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sabato 8 marzo 2014

Mino De Santis a Calimera con La Buona Novella

Che ci fanno queste anime
Davanti alla chiesa
Questa gente divisa
Questa storia sospesa

A misura di braccio
A distanza di offesa
Che alla pace si pensa
Che la pace si sfiora

Due famiglie disarmate di sangue
Si schierano a rea
E per tutti il dolore degli altri
È dolore a metà...

E’ stata l’apertura del concerto di Mino De Santis al Cinema Elio di Calimera.  “Disamistade” è parola sarda, significa faida
, inimicizia. E’ stato l’inizio di un’emozione, di più emozioni. Andava la musica, andavano le parole della Buona Novella, l’album in cui de André cantava l'altro Vangelo, quello apocrifo, non ufficiale, quello che racconta di una Madre, Madonna (ma/donna) bambina data in sposa, che quando sarà donna non potrà che piangere il suo figlio massacrato in croce.

venerdì 7 marzo 2014

Per i nati nel 1951 - Cronaca di un anno

1951

Sono nato il 12 agosto 1951. Erano passati solo sei anni dalla fine della seconda guerra mondiale e dall'uscita dal ventennio di dittatura fascista. Una vita costellata da uscite da un ventennio per i nati nel '51. Fu un anno intenso, come tutti quelli che precedettero il boom economico. Vediamone una breve e non esaustiva cronologia

giovedì 6 marzo 2014

Usura, crisi, gioco d'azzardo

È stato presentato in febbraio il rapporto “Le dimensioni del gioco d’azzardo legale ed illegale e l’usura collegata” nel corso di una tavola rotonda  nei locali della Camera di Commercio di Bari a cura dell’Associazione Antiusura San Nicola e Santi Medici, Consulta Antiusura, Insieme contro l’azzardo.

mercoledì 5 marzo 2014

La dittatura sobria di Grillo

“Io voglio una dittatura sobria!” così Grillo ai giornalisti dopo l’incontro con Renzi.

ph: www.nogrilloforme.wordpress.com
Leggiamo sull’enciclopedia Treccani: “...Le d. moderne e contemporanee hanno assunto molteplici forme. Sono state dominate da élite politiche o militari. Hanno assunto il profilo di d. rivoluzionarie, conservatrici o reazionarie. Si sono fondate sul ruolo determinante di una singola personalità oppure di oligarchie politiche, burocratiche o di partito. In base a una celebre tipologia, esse si possono utilmente classificare in d. autoritarie, cesaristiche e totalitarie. Le prime  (F. Franco, Mussolini) si fondano su un basso livello di mobilitazione politica delle masse e sul controllo dei tradizionali apparati di potere dell’esercito, della polizia, della magistratura e della burocrazia che vengono utilizzati come strumenti di repressione per stroncare qualsiasi forma di opposizione. Le seconde (Napoleone)   sono costruite intorno alla figura carismatica di un capo che si sforza di governare sulla base di un forte sostegno popolare, e dunque in un contesto di mobilitazione politica crescente. Le ultime infine (Hitler, Stalin) si basano sia sul controllo dei tradizionali apparati di potere sia sul culto del capo carismatico... Espressione caratteristica di questa forma di dittatura è l’esistenza di un partito unico che rappresenta il veicolo principale della propaganda e dell’indottrinamento di regime e nel contempo la negazione di qualsiasi parvenza di pluralismo politico, che è invece ancora compatibile con i modelli della dittatura autoritaria e di quella cesaristica...”

martedì 4 marzo 2014

Sacra Corona, Antimafiaduemila.com

Dal sito www.anitmafiaduemila.com ripropongo il pezzo di Antonio Pezzuto. Interessantissimo per comprendere come la criminalità organizzata in Salento e non solo sia diffusa ad ogni livello, come sia collusa con una politica dalla quale è cercata per procurarsi voti in cambio di appalti e favori. Ovviamente la regola non è universale, guai a dire che i politici sono tutti uguali, tuttavia occorre stare in guardia, alzare il livello, informarsi ed informare. Il giornalista ha anche questo compito. Per fortuna gli organi di informazione ne parlano. Oggi, dopo due giorni dal pezzo riportato, è uscita una doppia pagina su un noto quotidiano locale, interessante veramente,  molti concetti ribadiscono con estrema precisione quanto scritto da Antonio. Quindi il problema inizia ad essere sentito.  


