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venerdì 14 giugno 2013

Paesaggio salentino

Girovagando per il Salento. Litoranea nei pressi di San Foca... Passaggio pedonale della spendig review.
ph: Gianni Ferraris

Il PD si astiene. La legge sull'aborto la difende il PDL.

La Democrazia ha un problema serio, anzi, esiziale. I Partiti hanno subìto una mutazione genetica. Tu pensi di votare una forza che condivide alcuni tuoi principi fondamentali e scopri che così non è. Scopri che la farsa sta diventando tragedia.
Martedi 11 giugno è una giornata da ricordare. Si parla del diritto delle donne di poter abortire in strutture pubbliche. SEL presenta in parlamento una mozione per limitare negli ospedali pubblici la strabordante presenza dei medici “obiettori”.
Come pubblicato su ogni organo di stampa pochi giorni fa, moltissime sono le donne che   non riescono ad accedere a servizi garantiti dalla legge in quanto oltre l’80% dei medici si dichiara obiettore. Chi può va in Svizzera o in Inghilterra o in strutture private (chissà quanti medici obiettori operano in quelle), chi non ne ha i mezzi ricorre, come un tempo, all’aborto clandestino. In tutto questo si può ipotizzare, in quanto mancano ricerche e dati, che il problema grandissimo sia delle donne immigrate. Si tratta di una vera e propria emergenza dovuta al fatto che ci troviamo di fronte a un fenomeno che pare sconfinare nell’integralismo.
La mozione è passata al voto, Movimento Cinque Stelle, SEL e PDL hanno votato a favore, il PD si è astenuto. Esito finale: 230 voti a favore, 254 astenuti. Proprio così, si è astenuto, avete letto bene. Per fortuna all’interno di quel (ormai ex) partito ci sono persone vicine alla sensibilità di chi li ha eletti.  Così, mentre i giornali guardavano sornioni a quanto accadeva nel partito di Monti dove la Binetti e Irene Tinagli presentavano addirittura due mozioni contrapposte, la prima facendo i suoi soliti show integralisti, la seconda andando incontro alle esigenze delle persone, il PD strappava violentemente con il buon senso.
La mozione di SEL, in particolare, chiede che la facoltà di obiezione non venga concessa ai nuovi assunti, ma solo a chi lavorava prima della legge sull’interruzione di gravidanza. Insomma, se un medico ha principi etici, religiosi, morali che gli impediscono di osservare la legge dello stato, può tranquillamente aprire uno studio privato o lavorare in qualche clinica talebana. Libertà garantita a tutti, integralisti e persone normali.  Lo stesso dovrebbe valere per la scuola pubblica, chi vuole unpeducazione religiosa a tutto campo, chi crede nelle teorie creazioniste e non concede spazio al resto, è liberissimo di scegliere scuole che insegnino quelle cose, la scuola pubblica deve invece educare. Laicità dello Stato è anche questo.


Sull’argomento vedere anche:   http://www.linkiesta.it/pd-obiettori-aborto

giovedì 13 giugno 2013

Questa sera alle Cantelmo si parla di jus soli

LA CITTA' E I BAMBINI STRANIERI NATI A LECCE: UNA PROPOSTA DI INTEGRAZIONE E CITTADINANZA.
Lecce Bene Comune insieme alle tante associazioni del territorio promuove una campagna di sensibilizzazione in città per la cittadinanza onoraria ai bambini/ragazzi nati a Lecce da genitori immigrati e che frequentano le scuole elementari e/o medie in città.
LBC attraverso i suoi consiglieri presenterà una richiesta al Sindaco della città per la concessione della cittadinanza onoraria a questi bambini/ragazzi , come gesto di apertura e come passo concreto nella direzione dell’integrazione.
L’iniziativa sarà presentata in un incontro giovedì 13 giugno presso le Officine Cantelmo alle ore 18. Nel corso della serata verrà proiettato il documentario “18 Ius soli” di Fred Kumowu.

