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sabato 29 marzo 2014

Mafia, appalti e pass falsi

Pirotecnico il Salento in questi ultimi tempi. Ogni giorno bruciano uno o più automezzi (solo l’altra notte, 26 marzo, un mezzo operativo e un’auto a Copertino e Tricase), spesso vanno in pezzi vetrine e bruciano negozi. Poi ci sono altre fiammate, come amministratori della cosa pubblica indagati per appalti e squallidi comportamenti come utilizzare pass falsi per entrare nelle ztl.

venerdì 28 marzo 2014

Fermiamo renzusconi!!!!!

Leggo e condivido ogni parola dell’appello pubblicato sul sito di Libertà e giustizia:

Questo il testo integrale:

Stiamo assistendo impotenti al progetto di stravolgere la nostra Costituzione da parte di un Parlamento esplicitamente delegittimato dalla sentenza della Corte costituzionale n.1 del 2014, per creare un sistema autoritario che dà al Presidente del Consiglio poteri padronali.

Con la prospettiva di un monocameralismo e la semplificazione accentratrice dell’ordine amministrativo, l’Italia di Matteo Renzi e di Silvio Berlusconi cambia faccia mentre la stampa, i partiti e i cittadini stanno attoniti (o accondiscendenti)  a guardare. La responsabilità del Pd è enorme poiché sta consentendo l’attuazione del piano che era di Berlusconi, un piano persistentemente osteggiato in passato a parole e ora in sordina accolto.
Il fatto che non sia Berlusconi ma il leader del Pd a prendere in mano il testimone della svolta autoritaria è ancora più grave perché neutralizza l’opinione di opposizione. Bisogna fermare subito questo progetto, e farlo con la stessa determinazione con la quale si riuscì a fermarlo quando Berlusconi lo ispirava. Non è l’appartenenza a un partito che vale a rendere giusto ciò che è sbagliato.
Una democrazia plebiscitaria non è scritta nella nostra Costituzione e non è cosa che nessun cittadino che ha rispetto per la sua libertà politica e civile può desiderare. Quale che sia il leader che la propone.

Primi firmatari:
Nadia Urbinati
Gustavo Zagrebelsky
Sandra Bonsanti
Stefano Rodotà
Lorenza Carlassare
Alessandro Pace
Roberta De Monticelli
Salvatore Settis
Rosetta Loy
Corrado Stajano
Giovanna Borgese
Alberto Vannucci
Elisabetta Rubini
Gaetano Azzariti
Costanza Firrao
Alessandro Bruni
Simona Peverelli
Sergio Materia



i padri costituenti e i figli scemi



Il premier decisionista vorrebbe portare a termine il disegno e l’architettura istituzionale declamata per vent’anni da Berlusconi. Probabilmente i pranzi ad Arcore e gli incontri per le riforme sono serviti a questo. Ora più che mai Renzi è vergognosamente nudo. Il problema è la deriva a destra del Partito Democratico che in nome e per conto di una preunta governabilità avalla ogni porcata. Questo Parlamento è delegittimato a fare riforme così importanti, la Corte Costituzionale lo ha chiarito senza ombra di dubbio. Noi non vogliamo che parlamentari nominati, che un governo nominato e guidato da un guitto violentino la Carta Costituzionale. Il populismo della destra berlusconiana e dell’altra destra che si chiama PD, assieme a quello del movimento di Casaleggio, dominano incontrastati la scena politica, occorre che le sinistre tornino a dialogare, occorre ridare un senso alla Democrazia violata. Il venir meno di una sinistra che aveva un disegno, una prospettiva d isocietà diversa, equa, giusta, e l’appiattirsi sui desiderata del puttaniere di Arcore sono stati catastrofici per la Democrazia. Ch isi ostina a difendere a spada tratta un ragazzino borioso e supponente è di fatto complice della deriva populista e reazionaria dell’Italia. Occorre sfiduciare il disegno di renzusconi!   

