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lunedì 16 marzo 2015

16 marzo 1978: rapimento Moro

Giovedì 16 marzo 1978 a Roma era previsto il dibattito alla Camera dei deputati  ed il voto di fiducia per il  governo Andreotti quattro; si trattava di un momento di grande importanza: per la prima volta nella storia repubblicana il PCI avrebbe concorso direttamente alla maggioranza parlamentare che avrebbe sostenuto il nuovo esecutivo.Artefici del passaggio furono Moro e Berlinguer.
Ancora incombeva lo scandalo lockheed , Repubblica sosteneva che il famigerato famoso Antelope Kobbler, fosse proprio Moro.

Ore 09:00-ore 09:30

Alle ore 09:00 circa in via Mario Fani, quartiere Trionfale , l'auto che portava Aldo Moro e quella della scorta furono bloccate all'incrocio con via Stresa da un gruppo di terroristi che aprirono immediatamente il fuoco, uccisero in pochi secondi i cinque uomini della scorta e sequestrarono Moro . I terroristi ripartirono subito su diverse auto e fecero perdere le loro tracce. In via Fani rimasero la Fiata 130 targata "Roma L59812" dell'onorevole Moro con i cadaveri dell'autista,appuntato dei carabinieri Domenico Ricci,  42 anni, e del responsabile della sicurezza, maresciallo dei carabinieri Oreste Leonardi, 52 anni, e l' Alfa targata "Roma S93393" degli agenti di scorta con a bordo il cadavere della guardia di P.S. Giulio Rivero,  24 anni, e il vicebrigadiere di Pubblica sicurezza Frencesco Zizzi, 30 anni, gravemente ferito ma ancora in vita; riverso supino sul piano stradale, vicino all'auto, rimase anche il corpo della guardia di Pubblica sicurezza Raffaele Iozzino, 23 anni. Davanti alla Fiat 130 dell'onorevole Moro rimase un'auto FIat 128 familiare con targa del corpo diplomatico "CD 19707", ferma all'incrocio e abbandonata dai suoi occupanti.
ata 
Questa una brevissima cronaca (fonte Wikipedia) di quella giornata che cambiò letteralmente la storia contemporanea. Il rapimento e l'assassinio si Moro dopo 55 giorni ancpora sono cronaca, ancora, nel 2015, si scoprono audiocassette trovate nel luogo di prigionia di Moro che nessun inquirente ha mai ascoltato, Così dicono e mentono spudoratamente. Su 8 cassette ne sono ricomparse sette. Incredibile? Macchè, italiano! Ancora non si conoscono i nomi di chi stava sulla moto che fuggì subito dopo il massacro di Via Fani  qualcuno dice dei servizi segreti. Ancora non si sa chi degli uomini sei servizi abbia scippato la borsa di Moro e dove l'abbia nascosta. Incredibile? Macchè molto italiano. D'altra parte siamo ne lpaese in cui tutto si sa del terrorismo rosso e non si saprà mai nulla su chi ha messo bombe sui treni o in piazza fontana. Italiano, tutto molto italiano. Le persone sono trattate come sudditi. Questa è l'Italia! 

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