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venerdì 20 marzo 2015

Cena in sostegno di ANPI Lecce


MARTEDI 24 MARZO

Presso l’enogastronomia Povero
Via Matteo di Lecce, 4 Tel. 3406863545


CENA IN SOSTEGNO DI A.N.P.I. Lecce (Associazione Nazionale Partigiani Italiani)

Menu della serata:

Misto di salumi e formaggi

Orecchiette con la 'nduja
Arrosto di maialino
Vini della casa

Ovviamente è prevista una variante vegetariana in fase di studio

Prezzo € 18,00
start ore 20,30

Prenotazione indispensabile presso Enogastronomia Povero o ANPI Lecce e mail: anpilecce@gmail.com



Quando si vede l'eclissi? Città per città.


Gli orari dell'eclissi nelle città italiane

eclissi-sole-orari
Fonte: http://www.diregiovani.it/

giovedì 19 marzo 2015

Medea (e Topolino) al teatro Garibaldi a Gallipoli

 Al teatro comunale restaurato Garibaldi di Gallipoli è andata in scena Medea, per la regia di Roberto Treglia con la compagnia “Ragazzi di Via Malinconico”.
Bella la scelta di sacrificare la platea trasformandola in un enorme palco. Interessanti le luci e la recitazione che inizialmente pareva “faticosa” ma che si è ripresa piano piano.
Medea, moglie e madre, abbandonata dal marito e scacciata dalla sua casa, sconvolta dall’odio che la dilania e la acceca, uccide i suoi due figli. Una punizione che la condanna per sempre a divenire essa stessa mito e simbolo del crimine più efferato che possa essere concepito, l’infanticidio ad opera della stessa madre. Un mito che si ripercuote nei secoli e diviene attuale anche ai nostri giorni”.(corrieresalentino.it)
Quasi tutto bene in sostanza, buona serata per una compagnia tutta gallipolina. Qualcosa però era strano. In un simile dramma, recitato in una luce tenue, in ambientazione polverosa per dare il senso della catastrofe, alcuni dettagli erano inquietanti, forse scelta scenica per far calare la tensione emotiva?

Sulla spalla destra, rigorosamente scoperta, di Medea faceva bella vista di sé un tatuaggio bello grande: Topolino (non un topolino, proprio mickey-mouse di Disney), sulla spalla sinistra un altro tatuaggio non meglio identificato. Certo, sono ragazzi. Come ragazzo è il marito di Medea, bravo attore, peccato però per quel taglio di capelli fresco di parrucchiere 2015. Come gli stivali con le borchie di alcune attrici altre. Vabbè, ce ne faremo una ragione, in fondo sono stati bravini veramente, anche se quel topolino in primo piano ha rischiato di trasformare tragedia in farsa.

Regia: Roberto Treglia
Personaggi ed interpreti:
- Medea: Luana Greco
- Giasone: Roberto Marius Treglia
- Creonte: Alberto Greco
- Egeo: Luigi Mba Pì Tricarico
- Nutrice: Cinzia Corrado
- Pedagogo: Emanuele Frisenna
- Pedagogo: Riccardo Abbate
- Figli di Medea: Alex Coppola e Sabrina Zappatore
- Corifeo: Fiorella Demitri
- Coro di Donne Corinzie: Margherita Zappatore, Isaura Scorrano, Annalisa Gallo, Lucia Polo, Laura Cortese
- Guardie Corinzie: Francesco Seclì e Luca Benvenga
- Allestimento Foyer: Eleonora Benvenga e BettyBoopDanceAccademy
Direzione artistica e ufficio stampa: Alberto Greco
Regia luce e suono: Sara Cataldi e Francesco Tricarico
Direzione tecnica: Stefano Coppola, Pino Greco, Staff Coppola
Costumi: Giuseppa Attanasio
Scenografia: Stefano Coppola e Pino Greco




martedì 17 marzo 2015

Venerdi 20 eclissi parziale di sole


Occorrerà aspettare 20 anni prima della prossima occasione di vedere in Italia un simile spettacolo. I miei coetanei confidino quindi nel buon tempo perchè non si sa mai

Come guardare un' eclissi senza accecarsi? Esperti consigliano di evitare pellicole e srumenti artigianali. Meglio una maschera o occhiali da saldatore o appositi occhialini in vendita on line.
Esiste tuttavia uno strumento meraviglioso, facilissimo da costruire e a costo poco più di un euro.










































Realizza uno strumento fatto apposta per guardare l’eclissi. 