Chi vuole gli F35 è un cretino

Ieri sera, giovedi 27 marzo 2014, guardavo la trasmissione di Santoro, però a tutto c'è un limite, alla sopportazione soprattutto. Ho fato altro dopo un'oretta di dibattito pallido, spento e noiosissimo. Il conducador del programma, fiero e tronfio per di avere cinguettato (ed essersi fatto mettere sotto) da Berlusconi in campagna elettorale, di avere ospiti del calibro della bieca Santanchè, del provocatore Sgarbi e simili, ieri ha pensato bene di invitare, per parlare di F35, il ministro del governo Letta Mario Mauro. Il tipo, già uomo di berlusconi, ora di Monti. ha detto papale papale "gli F35 sono di sinistra perchè li volle Andreatta e il PD li ha sempre votati". Meno male che poi Gino Strada a rimesso in ordine le cose dicendo che i politici che sostengono che i bombardieri sono buoni sono dei "CRETINI". Condivido, sottoscrivo e plaudo.

Arma di sinistra
Arma di destra estrema. Fascista.
Se è vero che il PD ha sempre votato a favore della spesa idiota e folle, altrettanto vero è che dire che il PD è di sinistra è una castroneria evidente anche a chi di politica non mastica molto. Anzi, proprio queste scelte, come quelle di sottostare ai guerrafondai americani in Afghanistan e altrove, sono la prova provata che il PD è un partito di centro, speculare alla Democrazia Cristiana nella sua parte meno reazionaria. Dire che il PD accetta il fatto che la globalizzazione e la finanziarizzazione del mondo intero senza mettere in campo un'idea diversa di società è dire esattamente quanto poco di sinistra (nel senso di riformista) sia.

Quindi quel "cretini" ci sta tutto. A Mauro e ai parlamentari tutti che votano i progetti  come quello degli F35.



giovedì 27 marzo 2014

28 marzo 1886 - Prima esecuzione dell'Inno dei Lavoratori

La prima esecuzione del “Canto dei lavoratori” poi ribattezzato “inno dei lavoratori ” venne eseguita dalla corale di Gaetano Donizetti il 28 marzo 1886 nel salone del Consolato operaio a Milano.
Il testo venne composto da Filippo Turati su musiche di Zenone Mattei e pubblicato nel mese di marzo dello stesso anno, su “La Farfalla” e subito dopo su “Il Fascio operaio”. L’esecuzione pubblica doveva tenersi sempre il 28 marzo, ma il governo dell’epoca, guidato da Agostino De Pretis,  la bloccò in quanto sovversiva. Perché “incitava all'odio di classe”.
Il testo completo:

mercoledì 26 marzo 2014

Mangiando cucina piemontese a Patù

La strada scorre fra Lecce e Patù.
Là ci stanno le cento pietre, è un monumento funerario utilizzato come mausoleo sepolcrale per Geminario, il generale, uomo di pace, trucidato dai saraceni. Costruita con cento blocchi di roccia presi dalla vicina Vereto, città messapica, divenne poi chiesa. È strano, pensavo, come gli uomini di pace possano morire trucidati da quelli di guerra. Pare una storia infinita.

martedì 25 marzo 2014

24 marzo 1944 Eccidio delle fosse Ardeatine

24 marzo 1944 - Eccidio delle Fosse Ardeatine

335 martiri civili e militari. Per non dimenticare: 

