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lunedì 2 febbraio 2015

Allarme pinoli!!!

Ricordo i venditori di sigarette di contrabbando nel centro storico di Genova. Quando passavi accanto ti sussurravano "sigarette, sigarette. Marlboro Muratti's". Quei bei tempi sono andati, peccato. Però, soprattutto a Genova, ora potrebbero tornare, la merce non sarà più sigarette, neppure droga per carità. Questa volta in gioco c'è il Pesto alla Genovese, quanto meno uno dei suoi principali ed irrinunciabili componenti. 
La produzione di Pinoli, apprendo da La Stampa, è passata in soli dodici mesi, da 34 a poco più di 18 mila tonnellate. Nella sola Italia se ne consumano 1000 tonnellate l'anno, prevalentemente in Liguria e nel sud. Il giro d'affari nel 2014 è stato di 48 milioni di euro. La causa del calo di produzione è da ricercarsi, secondo gli esperti, nelle malattie dei pini e nel cambio di temperature medie, insomma, l'effetto serra mette a rischio il pesto alla genovese. Per conseguenza la criminalità spicciola e quella organizzata entrano nel business dei pinoli. Dai piccoli furti nei supermercati per 100/200 euro, a vere rapine a grossisti anche di 3/400.000 euro le cronache sono piene di "furti di pinoli" che vengono poi rivenduti, dai piccoli ladruncoli a negozi, da rapinatori a industrie del settore.
Per gli amanti dei pasticcini con pinoli e de lpesto alla genovese mala tempora currunt.
Comunque, per la cronaca, il prezzo al Kg. dei pinoli nei supermercati va dai 60 ai 100 euro. 
Meno comunque dello zafferano che va suo 6 euro al grammo (quanto la marjuana).  


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