Venerdì 27 giugno 1980. Il volo Bologna Palermo della Itavia
si squarcia in volo e scompare nel Tirreno. 81 le vittime, nessun superstite.
28 gennaio 2013, dopo decenni di processi l’unica verità che
viene fuori è la responsabilità dei ministeri delle difesa e dei trasporti e la
loro condanna al risarcimento ai parenti delle vittime per non aver garantito la
sicurezza dei voli. Secondo i giudici non si trattò, infatti, di incidente o
esplosione interna, piuttosto di un missile o di collisione con un aereo
militare. Pare infatti ci fossero, sui cieli di Ustica, esercitazioni o la
volontà di intercettare un aereo libico. Che la porcata Ustica sia immensa lo
dicono le 12 morti sospette di militari “suicidatisi” o morti in strani incidenti
negli anni. Tutti potenziali ed importantissimi testimoni, oltre che i
depistaggi.
Gli inquirenti
denunciarono esplicitamente che il sostanziale fallimento delle indagini fosse
dovuto a estesi depistaggi ed inquinamenti delle prove, operati da soggetti ed
entità molteplici, come riportano i passi introduttivi del Procedimento Penale
Nr. 527/84 A G. I.
« Il disastro di Ustica ha scatenato, non
solo in Italia, processi di deviazione e comunque di inquinamento delle
indagini. Gli interessi dietro l’evento e di contrasto di ogni ricerca sono
stati tali e tanti e non solo all'interno del Paese, ma specie presso
istituzioni di altri Stati, da ostacolare specialmente attraverso
l’occultamento delle prove e il lancio di sempre nuove ipotesi – questo con
il chiaro intento di soffocare l’inchiesta – il raggiungimento della
comprensione dei fatti [...] Non può perciò che affermarsi che l’opera di
inquinamento è risultata così imponente da non lasciar dubbi sull'ovvia sua
finalità: impedire l’accertamento della verità. E che, va pure osservato, non
può esserci alcun dubbio sull'esistenza di un legame tra coloro che sono a
conoscenza delle cause che provocarono la sciagura ed i soggetti che a vario
titolo hanno tentato di inquinare il processo, e sono riusciti nell'intento per anni. »
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(CAPO 3° Gli inquinamenti. Capitolo I Considerazioni preliminari. pag
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Il fatto vero è che in tempo di pace, episodi di guerra sono
costanti nei nostri cieli e nel nostro territorio. E che ci sono potenza più o
meno occulte che hanno poteri incredibili sulla vita e sulla morte di comuni
cittadini.
Le vittime:Cinzia Andres , Luigi Andres, Francesco Baiamonte, Paola Bonati, Alberto
Bonfietti, Alberto Bosco, Maria Vincenza Calderone, Giuseppe Cammarota, Arnaldo
Campanini, Antonio Candia, Antonella Cappellini, Giovanni Cerami, Maria Grazia
Croce, Francesca D'Alfonso, Salvatore D'Alfonso, Sebastiano D'Alfonso, Michele
Davì, Giuseppe Calogero De Cicco, Rosa De Dominicis, secondo assistente di volo
, Elvira De Lisi, Francesco Di Natale, Antonella Diodato, 7 anni, Giuseppe
Diodato 1 anno, Vincenzo Diodato, 10 anni, Giacomo Filippi, Enzo Fontana, primo
ufficiale, Vito Fontana, Carmela Fullone, Rosario Fullone, Vito Gallo, Domenico
Gatti, comandante , Guelfo Gherardi, 59 anni, Antonino Greco, Martha Gruber, Andrea Guarano, Vincenzo Guardi, Giacomo
Guerino, 18 anni, Graziella Guerra, Rita Guzzo, Giuseppe Lachina, Gaetano La
Rocca, Paolo Licata, Maria Rosaria Liotta, Francesca Lupo, 17 anni, Giovanna
Lupo, 32 anni, Giuseppe Manitta, Claudio Marchese, Daniela Marfisi, Tiziana
Marfisi, Erica Mazzel, Rita Mazzel, Maria Assunta Mignani, Annino Molteni, Paolo
Morici, primo assistente di volo , Guglielmo Norritto, Lorenzo Ongari, Paola
Papi, Alessandra Parisi, Carlo Parrinello, Francesca Parrinello, Anna Paola
Pelliccioni, Antonella Pinocchio, Giovanni Pinocchio, Gaetano Prestileo, Andrea
Reina, Giulia Reina, Costanzo Ronchini, Marianna Siracusa, Maria Elena Speciale,
Giuliana Superchi, 11 anni, Antonio Torres, Giulia Maria Concetta Tripiciano, Pierpaolo
Ugolini, Daniela Valentini, Giuseppe Valenza, Massimo Venturi, Marco Volanti, Maria
Volpe, Alessandro Zanetti, Emanuele Zanetti, Nicola Zanetti.
E’ inquietante pensare
a come le stragi fasciste (Piazza Fontana, Bologna, Italicus) rimangono senza
colpevoli esattamente come quelle militari in tempo di pace.
N.B. Annotiamo che ad oggi rimane solo ed esclusivamente una persona che parla di attentato e di bomba sull'aereo, vuole giustificare ad ogni costo il segreto di stato. Un personaggio noto per esternazione fra il burlesque e la menzogna, fra l'integralismo religioso e la volontà di salvare il suo padrone dichiarandolo santo in vita. Si chiama Giovanardi.
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