Agnini Ferdinando – Studente di medicina
Ajroldi Antonio – Maggiore dell’Esercito.
Albanese Teodato – Avvocato.
Albertelli Pilo – Professore di filosofia.
Amoretti Ivanoe – Sottotenente in servizio permanente effettivo.
Angelai Aldo – Macellaio.
Angeli Virgilio – Pittore.
Angelini Paolo – Autista.
Angelucci Giovanni – Macellaio.
Annarumi Bruno – Stagnino.
Anticoli Lazzaro – Venditore ambulante.
Artale Vito – Tenente Generale d’artiglieria.
Astrologo Cesare – Lucidatore.
Aversa Raffaele – Capitano dei Carabinieri.
Avolio Carlo – Impiegato (S.A.L.B.)
Azzarita Manfredi – Capitano di cavalleria.
Baglivo Ugo – Avvocato.
Ballina Giovanni – Contadino.
Banzi Aldo – Impiegato.
Barbieri Silvio – Architetto.
Benati Nino – Banchista.
Bendicenti – Avvocato.
Berardi Lallo – Manovale.
Bernabei Elio – Ingegnere delle Ferrovie dello Stato.
Bernardini – Commerciante.
Bernardini Tito – Magazziniere.
Berolsheimer Aldo – Commesso.
Blumstein Giorgio Leone – Banchiere.
Bolgia Michele – Ferroviere.
Bonanni Luigi – Autista.
Bordoni Manlio – Impiegato.
Bruno Dl Belmonte Luigi – Proprietario.
Bucchi Marcello – Geometra.
Bucci Bruno – Disegnatore.
Bucci Umberto – Impiegato.
Bucciano Francesco – Impiegato.
Bussi Armando – Impiegato delle Ferrovie dello Stato.
Butera Gaetano – Pittore.
Buttaroni Vittorio – Autista.
Butticé Leonardo – Meccanico.
Calderari Giuseppe – Contadino.
Camisotti Carlo – Asfaltista.
Campanile Silvio – Commerciante.
Canacci Ilario – Cameriere.
Canalis Salvatore – Professore di lettere.
Cantalamessa Renato – Falegname.
Capecci Alfredo – Meccanico.
Capozio Ottavio – Impiegato postale.
Caputo Ferruccio – Studente.
Caracciolo Emanuele – Regista e tecnico cinematografico.
Carioli Francesco – Fruttivendolo.
Carola Federico – Capitano d’aviazione.
Carola Mario – Capitano di fanteria.
Casadei Andrea – Falegname.
Caviglia Adolfo – Impiegato.
Celani Giuseppe – Ispettore capo dei servizi annonari.
Cerroni Oreste – Tipografo.
Checchi Egidio – Meccanico.
Chiesa Romualdo – Studente.
Chiricozzi Aldo Francesco – Impiegato.
Ciavarella Francesco – Marinaio.
Cibei Duilio – Falegname.
Cibei Gino – Meccanico.
Cinelli Francesco – Impiegato.
Cinelli Giuseppe – Portatore ai mercati generali.
Cocco Pasquale – Studente.
Coen Saverio – Commerciante.
Conti Giorgio – Ingegnere.
Corsi Orazio – Falegname
Costanzi Guido – Impiegato.
Cozzi Alberto – Meccanico.
D’Amico Cosimo – Amministratore teatrale.
D’Amico Giuseppe – Impiegato.
D’Andrea Mario – Ferrovie.
D’Aspro Arturo – Ragioniere.
De Angelis Gerardo – Regista cinematografico.
De Carolis Ugo – Maggiore dei Carabinieri.
De Giorgio Carlo – Impiegato.
De Grenet Filippo – Tenente e agente del SIM.
Della Torre Odoardo – Avvocato.
Del Monte Giuseppe – Impiegato.
De Marchi Raoul – Impiegato.
De Nicolo Gastone – Studente.
De Simoni Fidardo – Operaio.
Di Capua Zaccaria – Autista.
Di Castro Angelo – Commesso.
Di Consiglio Cesare – Venditore ambulante.
Di Consiglio Franco – Macellaio.
Dl Consiglio Marco – Macellaio.
Di Consiglio Mosè – Commerciante.
Di Consiglio Salomone – Venditore ambulante.
Di Consiglio Santoro – Macellaio.
Di Nepi Alberto – Commerciante.
Di Nepi Giorgio – Viaggiatore.
Di Nepi Samuele – Commerciante.
Di Nola Ugo – Rappresentante di commercio.
Diociajuti Pier Domenico – Commerciante.
Di Peppe Otello – Falegname ebanista.
Di Porto Angelo – Commesso.
Di Porto Giacomo – Venditore ambulante.
Di Porto Giacomo – Venditore ambulante.
Di Salvo Gioacchino – Impiegato.
Di Segni Armando – Commerciante.
Di Segni Pacifico – Venditore ambulante.
Di Veroli Attilio – Commerciante.
Di Veroli Michele – Collaboratore del padre commerciante.
Drucker Salomone – Pellicciaio.