I politici cercano l’appoggio elettorale della Sacra Corona Unita

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motta-mandoiQuesto il grido d’allarme della Direzione Nazionale Antimafia
di Antonio Nicola Pezzuto - 3 marzo 2014
“Un particolare accenno merita l’evoluzione del rapporto fra i gruppi mafiosi e gli ambienti della politica, soprattutto locale e delle istituzioni.
Con il passare del tempo, e con i risultati che la “politica” di sommersione dei gruppi appartenenti alla Sacra Corona Unita sta conseguendo nelle relazioni, cui si è diffusamente accennato, con la società civile, tali rapporti sono significativamente mutati: come risulta dalle dichiarazioni dei collaboratori, non sono i mafiosi che cercano un contatto con i politici, offrendo i loro voti in cambio di qualcosa, ma sono i politici che cercano il supporto elettorale dei gruppi criminali presenti sul territorio, promettendo loro l’affidamento di lavori alle aziende che ad essi fanno notoriamente riferimento ed altri possibili affari derivanti dalla gestione amministrativa degli enti che, ove eletti, saranno da loro rappresentati.
Il riscontro, indiretto ed indiziario, a queste dichiarazioni, viene dato dagli attentati ai danni degli amministratori di Comuni ove è particolarmente presente la mafia salentina, che avvengono quando le promesse non vengono mantenute”.
Questo, testuale, è ciò che si legge nella relazione annuale della Direzione Nazionale Antimafia. E, dopo un anno, rimane immutato il grido d’allarme del Consigliere Francesco Mandoi.
Viene a questo punto da chiedersi quante e quali amministrazioni siano condizionate da collusioni con la Sacra Corona Unita, se è vera democrazia quella che vede protagonista in campagna elettorale un’organizzazione criminale e che cosa accade in quegli enti “infiltrati” da mani oscure. Perché, credo, queste siano domande legittime che, un comune cittadino prima e un attento giornalista poi, debbano porsi. Mi fa effetto rileggere a distanza di un anno le stesse identiche e inquietanti parole che, probabilmente, qui sul territorio sono passate in sordina.
Volutamente, quest’anno, ho deciso di non soffermarmi su tutti gli altri punti della relazione.
Che la Scu prediliga il settore del traffico delle sostanze stupefacenti è ormai risaputo. Che domini nel settore delle estorsioni e dell’usura e che ha scelto la strada del consenso sociale e dell’inabissamento per poter fare meglio affari, anche. Ormai, è evidente, come hanno dimostrato le recenti operazioni “Tam Tam” e “Network”, che i clan non disdegnino alcun settore dell’economia lecita, come appunto quello del turismo. Così come sappiamo benissimo che i mafiosi preferiscano, tranne che in qualche caso, non farsi la guerra per non attirare l’attenzione delle forze dell’ordine.
Una Sacra Corona Unita che non ha più una struttura verticistica ma che è divisa per clan. Una Sacra Corona Unita che cerca di non fare rumore per trarre in inganno, per far credere alla gente che quasi sia scomparsa. E così, lontano dai riflettori, contamina il mondo della politica. Nulla sappiamo di quanto accada in tal senso. È inquietante e disorienta una situazione del genere. Parlare di programmi, di cose da fare, a che serve quando ci sono candidati che hanno un vantaggio illecito rispetto ad altri? Leggere di politici che si consegnano nelle mani di criminali pur di raggiungere il potere è, a mio avviso, aberrante. E deve suscitare la massima indignazione di chi legge queste cose.
Non voglio dilungarmi, per non distrarre l’attenzione del lettore. Preferisco che si concentri sul punto essenziale dell’articolo.
Chiudo con una riflessione. Il Procuratore Motta, dopo le recenti operazioni antimafia, ha dichiarato che “abbiamo sempre detto che il Salento non è terra di mafia, ma se la fanno da padrone l’assoggettamento e l’omertà siamo rovinati”. Mi permetto, sommessamente, di aggiungere che la situazione, forse, è ancora più grave, visto che per il secondo anno consecutivo la DNA ci dice che ci sono istituzioni colluse se non addirittura governate dalla Scu.
Succede qui, nella tranquilla terra del sole, del mare e del vento. Succede qui, nel torpore del Salento.

Magnus Carlsen, 22 anni, è il nuovo campione mondiale di scacchi

E’ il norvegese  Magnus Carlsen, appena 22 anni, il  nuovo campione mondiale di scacchi. Ha battuto ai punti l’indiano Viswanhathan Anand di 43 anni.  E’ il più giovane campione mondiale di sempre. A soli 19 anni fu il primo a superare i 2600 punti nella classifica internazionale.  

lunedì 3 marzo 2014

3 marzo 1944: La sciagura del treno 8017

·  402 persone, di cui 324 uomini e 78 donne sepolti nelle fosse comuni a Balvano. 
·  427 vittime secondo il processo.
·  500 vittime secondo i quotidiani La Stampa, Corriere della sera, Giornale d’Italia.
· 509 vittime, di cui 408 uomini e 101 donne secondo la lapide del cimitero di Balvano.
· 509 vittime secondo il quotidiano Gazzetta del Mezzogiorno.
· 517 vittime totali secondo il bilancio ufficiale del verbale del     Consiglio dei Ministri.
 · 549 vittime, di cui 472 uomini e 77 donne secondo il quindicinale potentino Il Gazzettino.

Non si è mai saputo il numero esatto delle vittime della  sciagura del treno 8017, che ebbe luogo il 3 marzo 1944 che fu il più grave incidente ferroviario per numero di vittime in Italia. Prende il nome dal numero del treno coinvolto ma è conosciuta anche con il nome di disastro di Balvano, dal luogo dell'accaduto.

Le vittime morirono intossicate dal monossido in una galleria che il treno non riuscì a superare per il forte dislivello. Oggi ricorre il 70 anniversario della tragedia.

Siti utili:
https://www.facebook.com/groups/39787710981/

domenica 2 marzo 2014

Piazza Schipa, assemblea per proteggerla dal cemento

Il Comitato per la tutela dell’area archeologica ex caserma Massa, al quale aderiscono moltissimi enti e  associazioni fra cui: ADOC,
Piazza Schipa oggi


Piazza Schipa come la vogliono
Fondazione Mario Perrotta, Italia Nostra, Movimento Valori e Rinnovamento, Storia Patria, ARCI, Fondo Verri, Manni Editore, Telerama, si è riunito all’Open Space venerdì 28 febbraio.