acquisti di voti. Questo in Italia non è avvenuto, forse i partiti dovrebbero riflettere su questi percorsi, sul perché siamo finiti in questo baratro, sul perché molti, compreso il sottoscritto, non hanno più stimoli sufficienti per andare a votare, vista la pochezza della politica. Il mantenere equilibri precari è diventato uno sport ambito a destra come a sinistra. Ultimo esempio è la vicenda degli F35, il ministro della guerra dice che dobbiamo acquistarli ad ogni costo perché “sono utili strumenti di pace”, detta così è come se il ministro della salute ci venisse a raccontare che le sigarette servono a combattere il cancro. Il PD si spacca in due fra chi crede al ministro guerreggiante e a chi pensa che a tutto c’è un limite, un partito democratico (non dico di sinistra, non mi viene proprio) a fronte della crisi economica e della mancanza di quattrini per tenere aperto il Colosseo, farebbe una scelta decisa: No agli aerei “da pace”, finanziamo cultura, scuole a sanità. Il PD invece che fa? Dice di rimandare la decisione, una specie di “ci dobbiamo pensare”. Se questa è la parte avversa a quella del condannato, dove vogliamo andare?
No, non mi riesce di gioire per una condanna, sarebbe bello farlo per una sconfitta alle elezioni, magari con la certezza che ha vinto il migliore, non il male minore.



martedì 25 giugno 2013

Come Away Melinda - Uriah Heep -

http://www.youtube.com/watch?v=Kmbw2RRGGbk

Uriah HeepCome away Melinda – 3:46
(Hellerman, Minkoff)
Album: Very ‘Eavy… Very ‘Umble (1970)

“Daddy, daddy, come and look
see what I have found
a little ways away from here
while digging in the ground
Come away Melinda
come in and close the door
it’s nothing, just a picture-book
they had before the war
Daddy, daddy, come and see
daddy, come and look
why, there’s four or five
little Melinda girls
inside my picture book
Come away Melinda
come in and close the door
there were lots of little girls like you
before they had the war
Oh Daddy, daddy, come and see
daddy, hurry do
why, there’s someone
in a pretty dress
she’s all grown up like you
won’t you tell me why
Come away Melinda
come in and close the door
that someone is your Mummy
you had before the war
Daddy, daddy, tell me if you can
why can’t things be
the way they were
before the war began
Come away Melinda
come in and close the door
the answer lies in yesterday
before they had the war”.
—————————————————-
Traduzione.
“Papà, papà, vieni a vedere
guarda cosa ho trovato
poco lontano da qui
mentre scavavo nel terreno
Vieni via Melinda
entra e chiudi la porta
non è niente, solo un album di foto
di prima della guerra
Papà, papà, vieni a vedere
papà, vieni e guarda
perché ci sono quattro o cinque
piccole Melinda
dentro il mio album di foto
Vieni via Melinda
entra e chiudi la porta
c’erano molte bambine come te
prima che ci fosse la guerra
Oh papà, papà, vieni a vedere
papà, sbrigati
e perché ce n’è una
che ha un bel vestitino
una cresciuta, grande come te
me lo dici il perché?
Vieni via Melinda
entra e chiudi la porta
quella è tua madre
che avevi prima della guerra
Papà, papà, mi puoi dire
perché le cose non possono tornare
come erano prima
che la guerra cominciasse
Vieni via Melinda
entra e chiudi la porta
la risposta si trova nel passato
prima che ci fosse la guerra”.
(Traduzione rivista e corretta da Marie Jolie)

lunedì 24 giugno 2013

se sette anni vi sembran pochi....

Non si gioisce mai per la condanna di un malfattore. Però..... 

Il diavolo è buono!

Rita, quattro anni: “Il diavolo, se porta via i cattivi, deve essere buono” (Da Il grandevetro 104 mag/giu 2012)

E se avesse ragione Rita? La sua logica, in fondo, non fa una grinza, anzi!
Sappiamo che la filosofia e la teologia debbono essere interpretate, e sappiamo che colui che sa e conosce dirà: “non è proprio così”. Mah. In fondo alle cose di fede si deve credere “per fede” appunto. Come spiegare a Rita che Abele e Caino erano gli unici abitanti della terra, Caino ammazzò Abele e da lì nacque l’umanità? Certo, probabilmente Adamo ed Eva erano ancora arzilli ed hanno dato vita ad altri figli di altro genere, però si tratterebbe poi di un enorme incesto globale. Tuttavia occorre crederci… per fede. Come per fede dovremmo (il condizionale si impone) credere al creazionismo piuttosto che all’evoluzionismo. Chissà come spiegarlo a Rita.
E che il diavolo debba per forza essere buono è nelle cose. Dio non è bontà infinita? Allora come può punire? E il concetto di peccato come si è dilatato nel tempo? Quando mi confessavo da bambino si arrivava sempre alla domanda cruciale “commetti atti impuri?” Quali sono gli atti impuri? Ammazzare, stuprare, rubare, o che altro? Soprattutto cos’è puro?  Poi c’era il terrificante “non fornicare”. Mai capito cosa significasse, né nessuno si è mai dato pena di spiegare. La fede è fede, perbacco, se c’è scritto così, così deve essere.
“Il diavolo esiste” lo disse Paolo VI° una volta. Anche gli altri papi in realtà lasciano trapelare questa verità. E i cappellani che benedicono le armi? Apprendo che Papa Giovanni Paolo secondo, già in odore di santità da vivo, ora passa direttamente agli onori dei santi perché ha fatto il secondo miracolo. Epperbacco, ne avrei bisogno un paio.
E ancora, parliamone, “è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che per un ricco guadagnare il regno dei cieli”. A prescindere che si tratta di uno svarione che si protrae da secoli, la traduzione esatta non era cammello, piuttosto “canapo, grossa fune da ormeggio”, però per fede noi diamo per buono il cammello. Senza prescindere dal fatto che se parliamo di regno dobbiamo dire di Re, come nelle fiabe. Però i ricchi… che diciamo a Rita dello IOR? Che abbiamo scherzato? Mah!
E nel misticismo della prima comunione rimaneva comunque un piccolo, infinitesimale dubbio sul cannibalismo possibile “il corpo di Cristo”. Ma era tutta una metafora, perbacco!  Allora è metafora anche quella della costola e del fango. E lo è anche quella dei pani e dei pesci. Metafora sono i viaggi a volte, non i treni che portavano viaggiatori, dalle campagne al mare di Liguria, dalla città al paese, dal mare alle nevi in montagna. Dal binario 21 della stazione Centrale di Milano ad Auschwitz. Sempre treni erano… sono. Il diavolo è buono veramente quando si porta via i cattivi.    
La nostra vita è costellata di metafore, in fondo. Poesie e poemi, poeti e scrittori che scaricano valanghe di parole.  E poi, ci renderemo conto che “…Arriva il momento / Di bruciare tutto / Conservando le ceneri / Aspettando un altro tempo / Per trovare il luogo / Dove affidarle al vento…”[1]
Si girovaga in tondo a cercare luoghi per vivere, o solo per passarci momenti, si guarda in alto per vedere sculture di barocco appiccicate agli edifici o in basso per calpestare strade dalle quali sono passati gli antichi romani, oppure, più banalmente, ci si siede al
tavolino del Bar della Piazza, qualunque essa sia, a bere una birra ghiacciata in estate e ad ascoltare i discorsi dei vicini che dicono della partita e delle tasse. Ceneri che getteremo (un giorno) dentro qualche brezza che le spargerà ovunque rendendoci infiniti ed eterni.



[1] Vito Antonio Conte – Mai più secondo – Pensa Editore