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mercoledì 12 agosto 2015

Scirocco, salite e coglioni

Trovo una connessione veloce. Da giorni sono senza internet, senza TV e leggo poco i giornali. Poi passa (ahimè). Così, giusto per far vivere questo ammasso di parole del blog mi connetto e scrivo otto righe (forse 12). 


Scirocco… incombe, cambia la fisionomia delle persone, si boccheggia sotto la cappa d’umidità. Ma chi se ne frega, siamo in estate, e l’estate, anche la più torrida, sia benvenuta. In estate vedi il mare che brilla, e sul mare la vela rossa di Rocco che va… dove non sapremo mai, lui va. Al bar tonnellate  di caffè in ghiaccio (con latte di mandorla ovviamente), i bimbi giocano e… che succede al mondo? Non ho TV, non ho internet e in questi giorni non sto leggendo giornali. Toh, che vita. Anche lo smartphone per fortuna è sufficientemente antico da non consentirmi connessioni dignitose, giusto per eventuali mail, ma nessuno scrive in questi giorni, e meno male.

Non male veramente. Al bar in piazzetta incontro Matteo che sta aspettando che il meccanico gli consegni l’auto, parliamo un po’, si prende un caffè. L’alga che fa ammalare, i bimbi che giocano, le meduse di Boero, Marittima e Tricase Porto. La notte della Taranta incombe e arriverà presto mettendo la parola fine all’estate.  Insomma, tutto nella norma, anche il ragazzino morto in discoteca. Tutto messo in conto dall’economia dell’estate. Arrivano barconi, affondano barconi, crepano immigrati… è l’estate ragazzo. E mentre cammino in salita penso che pochi, forse nessuno, è più coglione di un razzista. Così, per pensare…