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venerdì 22 gennaio 2016

Umberto Boccioni - Controluce

Sull'opera: "Controluce – Busto della madre in controluce – La madre: effetto di sole" è un dipinto autografo di Umberto Boccioni realizzato con tecnica ad olio su tela nel 1909, misura 62 x 55 cm. ed è custodito nella Collezione Lovisatti di Treviso.


Le ricche ed efficaci gamme cromatiche conferiscono un'importante plasticità alla figura in primo piano ed un ricco gioco di luminosità in tutto l'ambiente circostante che, tridimensionalmente, si fonde con il resto della composizione. Ma il cromatismo del volto, nonostante il carico di riflessi ambientali, riesce a staccarsi nettamente dal fondo pur vivo e movimentato.
Fonte:  controluce



Controluce

giovedì 21 gennaio 2016

fotografie...

Si dice di popolazioni che non volevano farsi fotografare, dicevano che veniva loro rubata l’anima.
Non so se è vero, so però che in parte il fotografo che ritrae con il cuore ruba veramente l’anima delle cose che inquadra.

“Fotografare significa infatti appropriarsi della cosa che si fotografa. Significa stabilire con il mondo una relazione particolare che dà una sensazione di conoscenza, e quindi di potere.”(S. Sontag, Sulla fotografia, Einaudi, Torino, 1978).

Non parliamo ovviamente degli osceni selfie, delle foto in posa, dei miliardi di immagini digitali postate sui social, con l’alibi del costo azzerato tutto diventa fotografia, anche il cornetto della prima colazione o la pizza. Ho nostalgia della chimica in fondo, del rullino, dello sviluppo, della camera oscura. Altri tempi, altre latitudini.
Esiste però il fotografo che girovaga per strade, vicoli, campagne, in riva al mare, in montagna e che ritrae emozioni. Possono essere onde irruenti, una pianta fiorita incollata ad una grondaia, un monumento o il volto di un bimbo, può essere il basolato bagnato di pioggia. Il fotografo sa che in quel preciso momento e solo in quello c’è la luce giusta, l’angolatura perfetta. In quel momento, in quell’onda, ci sta l’emozione dell’attimo. Nell'immagine insegue il percorso dei suoi pensieri. Come l’artista che dipinge, come lo scrittore che scrive. Chi guarderà quel quadro, chi leggerà quel libro, chi vedrà quella fotografia, avrà modo di aggiungere le sue alle emozioni dell’artista, solo così il racconto diventa corale, acquista sfaccettature inattese, solo così si crea pathos. Un quadro dipinto bene ma che non dà emozioni è virtuosismo fine a sé stesso.
Una chiesa, per quanto bella, rimane chiesa e basta se ritratta freddamente, diventa invece un l’incontro con uno sguardo,  quell’ombra particolare che ti fa ricordare altre ombre ed altre luci, diventa luogo di vita se ci si mette dentro l’emozione. La capacità dell’artista è, si, quella si avere uno strumento, soprattutto è capacità di scattare sentendo dentro qualcosa che si muove. Il perfezionista della tecnica valuterà gli aspetti tecnici, il rapporto tempi/diaframmi, lo spettatore normale valuta invece se è stata rubata l’anima anche di un sasso, se  la violenza dell’onda è trasformata in messaggio sociale, di rabbia, di onnipotenza o di impotenza. Quel basolato bagnato di pioggia è una strada dolcemente malinconica, chissà perché e per chi, inquietante forse… dolce forse …. Come inquietanti sono le onde e come immenso il surfista che sfida il tramonto. Cavalca non solo onde, ma tumultuosi pensieri. 
Anime rubate, appunto. 
Avevano ragione, in fondo, gli uomini e le donne che lo credevano….  





