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domenica 17 gennaio 2016

Comitati per il NO alla riforma costituzionale subito e ovunque



Ph: Facebook   


Leggo l'intervista a Zagrebelsky a proposito delle riforma costituzionale. E' un ottimo punto di partenza per chiedere subito la costituzione di comitati in difesa della Carta Costituzionale ovunque.
Siamo in periodo di elezioni amministrative, quindi il tutto rischia di slittare, tuttavia si perderebbe  tempo prezioso. Confesso che le dinamiche che vedo muoversi in attesa delle elezioni non mi emozionano poi molto. La sinistra sembra faticare molto ad  unirsi, lo farà probabilmente in un prossimo futuro creando, si spera, compagini elettorali dignitose, soprattutto proponendo programmi degni di nota. Certo, assaltare feudi come quello leccese sarà opera titanica anche contro una destra spaccata, lo sarà perchè chi gioca pulito e non compra voti   parte svantaggiato. E se primarie ci saranno, si rischia di vedere orde di cingalesi arrivare a votare, come esperienza insegna. Soprattutto lo sarà se si partirà dal candidato anzichè da un programma essenziale ed ampiamente condiviso. Comunque elezioni saranno, e saranno importanti. Tuttavia occorre partire con i comitati senza perdere un giorno solo, le due cose non collidono, anzi, la campagna elettorale potrà essere anche il luogo per schierarsi limpidamente, per consentire agli elettori di scegliere chi premiare e chi punire non solo per scelte amministrative, ma anche per una visione di insieme che non deve mancare. 
I comitati in difesa della Costituzione quindi dovranno offrire da subito la possibilità di intervenire, dibattere, di salvare la Carta che è giudicata da più parti "la più bella del mondo". E questa riforma, se attuata, come bene dice Zagrebelsky, di fatto priverebbe la Democrazia della sua vitale essenza: la partecipazione. Porterebbe tutto il potere nelle mani del primo ministro. Un Parlamento di nominati con molti inquisiti dentro, un primo ministro nominato, non hanno il diritto di cambiare la Costituzione, soprattutto a botte di maggioranza. I Comitati hanno il compito gravoso ed oneroso di bloccare lo scempio. 
Nulla è immutabile, la Carta ha un'età adeguata per essere riformata in alcune sue parti, tuttavia dirigere i lavori non deve essere un sindaco di una città toscana, piuttosto una vera e propria Costituente che si prenda tutto il tempo e che rappresenti non già un gruppetto di nominati, ma l'intero quadro politico, associativo, il mondo della cultura, i sindacati, il mondo del volontariato e tutte le istanze presenti nella società. Non accettiamo lo scempio di far mutare le carte da improvvisati politicanti.
E non ci spaventa il fatto che voteranno no anche figuri come Berlusconi e Salvini, la Costituzione in fondo appartiene a tutti noi, se qualche difensore a oltranza del renzismo utilizzerà questi argomenti significa banalmente che è alla canna del gas, che non ha argomentazioni, che non sa cosa dire. 
Mobilitarsi ora è indispensabile!


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