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venerdì 6 luglio 2012

metti una sera a Nardò (con Mario Capanna)

capanna mario - il fiume della prepotenza. critica della ragione moderna
Può succedere, è successo nella serata del ciclo neritino “acqua e sale” organizzato dall’Amministrazione Comunale.



Metti una sera di luglio a Nardò, seduti al quasi fresco di Piazza Delle Erbe, a parlar di prepotenza.
Mario Capanna ri/presenta un suo libro del ’96 “Il fiume della Prepotenza”, perché diamine è stato riedito? “Perché l’editore ne ha visto la scottante attualità e, tutto sommato una sorta di preveggenza nelle cose che scrissi allora”. Un esempio su tutti, si parla, nel libro, di terrorismo dall’alto che provocherà terrorismo dal basso, è successo con le torri gemelle e con gli stati incubatori di terrore. “Tutto talmente banale da prevedere che non mi sento un veggente, solo una persona che ragiona” dice Mario Capanna. La prepotenza con la sua lunghissima storia è stata detta e studiata e scritta da lui, fra i greci e fino all’impero romano era considerata un delitto dei peggiori. Capanna ne ha scritto perché “tutto ha una storia: il terrore, le rivoluzioni, il lavoro, tutto tranne la prepotenza, nessuno ne ha mai trattato”. Con il crollo dell’impero romano la parola stessa “prepotenza” sparisce improvvisamente dal lessico orale e scritto per riapparire solo a metà del 1600.

E di prepotenza si parla già nel Corano, a riprova che essere mussulmani non può voler dire, come purtroppo una certa vulgata verdastra o nera vorrebbero, essere terroristi.
L’Europa stessa è madre di prepotenza, dalle  crociate alla conquista delle americhe con i soprusi sui nativi, per arrivare alle due guerre peggiori, la prima e la seconda mondiali ha lasciato dietro di sé milioni di morti. Ogni atto di conquista e di sopruso è prepotenza.  
E prosegue ancora feroce, imperterrita. Cos’è la crisi economica se non prepotenza dei non meglio identificati “mercati”? Chi sono? Perché le banche hanno provocato le crisi dal ’98 ad oggi e in Italia si chiamano banchieri a governare? E’ prepotenza quella di uno stato che spende 17 miliardi di euro per acquistare F35 (aerei della morte) e taglia 17.000 strutture sanitarie? E’ prepotenza aumentare l’età pensionabile e piangere per la disoccupazione giovanile?
Veramente sembra di vivere nel paese dell’assurdo, in un mondo in cui (fonte ONU) il 95% delle ricchezze mondiali girano nelle mani degli speculatori, solo il 5% è mercato. Denaro che produce denaro e crea la crisi che stiamo vivendo, anziché produzione di merci che crea benessere. E’ cautamente ottimista Capanna, (come diavolo ci riesce?) che le cose possano cambiare. Personalmente annoto i lentissimi percorsi di presa di coscienza e l’urgenza di cambiare qui ed ora. Non mi riesce di essere altrettanto ottimista.
Leggiamoci, comunque, questa iniezione di realismo, e riprendiamoci in mano la parola “prepotenza”, lo fecero i salentini quando occuparono le terre dell’Arneo, lo fecero le tabacchine, oggi dobbiamo stare con gli occhi bene aperti per difendere anche gli invisibili. Quei ragazzi deportati dall’Africa ai campi di angurie, pomodori e agrumi. Non scordiamo che solo un paio di mesi fa vennero arrestate 16 persone, fra cui un noto imprenditore neritino, con l’accusa peggiore e più infamante: riduzione in schiavitù. Succede anche questo, caro Capanna, nel mondo del libero mercato.
Nella giornata di martedi, in previsione della visita di Capanna, un gruppetto di neofascisti ha inviato il solito comunicato disinformato e delirante ad un giornale on line locale dicendo che Mario è stato connivente, madante o che altro di fatti di terrorismo. Già successe mesi fa con un noto, quanto disinformato, consigliere comunale leccese, il sito ha dovuto eliminare l’articolo dietro precisa richiesta di Capanna stesso. Questi ragazzini in nero vogliono superare il maestro? Quello che, dalla villa sarda, chiama “comunisti” tutti quelli che non la pensano come lui, loro, dall’alto delle loro lauree albanesi, li chiamano terroristi. “Utili idioti” si chiamavano un tempo. Però non capisco a chi possano essere utili, il loro faro guida, Renzo Bossi, ha fatto cadere un partito e chiudere un’università albanese. Capisco però che possano essere idioti.

Mario Capanna – Il fiume della Prepotenza- Betelgeuse editore.    


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