Duranti Lido – Operaio.
Efrati Marco – Commerciante.
Elena Fernando – Artista.
Eluisi Aldo – Pittore.
Ercolani Giorgio – Tenente Colonnello dell’Esercito e agente del SIM.
Ercoli Aldo – Pittore.
Fabri Renato – Commerciante.
Fabrini Antonio – Stagnino.
Fano Giorgio – Dottore in scienze commerciali.
Fantacone Alberto – Dottore in legge.
Fantini Vittorio – Farmacista.
Fatucci Sabato Amadio – Venditore ambulante.
Felicioli Mario – Elettrotecnico.
Fenulli Dardano – Maggior Generale
Ferola Enrico – Fabbro.
Finamonti Loreto – Commerciante.
Finocchiaro Arnaldo – Elettricista.
Finzi Aldo – Agricoltore.
Fiorentini Valerio – Autista meccanico.
Fiorini Fiorino – Maestro musica.
Fochetti Angelo – Impiegato.
Fondi Edmondo – Impiegato commerciante.
Fontana Genserico –Tenente dei Carabinieri, dottore in giurisprudenza.
Fornari Raffaele – Commerciante.
Fornaro Leone – Venditore ambulante.
Forte Gaetano – Commerciante.
Foschi Carlo – Commerciante.
Frasca Celestino – Muratore.
Frascà Paolo – Impiegato.
Frascati Angelo – Commerciante.
Frignani Giovanni – Tenente Colonnello dei Carabinieri
Funaro Alberto – Commerciante.
Funaro Mosè – Commerciante.
Funaro Pacifico – Autista.
Funaro Settimio – Venditore ambulante.
Galafati Angelo – Pontarolo.
Gallarello Antonio – Falegname ebanista.
Gavioli Luigi – Impiegato.
Gelsomini Manlio – Medico.
Gesmundo Gioacchino – Professore di lettere.
Giacchini Alberto – Assicuratore.
Giglio Maurizio – Dottore in legge.
Gigliozzi Romolo – Autista.
Giordano Calcedonio – Corazziere.
Giorgi Giorgio – Ragioniere.
Giorgini Renzo – Industriale.
Giustiniani Antonio – Cameriere.
Gorgolini Giorgio – Ragioniere.
Gori Gastone – Muratore.
Govoni Aladino – Capitano dei granatieri.
Grani Umberto – Tenente Colonnello dell’Aeronautica.
Grieco Ennio – Elettromeccanico.
Guidoni Unico – Studente.
Haipel Mario – Maresciallo dell’Esercito.
Iaforte Domenico – Calzolaio.
Ialuna Sebastiano – Agricoltore.
Imperiali Costantino – Rappresentante di vini.
Intreccialagli Mario – Calzolaio.
Kereszti Sandor – Ufficiale.
Landesman Boris – Commerciante.
La Vecchia Gaetano – Ebanista.
Leonardi Ornello – Commesso.
Leonelli Cesare – Avvocato.
Liberi Epidemio – Industriale.
Lioonnici Amedeo – Industriale.
Limentani Davide – Commerciante.
Limentani Giovanni – Commerciante.
Limentani Settimio – Commerciante.
Lombardi Ezio – Impiegato.
Lopresti Giuseppe – Dottore in legge.
Lordi Roberto – Generale dell’Aeronautica.
Lotti Giuseppe – Stuccatore.
Lucarelli Armando – Tipografo.
Luchetti Carlo – Stagnaro.
Luna Gavino – Impiegato delle Poste.
Lungaro Pietro Ermelindo – Sottufficiale di Pubblica Sicurezza.
Lunghi Ambrogio – Asfaltista.
Lusena Umberto – Maggiore dell’Esercito.
Luzzi Everardo – Metallurgico.
Magri Mario – Capitano d’artiglieria.
Manca Candido – Brigadiere dei Carabinieri.
Mancini Enrico – Commerciante.
Marchesi Alberto – Commerciante.
Marchetti Duilio – Autista.
Margioni Antonio – Falegname.
Marimpietri Vittorio – Impiegato.
Marino Angelo – Piazzista.
Martella Angelo
Martelli Castaldi Sabato – Generale dell’Aeronautica.
Martini Placido – Avvocato.
Mastrangeli Fulvio – Impiegato.
Mastrogiacomo Luigi – Custode del ministero delle Finanza.
Medas Giuseppe – Avvocato.
Menasci Umberto – Commerciante.
Micheli Ernesto – Imbianchino.
Micozzi Emidio – Commerciante.
Mieli Cesare – Venditore ambulante.
Mieli Mario – Negoziante.
Mieli Renato – Negoziante.
Milano Raffaele – Viaggiatore.
Milano Tullio – Impiegato.
Milano Ugo – Impiegato.
Mocci Sisinnio
Montezemolo Giuseppe – Colonnello dei Carabinieri e agente del SIM.
Moretti Augusto
Moretti Pio – Contadino.
Morgano Santo – Elettromeccanico.