martedì 19 gennaio 2016

e buona giornata al mondo

Notizie di ieri: poche emozioni. Scopro stamattina che l'Alessandria è in semifinale in coppa Italia, per andare in finale basta un'inezia: battere il Milan. Si può fare! Quello che mi sfugge è il perchè nei social qualche imbecille scriva : Spezia merda. Dopo che lo Spezia ha perso che senso ha? Bah.
Poi ci sta il terremoto che tiene svegli per la paura e per il freddo gli abitanti di Campobasso, d'altronde il terremoto non è prevedibile. Solidarietà con chi ne è colpito, ed un augurio: non trovarsi Berlusconi e Bertolaso sul loro cammino, costruirebbero subito case che cadono a pezzi senza l'aiuto del terremoto e finanzierebbero le mafie.
Poi si scopre che il tennis internazionale è malato... malatissimo... Si vendono incontri ai mafiosi delle scommesse. E sappiamo che quando la magistratura punta il dito verso le scommesse truccate, l'imbecille scommette egualmente, e segue gli incontri proprio come se niente fosse.
Renzi fa il duro con l'Europa, l'Europa se ne scatafotte. Però lui, il Renzi, ha il problema di fare il salvin/grillino e pescare voti a destra, se va bene a Salvini che non è neppure unto dal signore parlando male dell'Europa, vuoi che vada male a lui e alla Boschi?
Come si vede, che commentare? Bah
Comunque sia, buona giornata al mondo....

domenica 17 gennaio 2016

Comitati per il NO alla riforma costituzionale subito e ovunque



Ph: Facebook   


Leggo l'intervista a Zagrebelsky a proposito delle riforma costituzionale. E' un ottimo punto di partenza per chiedere subito la costituzione di comitati in difesa della Carta Costituzionale ovunque.
Siamo in periodo di elezioni amministrative, quindi il tutto rischia di slittare, tuttavia si perderebbe  tempo prezioso. Confesso che le dinamiche che vedo muoversi in attesa delle elezioni non mi emozionano poi molto. La sinistra sembra faticare molto ad  unirsi, lo farà probabilmente in un prossimo futuro creando, si spera, compagini elettorali dignitose, soprattutto proponendo programmi degni di nota. Certo, assaltare feudi come quello leccese sarà opera titanica anche contro una destra spaccata, lo sarà perchè chi gioca pulito e non compra voti   parte svantaggiato. E se primarie ci saranno, si rischia di vedere orde di cingalesi arrivare a votare, come esperienza insegna. Soprattutto lo sarà se si partirà dal candidato anzichè da un programma essenziale ed ampiamente condiviso. Comunque elezioni saranno, e saranno importanti. Tuttavia occorre partire con i comitati senza perdere un giorno solo, le due cose non collidono, anzi, la campagna elettorale potrà essere anche il luogo per schierarsi limpidamente, per consentire agli elettori di scegliere chi premiare e chi punire non solo per scelte amministrative, ma anche per una visione di insieme che non deve mancare. 
I comitati in difesa della Costituzione quindi dovranno offrire da subito la possibilità di intervenire, dibattere, di salvare la Carta che è giudicata da più parti "la più bella del mondo". E questa riforma, se attuata, come bene dice Zagrebelsky, di fatto priverebbe la Democrazia della sua vitale essenza: la partecipazione. Porterebbe tutto il potere nelle mani del primo ministro. Un Parlamento di nominati con molti inquisiti dentro, un primo ministro nominato, non hanno il diritto di cambiare la Costituzione, soprattutto a botte di maggioranza. I Comitati hanno il compito gravoso ed oneroso di bloccare lo scempio. 
Nulla è immutabile, la Carta ha un'età adeguata per essere riformata in alcune sue parti, tuttavia dirigere i lavori non deve essere un sindaco di una città toscana, piuttosto una vera e propria Costituente che si prenda tutto il tempo e che rappresenti non già un gruppetto di nominati, ma l'intero quadro politico, associativo, il mondo della cultura, i sindacati, il mondo del volontariato e tutte le istanze presenti nella società. Non accettiamo lo scempio di far mutare le carte da improvvisati politicanti.
E non ci spaventa il fatto che voteranno no anche figuri come Berlusconi e Salvini, la Costituzione in fondo appartiene a tutti noi, se qualche difensore a oltranza del renzismo utilizzerà questi argomenti significa banalmente che è alla canna del gas, che non ha argomentazioni, che non sa cosa dire. 
Mobilitarsi ora è indispensabile!