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domenica 11 marzo 2012

Gioco d'azzardo, scrivono i deputati


A seguito dell’articolo pubblicato il 23 febbraio  (http://isolamaitrovata.blogspot.com/2012/02/petizione-on-line-contro-la-pubblicita.html) e da Paese Nuovo il 24, una lettera aperta ai parlamentari salentini in cui chiedevamo un intervento  per affrontare il drammatico problema del gioco d’azzardo legalizzato, che contribuisce ad aumentare la povertà e diventa una vera e propria patologia per troppi italiani, annotiamo un primo timido intervento di alcuni parlamentari sensibili al problema. Il centro sinistra è rappresentato esclusivamente da Francesco Boccia, probabilmente gli onorevoli del PD ritengono di poco conto il problema e non fanno loro questa battaglia.  Una considerazione sulla timidezza dell’intervento parlamentare, forse sarebbe il caso di andare oltre una campagna informativa e vietare, come per le sigarette e gli alcoolici, ogni forma di pubblicità che allo stato attuale è pervasiva, oltre che di inserire le ludopatie fra le malattie riconosciute. Il vizietto di spolpare gli italiani in modo occulto purtroppo si sta diffondendo all’intero continente, è prossimo un superenalotto europeo dal quale difendere i cittadini tutti. Intanto ringraziamo per l’attenzione i parlamentari sottoscrittori del documento pur rimanendo stupiti per le assenze.

La Camera dei Deputati
 Premesso che:
   l’articolo 50 del disegno di legge di conversione del decreto legge n. 5 del 9 febbraio 2012 prevede il ricorso ai proventi dei giochi d’azzardo legali come eventuale copertura finanziaria a quanto ivi previsto;
 la diffusione dei giochi d’azzardo ha assunto proporzioni preoccupanti. Come ha meritoriamente sottolineato, da ultimo nei giorni scorsi, il quotidiano Avvenire, sintetizzando dati provenienti da fonti di ricerca differenti – univoche nelle conclusioni –, la raccolta complessiva sul mercato legale dei giochi ha raggiunto la cifra complessiva nel solo 2011 di 76,1 miliardi di euro (contro i 14,3 miliardi del 2000): essa, suddivisa per ciascun italiano, corrisponde a una spesa media annua pro capite, neonati inclusi, di 1.260 euro;
 si tratta di un fenomeno: a) in forte crescita, in corrispondenza alla estrema varietà dell’offerta, dalle tabaccherie ai bar fino alla nuova ed estesa frontiera on line; b) interessa le fasce di popolazione più svantaggiate: secondo un istituto di ricerca, il 47% degli indigenti e il 66% dei disoccupati. L’illusione di un’entrata cospicua e apparentemente facile colpisce chi si trova nelle condizioni economiche peggiori, in tal modo aggravandone la condizione personale, e avviando una spirale che in troppi casi ha del patologico: la stima di chi ha superato la soglia della capacità di dominarsi sotto tale profilo è di 800.000 persone!
 rappresentanti del governo hanno annunciato che sono allo studio misure per affrontare gli aspetti compulsivi del fenomeno e per rendere meno suadente il richiamo dell’azzardo, pur “legale”. In attesa che tali lodevoli propositi si traducano in un disegno di legge o in un’azione dell’esecutivo, è possibile e auspicabile – a legislazione vigente – l’avvio di una campagna informativa, analoga a quella da tempo avviata contro il fumo, che parta dalla Presidenza del Consiglio, e che, senza impedire l’accesso ai giochi (come non viene ostacolato l’acquisto delle sigarette), tuttavia spieghi con chiarezza quali sono le reali probabilità di successo derivanti dal ricorso a ogni singolo gioco e indichi che “l’azzardo (come il fumo) fa male”; al tempo stesso, per i danni in sé derivanti dal gioco d’azzardo, pur se lecito, e per le intromissioni, sul fronte illecito, della criminalità organizzata, va promossa più articolata attività informativa all’interno di ogni ordine di istituto scolastico, nell’ambito dell’educazione alla legalità
   impegna il Governo:
 ad avviare una campagna informativa pubblica sui rischi derivanti dal gioco d’azzardo e un’azione di sensibilizzazione nelle scuole, nei termini di cui in narrativa.  
Alfredo Mantovano (PDL) – Alessandro Pagano (PDL) – Francesco Boccia (PD) – Paola Binetti (UDC) -  Giuseppe Marinello (PDL) – Massimo Polledri (Lega nord) – Eugenia Roccella (PDL) – Barbara Saltamartini (PDL) 


Apprendiamo il 13 marzo che la Camera ha approvato il documento con  490 voti a favore, 11 astenuti e 8 contrari. Alle firme già segnalate si sono aggiunti:  Marco Calgaro (UDC) -  Luisa Santolini (UDC)  - Luca Bellotti (PDL) - Andrea Sarubbi (PD) - Gianfranco Paglia (FLI) - Luisa Bossa (PD)- Filippo Ascierto (PDL)- Giuseppe Angeli (PDL) - Vincenzo Garofalo (PDL)   - Simonetta Rubinato (PD) - Michele Scandroglio (PDL) - Catia Polidori (NOISUD)  - Pierfelice Zazzera (IDV) - Michaela Biancofiore (PDL) - Donato Mosella (API) - Sergio D’Antoni (PD) - Luigi Bobba (PD) - Antonio Mazzocchi (PDL) - Ida D’Ippolito Vitale (UDC) - Viviana Beccalossi (PDL) - Isabella Bertolini (PDL) - Rosa Villecco Calipari (PD).  Segnaliamo che il centro sinistra è rimasto comunque molto freddo in materia di salvaguardia delle persone dall'assalto alle loro tasche.

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