mercoledì 12 giugno 2013

Il coltello dell'ufficiale

Il 12 giugno 1897 viene brevettato il "Coltello dell'ufficiale". Si tratta di un oggetto multifunzione passato alla storia come Coltellino Svizzero. Karl Elsener, il fondatore della Victorinox, una delle aziende produttrici, dal 1891 forniva l'esercito di coltellini fabbricati in Svizzera, manico in legno, contenevano una lama, il cacciavite e, un apribottiglie ed un punteruolo. Ne l' 97 riuscì a rendere il coltellino multifunzione con più strumenti grazie all'utilizzo di apertura a molla. I più complessi arrivano a contenere 50 utensili. Il colore rosso, oltre che richiamare la bandiera svizzera, pare sia stato scelto per ritrovarlo facilmente nella neve. 

martedì 11 giugno 2013

Rubano a Lecce - Figuraccia?

Lecce, centro storico con parking, Piazza San Giovanni Dei Fiorentini
A me Ozpetek piace. E’ un regista capace, bravo, sa rendere con ironia quel che dice, e l’ironia, ben sappiamo, è l’arma delle persone intelligenti quando utilizzata con moderazione e senso della misura. Sono dispiaciuto per il furto che ha subìto a Lecce, anche se, diciamola tutta, quasi certamente il materiale rubato era coperto da assicurazione, quindi il danno si tramuterà, presumo, in momentaneo disagio. Tutto è bene quel che finisce bene, insomma. Quello che ha fatto specie è stata la reazione del Sindaco Paolo Perrone. Giusto portare solidarietà ad un ospite eccellente che rende a Lecce un servizio di non poco conto, spalancare la città al mondo anche attraverso il grande schermo è importante. Forse però era giusto invitare (non a spese del contribuente) tutto lo staff ad un aperitivo e rimettere a posto i ruoli e le cose. D’altra parte il regista si è immediatamente reso conto della situazione ed ha dichiarato che non saranno queste sciocchezze a farlo allontanare da Lecce. Dicevo della reazione del Sindaco, in un post su Facebook ha detto che il danno di immagine di Lecce è fortemente colpito da un gesto che “ci fa fare figure pessime”.  
La malavita in sé non è un danno a Lecce, piuttosto un problema collettivo delle città italiane, questo il regista l’ha ben compreso quando ha dichiarato che “certe cose succedono ovunque”. Penso che il vero danno alla città di Lecce sia altro. Penso ad una passeggiata nel corso, alle 11 di un mattino qualunque, nel cuore dell’isola pedonale dove i turisti a piedi debbono camminare in fila indiana a causa di furgoni che scaricano e caricano, cosa che in città normali è normata con orari precisi, possibilmente non nelle ore centrali della mattinata e del pomeriggio, penso a tre auto che passano fra gruppi di turisti a pochi metri una dall'altra: carabinieri, polizia e polizia urbana. Possibile che debbano passare proprio da lì? E tutti assieme? I vigili urbani non hanno in dotazione costose biciclette? L’ordine pubblico deve essere fatto rispettare con auto fra le persone? Penso al divieto categorico di attraversare la villa in bicicletta (per altro giusto) e della nonchalanche con la quale la polizia urbana arriva al bar della villa in moto o scooter, non possono lasciarli fuori e fare quel che fanno tutti i cittadini?   Penso a quei due turisti inglesi che ho conosciuto alle otto di mattina nel centro storico e che mi hanno chiesto due cose:
  • Dov'è Piazza Sant'Oronzo  
  • Parcheggio tipico  da centro storico, sotto il segnale di diveto
  • Come mai ci sono auto parcheggiate ovunque in queste vie strette?
Vaglielo a spiegare che Lecce è talmente bella che vive di luce propria e la si può anche sodomizzare lasciando parcheggi in ogni corte e camion in giro per le viuzze ad ogni ora del giorno e della notte. Però non azzardatevi a pedalare in villa eh. Utilizzate le piste ciclabili, quelle con le biciclettine disegnate sui marciapiedi, quelle in cui ti devi scusare con i pedoni e chiedere loro permesso.   

E  la “raffica di furti in pieno centro”come titola un noto quotidiano non fa fare pessima figura? I ladri nelle case sono meno ladri di quelli nei camion del regista? Sembra quasi la vicenda dei panni sporchi che si debbono lavare in famiglia, rubare ai leccesi si ruba, però se toccate quelli famosi ci incazziamo!