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sabato 15 giugno 2013
venerdì 14 giugno 2013
Paesaggio salentino
Il PD si astiene. La legge sull'aborto la difende il PDL.
La Democrazia ha un problema serio, anzi, esiziale. I
Partiti hanno subìto una mutazione genetica. Tu pensi di votare una forza che
condivide alcuni tuoi principi fondamentali e scopri che così non è. Scopri che
la farsa sta diventando tragedia.
Martedi 11 giugno è una giornata da ricordare. Si parla del
diritto delle donne di poter abortire in strutture pubbliche. SEL presenta in
parlamento una mozione per limitare negli ospedali pubblici la strabordante
presenza dei medici “obiettori”.
Come pubblicato su ogni organo di stampa pochi giorni fa,
moltissime sono le donne che non riescono ad accedere a servizi garantiti
dalla legge in quanto oltre l’80% dei medici si dichiara obiettore. Chi può va
in Svizzera o in Inghilterra o in strutture private (chissà quanti medici
obiettori operano in quelle), chi non ne ha i mezzi ricorre, come un tempo,
all’aborto clandestino. In tutto questo si può ipotizzare, in quanto mancano
ricerche e dati, che il problema grandissimo sia delle donne immigrate. Si
tratta di una vera e propria emergenza dovuta al fatto che ci troviamo di
fronte a un fenomeno che pare sconfinare nell’integralismo.
La mozione è passata al voto, Movimento Cinque Stelle, SEL e
PDL hanno votato a favore, il PD si è astenuto. Esito finale: 230 voti a
favore, 254 astenuti. Proprio così, si è astenuto, avete letto bene. Per
fortuna all’interno di quel (ormai ex) partito ci sono persone vicine alla
sensibilità di chi li ha eletti. Così,
mentre i giornali guardavano sornioni a quanto accadeva nel partito di Monti
dove la Binetti e Irene Tinagli presentavano addirittura due mozioni
contrapposte, la prima facendo i suoi soliti show integralisti, la seconda
andando incontro alle esigenze delle persone, il PD strappava violentemente con
il buon senso.
La mozione di SEL, in particolare, chiede che la facoltà di
obiezione non venga concessa ai nuovi assunti, ma solo a chi lavorava prima
della legge sull’interruzione di gravidanza. Insomma, se un medico ha principi
etici, religiosi, morali che gli impediscono di osservare la legge dello stato,
può tranquillamente aprire uno studio privato o lavorare in qualche clinica talebana.
Libertà garantita a tutti, integralisti e persone normali. Lo stesso dovrebbe valere per la scuola
pubblica, chi vuole unpeducazione religiosa a tutto campo, chi crede nelle
teorie creazioniste e non concede spazio al resto, è liberissimo di scegliere
scuole che insegnino quelle cose, la scuola pubblica deve invece educare. Laicità
dello Stato è anche questo.
Sull’argomento vedere anche: http://www.linkiesta.it/pd-obiettori-aborto
giovedì 13 giugno 2013
Questa sera alle Cantelmo si parla di jus soli
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LA CITTA' E I BAMBINI STRANIERI NATI A LECCE: UNA PROPOSTA DI INTEGRAZIONE E CITTADINANZA. Lecce Bene Comune insieme alle tante associazioni del territorio promuove una campagna di sensibilizzazione in città per la cittadinanza onoraria ai bambini/ragazzi nati a Lecce da genitori immigrati e che frequentano le scuole elementari e/o medie in città. LBC attraverso i suoi consiglieri presenterà una richiesta al Sindaco della città per la concessione della cittadinanza onoraria a questi bambini/ragazzi , come gesto di apertura e come passo concreto nella direzione dell’integrazione. L’iniziativa sarà presentata in un incontro giovedì 13 giugno presso le Officine Cantelmo alle ore 18. Nel corso della serata verrà proiettato il documentario “18 Ius soli” di Fred Kumowu. |
mercoledì 12 giugno 2013
Il coltello dell'ufficiale

martedì 11 giugno 2013
Rubano a Lecce - Figuraccia?
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Lecce, centro storico con parking, Piazza San Giovanni Dei Fiorentini |
A me Ozpetek piace. E’ un regista capace, bravo, sa rendere
con ironia quel che dice, e l’ironia, ben sappiamo, è l’arma delle persone
intelligenti quando utilizzata con moderazione e senso della misura. Sono
dispiaciuto per il furto che ha subìto a Lecce, anche se, diciamola tutta,
quasi certamente il materiale rubato era coperto da assicurazione, quindi il
danno si tramuterà, presumo, in momentaneo disagio. Tutto è bene quel che
finisce bene, insomma. Quello che ha fatto specie è stata la reazione del Sindaco
Paolo Perrone. Giusto portare solidarietà ad un ospite eccellente che rende a
Lecce un servizio di non poco conto, spalancare la città al mondo anche
attraverso il grande schermo è importante. Forse però era giusto invitare (non
a spese del contribuente) tutto lo staff ad un aperitivo e rimettere a posto i
ruoli e le cose. D’altra parte il regista si è immediatamente reso conto della
situazione ed ha dichiarato che non saranno queste sciocchezze a farlo
allontanare da Lecce. Dicevo della reazione del Sindaco, in un post su Facebook
ha detto che il danno di immagine di Lecce è fortemente colpito da un gesto che
“ci fa fare figure pessime”.
La malavita in sé non è un danno a Lecce, piuttosto un
problema collettivo delle città italiane, questo il regista l’ha ben compreso
quando ha dichiarato che “certe cose succedono ovunque”. Penso che il vero
danno alla città di Lecce sia altro. Penso ad una passeggiata nel corso, alle
11 di un mattino qualunque, nel cuore dell’isola pedonale dove i turisti a
piedi debbono camminare in fila indiana a causa di furgoni che scaricano e
caricano, cosa che in città normali è normata con orari precisi, possibilmente
non nelle ore centrali della mattinata e del pomeriggio, penso a tre auto che
passano fra gruppi di turisti a pochi metri una dall'altra: carabinieri,
polizia e polizia urbana. Possibile che debbano passare proprio da lì? E tutti
assieme? I vigili urbani non hanno in dotazione costose biciclette? L’ordine
pubblico deve essere fatto rispettare con auto fra le persone? Penso al divieto
categorico di attraversare la villa in bicicletta (per altro giusto) e della
nonchalanche con la quale la polizia urbana arriva al bar della villa in moto o
scooter, non possono lasciarli fuori e fare quel che fanno tutti i cittadini? Penso a
quei due turisti inglesi che ho conosciuto alle otto di mattina nel centro storico
e che mi hanno chiesto due cose:
- Dov'è Piazza Sant'Oronzo
- Come mai ci sono auto parcheggiate ovunque in queste vie strette?
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Parcheggio tipico da centro storico, sotto il segnale di diveto |
Vaglielo a spiegare che Lecce è talmente bella che vive di
luce propria e la si può anche sodomizzare lasciando parcheggi in ogni corte e
camion in giro per le viuzze ad ogni ora del giorno e della notte. Però non
azzardatevi a pedalare in villa eh. Utilizzate le piste ciclabili, quelle con le
biciclettine disegnate sui marciapiedi, quelle in cui ti devi scusare con i
pedoni e chiedere loro permesso.
E la “raffica di
furti in pieno centro”come titola un noto quotidiano non fa fare pessima
figura? I ladri nelle case sono meno ladri di quelli nei camion del regista? Sembra
quasi la vicenda dei panni sporchi che si debbono lavare in famiglia, rubare ai
leccesi si ruba, però se toccate quelli famosi ci incazziamo!
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