Mosca Alfredo – Elettrotecnico.
Moscati Emanuele – Piazzista.
Moscati Pace – Venditore ambulante.
Moscati Vito – Elettricista.
Mosciatti Carlo – Impiegato.
Napoleone Agostino – Sottotenente di vascello della Marina.
Natali Celestino – Commerciante.
Natili Mariano – Commerciante.
Navarra Giuseppe – Contadino.
Ninci Sestilio – Tramviere.
Nobili Edoardo – Meccanico.
Norma Fernando – Ebanista.
Orlandi Posti Orlando – Studente.
Ottaviano Armando – Dottore in lettere.
Paliani Attilio – Commerciante.
Pappagallo Pietro – Sacerdote.
Pasqualucci Alfredo – Calzolaio.
Passarella Mario – Falegname.
Pelliccia Ulderico – Carpentiere.
Pensuti Renzo – Studente.
Pepicelli Francesco – Maresciallo dei Carabinieri.
Perpetua Remo – Rigattiere.
Perugia Angelo – Venditore ambulante.
Petocchi Amedeo
Petrucci Paolo – Professore di lettere.
Pettorini Ambrogio – Agricoltore.
Piasco Renzo – Ferroviere.
Piattelli Cesare – Venditore ambulante.
Piattelli Franco – Commesso.
Piattelli Giacomo – Piazzista.
Pierantoni Luigi – Medico.
Pierleoni Romolo – Fabbro.
Pignotti Angelo – Negoziante.
Pignotti Umberto – Impiegato.
Piperno Claudio – Commerciante.
Piras Ignazio – Contadino.
Pirozzi Vincenzo – Ragioniere.
Pisino Antonio – Ufficiale di marina.
Pistonesi Antonio – Cameriere.
Pitrelli Rosario – Meccanico.
Polli Domenico – Costruttore edile.
Portieri Alessandro – Meccanico.
Portinari Erminio – Geometra.
Primavera Pietro – Impiegato.
Prosperi Antonio – Impiegato.
Pula Italo – Fabbro.
Pula Spartaco – Verniciatore.
Raffaeli Beniamino – Carpentiere.
Rampulla Giovanni – Tenente Colonnello.
Rendina Roberto – Tenente Colonnello d’artiglieria.
Renzi Egidio – Operaio.
Renzini Augusto – Carabiniere.
Ricci Domenico – Impiegato.
Rindone Nunzio – Pastore.
Rizzo Ottorino – Maggiore dell’Esercito.
Roazzi Antonio – Autista.
Rocchi Filippo – Commerciante.
Rodella Bruno – Studente.
Rodriguez Pereira Romeo – Tenente dei Carabinieri.
Romagnoli Goffredo – Ferroviere.
Roncacci Giulio – Commerciante.
Ronconi Ettore – Contadino.
Saccotelli Vincenzo – Falegname.
Salemme Felice – Impiegato.
Salvatori Giovanni – Impiegato.
Sansolini Adolfo – Commerciante.
Sansolini Alfredo – Commerciante.
Savelli Francesco – Ingegnere.
Scarioli Ivano – Bracciante.
Scattoni Umberto – Pittore.
Sciunnach Dattilo – Commerciante.
Semini Fiorenzo – Sottotenente di vascello della Regia Marina.
Senesi Giovanni – Esattore istituto di assicurazioni.
Sepe Gaetano – Sarto.
Sergi Gerardo – Sottotenente dei Carabinieri Reali.
Sermoneta Benedetto – Venditore ambulante.
Silvestri Sebastiano – Agricoltore.
Simoni Simone – Generale.
rimosso su cortese richiesta di familiare della Vittima
Sonnino Gabriele – Commesso.
Sonnino Mosè – Venditore ambulante.
rimosso su cortese richiesta di familiare della Vittima
Spunticchia Antonino – Meccanico.
Stame Nicola Ugo – Artista lirico.
Talamo Manfredi – Tenente Colonnello dei Carabinieri Reali.
Tapparelli Mario – Commerciante.
Tedesco Cesare – Commesso.
Terracina Sergio – Commesso.
Testa Settimio – Contadino.
Trentini Giulio – Arrotino.
Troiani Eusebio – Mediatore.
Troiani Pietro – Venditore ambulante.
Ugolini Nino – Elettromeccanico.
Unghetti Antonio – Manovale.
Valesani Otello – Calzolaio.
Vercillo Giovanni – Impiegato.
Villoresi Renato – Capitano dell’Esercito.
Viotti Pietro – Commerciante
Vivanti Angelo – Commerciante.
Vivanti Giacomo – Commerciante.
Vivenzio Gennaro
Volponi Guido – Impiegato.
Wald Pesach Paul
Wald Schra
Zaccagnini Carlo – Avvocato.
Zambelli Ilario – Telegrafista
Zarfati Alessandro – Commerciante.
Zicconi Raffaele – Impiegato.
Zironi Augusto – Sottotenente di vascello della Marina.
12 Salme non identificate





