Arrivo a San Cataldo, una torrida serata di luglio, la radio dice che l'Italia ha subito il terzo gol, finirà poco tempo dopo quattro a zero. E' debacle, nessun corteo di auto festanti, peccato.
Le località di San Cataldo sono due, una leccese, l'altra appartiene a Vernole. Così, a colpo d'occhio, la prima è più bella, pulita, ci sono lampioni nuovi. Lasciamo perdere il degrado della spiaggia libera che sa di "sporco", non curato, comunque il lungomare, pardon, il water front (come l'hanno battezzato i Perrone boys, inglesizzandolo) è rifatto, sia pure con difficoltà ed errori di misure. Nella parte Vernolese invece arrivi in un mondo altro, diverso. C'è una sola cosa che spicca, è stata appena rifatta e si nota anche la notte, quasi abbaglia nel suo splendore: la segnaletica orizzontale che delimita i parcheggi (tutti) a pagamento. Per dirla in italiano: le strisce blu. Quelle bianche sono palliducce, anemiche. E badate, in presenza di be tre auto parcheggiate, il cartello dice che si deve pagare fino alle 24. Certo, c'è un disperato bisogno di soldi, Vernole ha anche messo i famosissimi cartelli: strada ad alto rischio incidentabilità per dire (ricordiamo) che ci sono videocamere per fare cassa con le multe.(http://isolamaitrovata.blogspot.it/2011/12/incidentabilita.html) Mi chiedo come mai la solerzia nel rifare strisce blu non sia stata, almeno in parte, utilizzata per cambiare le lampadine al 50% dei lampioni che sono spenti o intermittenti, neppure fosse Natale. Ah Vernole, una ne fa e cento ne pensa.....
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