È molto semplice realizzare a casa uno strumento fatto apposta per vedere le eclissi solari e, in generale, permette di vedere le eclissi in maniera sicura senza spendere neanche un soldo, a parte quello della carta per cartelloni. L’unico svantaggio è che produce un’immagine molto piccola, ma è lo strumento ideale per i bambini e i ragazzini che si divertiranno un mondo a realizzarli e a guardarci attraverso l’eclissi solare.
  • Procurati un grosso pezzo di carta per cartelloni o del cartoncino. Taglia un quadrato di 5 cm di lato al centro del foglio.
  • Copri il buco con un pezzo di carta stagnola. Pratica un piccolo foro al centro della carta stagnola (usando una puntina o la punta appuntita di una penna). Puoi praticare più fori, in modo da vedere più eclissi contemporaneamente.
  • Trova un buon posto per vedere l’eclissi. Una superficie liscia e luminosa è l’ideale, e l’opzione migliore è il cemento. Se non trovi un posto del genere, usa un altro po’ di cartoncino e stendilo sul pavimento o tienilo in mano. Avere due cartoncini è una buona idea, in questo modo variando la distanza tra essi puoi modificare la dimensione e la luminosità dell’immagine del Sole riflessa sul secondo cartoncino.
  • Rimani con la schiena rivolta verso il Sole. Tieni il cartoncino a una certa distanza dal pavimento. Accertati di non coprire il foro, e di permettere l’ingresso dei raggi solari. Il cartoncino deve essere rivolto verso il Sole.
                                  
  • Ora dovresti essere in grado di vedere un cerchio perfetto sul pavimento o sull’altro pezzo di cartoncino. Avvicina o allontana il cartoncino forato dalla superficie per mettere a fuoco l’immagine. È molto importante, visto che alcune eclissi sono molto piccole, perciò vedere un’immagine sfocata non è per nulla soddisfacente. Avvicinando e allontanando il cartoncino forato dalla superficie, aumenti e riduci anche la luminosità e la dimensione dell’immagine. La distanza migliore è a un metro dalla superficie.
  • Quando si verificherà l’eclissi, il circolino si ridurrà e acquisirà la forma di una Luna crescente, se l’eclissi è parziale. Se l’eclissi è totale diventerà una piccola “O” illuminata.
http://it.wikihow.com/Vedere-una-Eclissi

lunedì 16 marzo 2015

16 marzo 1978: rapimento Moro

Giovedì 16 marzo 1978 a Roma era previsto il dibattito alla Camera dei deputati  ed il voto di fiducia per il  governo Andreotti quattro; si trattava di un momento di grande importanza: per la prima volta nella storia repubblicana il PCI avrebbe concorso direttamente alla maggioranza parlamentare che avrebbe sostenuto il nuovo esecutivo.Artefici del passaggio furono Moro e Berlinguer.
Ancora incombeva lo scandalo lockheed , Repubblica sosteneva che il famigerato famoso Antelope Kobbler, fosse proprio Moro.

Ore 09:00-ore 09:30

Alle ore 09:00 circa in via Mario Fani, quartiere Trionfale , l'auto che portava Aldo Moro e quella della scorta furono bloccate all'incrocio con via Stresa da un gruppo di terroristi che aprirono immediatamente il fuoco, uccisero in pochi secondi i cinque uomini della scorta e sequestrarono Moro . I terroristi ripartirono subito su diverse auto e fecero perdere le loro tracce. In via Fani rimasero la Fiata 130 targata "Roma L59812" dell'onorevole Moro con i cadaveri dell'autista,appuntato dei carabinieri Domenico Ricci,  42 anni, e del responsabile della sicurezza, maresciallo dei carabinieri Oreste Leonardi, 52 anni, e l' Alfa targata "Roma S93393" degli agenti di scorta con a bordo il cadavere della guardia di P.S. Giulio Rivero,  24 anni, e il vicebrigadiere di Pubblica sicurezza Frencesco Zizzi, 30 anni, gravemente ferito ma ancora in vita; riverso supino sul piano stradale, vicino all'auto, rimase anche il corpo della guardia di Pubblica sicurezza Raffaele Iozzino, 23 anni. Davanti alla Fiat 130 dell'onorevole Moro rimase un'auto FIat 128 familiare con targa del corpo diplomatico "CD 19707", ferma all'incrocio e abbandonata dai suoi occupanti.
ata 
Questa una brevissima cronaca (fonte Wikipedia) di quella giornata che cambiò letteralmente la storia contemporanea. Il rapimento e l'assassinio si Moro dopo 55 giorni ancpora sono cronaca, ancora, nel 2015, si scoprono audiocassette trovate nel luogo di prigionia di Moro che nessun inquirente ha mai ascoltato, Così dicono e mentono spudoratamente. Su 8 cassette ne sono ricomparse sette. Incredibile? Macchè, italiano! Ancora non si conoscono i nomi di chi stava sulla moto che fuggì subito dopo il massacro di Via Fani  qualcuno dice dei servizi segreti. Ancora non si sa chi degli uomini sei servizi abbia scippato la borsa di Moro e dove l'abbia nascosta. Incredibile? Macchè molto italiano. D'altra parte siamo ne lpaese in cui tutto si sa del terrorismo rosso e non si saprà mai nulla su chi ha messo bombe sui treni o in piazza fontana. Italiano, tutto molto italiano. Le persone sono trattate come sudditi. Questa è l'Italia! 

domenica 15 marzo 2015

QUando il primi ministro disprezza i cittadini... Renzi come Berlusconi!!