I Salentini morti alle fosse Ardeatine:

Ayroldi Antonio di Ostuni
Baglivo Ugo di Alessano. Docente di diritto all'Università romana
Caracciolo Emanuele nato a Tripoli da genitori Gallipolini
Caputo Ferruccio di Melissano
Carola Federico di Lecce
Carola Mario (fratello di Federico ma nato a Gaeta)
Pisino Antonio di Maglie


lunedì 24 marzo 2014

24 marzo 1980 - Ammazzano Oscar Arnulfo Romero

Oscar Arnulfo Romero y Galdàmez nacque a Ciudad Barrios il 15 agosto 1917 e venne trucidato a San Salvador il 24 marzo 1980.

"In questo Calice il vino diventa sangue che è stato il prezzo della salvezza. Possa questo sacrificio di Cristo darci il coraggio di offrire il nostro corpo ed il nostro sangue per la giustizia e la pace del nostro popolo.Questo momento di preghiera ci trovi saldamente uniti nella fede e nella speranza" 



Sono state le ultime parole di Oscar Arnulfo Romero, l'arcivescovo di El Salvador. Mentre alzava il calice al cielo venne trucidato dagli uomini inviati dal generale d'Abuisson. Crivellato di colpi sull'altare. Era il 24 marzo 1980. Oscar Romero stava dalla parte degli ultimi, veniva minacciato perchè denunciava le violazioni dei diritti umani da parte dei militari e dei loro squadroni della morte. Accoglieva campesinos nella sua chiesa. Era scomodo Romero. Da quel 24 marzo 1980 i salvadoreni che hanno fede lo chiamano San Romero. Solo  Giovanni Paolo II  se ne scordò quando tentò di non nominarlo beato. Fu travolto dall'indignazione dei fedeli e del clero centro sud americano e dovette , suo malgrado, ricredersi.