La costituzionalista Carlassare

“Abbiamo già detto no, ci disprezzano”

13 marzo 2015 - Nessun Commento »
Silvia Truzzi

CaralssareProviamo a essere ottimisti: nel 2005 ci fu un tentativo di riforma costituzionale: si ricorda Calderoli? Ecco, la Costituzione riscritta da un dentista fu respinta al mittente dai cittadini con il referendum dell’anno successivo. Potrebbe succedere anche questa volta”, spiega Lorenza Carlassare, professore emerito di Diritto costituzionale a Padova.
Perché ricorda oggi la riforma di Berlusconi?
In qualunque Paese – non dico civile, ma appena appena decente – non si riproporrebbero riforme che vanno nella stessa direzione di altre bocciate qualche anno prima. La cosa che mi allarma di più è l’assenza di considerazione, per non dire il disprezzo, verso l’opinione dei cittadini. Il popolo ha già detto no a una riforma che rafforzi i poteri del governo a scapito delle istituzioni rappresentative e li concentri in un unico vertice: la legge attuale diminuisce più dell’altra il peso della volontà popolare, abbassa ancora il livello di democrazia.
Il governo esulta, il dado è tratto. O quasi.
Al premier esultante vorrei dire che la democrazia non ha bisogno di capi, ha bisogno di partecipazione. Comunque, da un punto di vista procedurale sottolineo che non è la Costituzione che impone al Senato di soffermarsi solo sulle parti emendate dalla Camera, in prima lettura. Sono i regolamenti parlamentari. In un caso così grave, dove in realtà non c’è stato un dibattito serio e approfondito, ma il testo è stato approvato – a mio avviso illegittimamente – utilizzando ‘canguri’ per eliminare dalla discussione emendamenti sgraditi e i tempi sono stati forzati con sedute notturne, impensabili in una democrazia normale, la possibilità di riconsiderare alcune norme, le più discutibili, sarebbe indispensabile. È davvero un’occasione perduta. Si poteva fare una riforma utile, invece di  questo sgorbio con un Senato non elettivo cui si attribuisce il potere di decidere su materie costituzionali. Non credo che Renzi, l’innovatore, si sia reso conto del carattere profondamente conservatore di questa riforma.
Perché conservatore?
Il nuovo Senato tanto mal concepito avrà competenza in materia costituzionale e dunque anche in un eventuale iter correttivo della riforma. Il suo voto è determinante, allo stesso modo di quello della Camera dei deputati. Se domani qualcuno avesse l’idea di mettere ordine in questa riforma strampalata del Senato, magari modificandone la  composizione e le modalità di elezione, i nuovi ‘senatori’ (consiglieri regionali e sindaci che si nominano fra loro!) potrebbero bloccare qualunque modifica contraria ai loro interessi. Così , anziché rinnovarsi, questo ceto politico non fa altro che auto conservarsi.
Lei ha detto più volte che il carattere non elettivo è fortemente antidemocratico.
Ma certo: una repubblica democratica non può avere una Camera alta non elettiva che esercita funzioni costituzionali! Se uniamo questa riforma alla eliminazione delle Province – che in realtà ci sono ancora, ma senza alcun organo eletto dal popolo – e una legge elettorale dove l’esito del voto è completamente alterato, si vede bene che il popolo, anziché il sovrano, è considerato un fastidio da tacitare.
Che pensa dei deputati divisi, quelli che volevano votare no e hanno votato sì per fedeltà alla ditta e viceversa?
È stato un gioco delle parti, sia in Forza Italia che nel Pd, una buffonata, come se si trattasse di una decisione di poco conto e non del delicatissimo equilibrio dei poteri che sta alla base della nostra architettura costituzionale.
C’è ancora la partita della legge elettorale.
La famosa legge truffa del 1953 che scatenò tante battaglie in Parlamento e fuori, era più democratica dell’Italicum perché il premio di maggioranza veniva attribuito alla coalizione che otteneva il 50 per cento, ossia a chi la maggioranza l’aveva già. E poi, se nessuno raggiungeva questa soglia, il premio non scattava; e infatti non scattò! Nell’Italicum invece – che ricorda la legge Acerbo del 1923 – se nessuno raggiunge il 40 per cento, il premio viene comunque attribuito dopo il ballottaggio tra le due liste più votate qualunque sia la percentuale ottenuta! Si prende tutto anche con un seguito popolare assai modesto: la minoranza governa indisturbata.

Il Fatto Quotidiano  -  13 Marzo 2015