17 Marzo 1861 – Camillo Benso Conte di Cavour viene
proclamato a capo del primo governo dell’Italia Unita a Torino.
17 marzo 1966 – Il sottomarino ALVIN al largo delle coste
spagnole trova una bomba all’idrogeno persa dagli USA. Non è robetta, si tratta
della bomba nucleare di ultima generazione, decisamente più potente delle
precedenti, chiamata “superbomba”. Esattamente come un normale essere umano
perde l’accendino, questi smarriscono una bomba nucleare. Dopo qualche anno gli
stessi USA si pongono il problema di esportare democrazia (sic).
17 marzo 1971 - Il Governo
Colombo rende noto un tentativo di golpe avvenuto la notte fra il 7 e l’8 dicembre, noto come
Golpe Borghese. In quella notte vennero mobilitati gli uomini della forestale per
occupare: Ministero degli Interni, Della Difesa, La sede RAI (dove Borghese in
persona avrebbe fatto un proclama alla nazione), oltre che di arrestare e
deportare i deputati all’opposizione. Si doveva inoltre rapire Saragat (L’amante
del buon vino incidentalmente presidente della Repubblica) e di assassinare il
capo della polizia.
Tutto era pronto, tutto partì nella notte maledetta.
Improvisamente il contrordine dello stesso Borghese (ad oggi ancora senza
spiegazione) bloccò tutto.
Dopo una lunga vicenda giudiziaria, il 29 novembre 1984 la
Corte D’Assise assolse tutti gli imputati dall’accusa di “cospirazione politica”
perché “il fatto non sussiste”. A volte le sentenze inquietano.
In realtà erano state dimostrate ampie collusioni fra:
branche dell’esercito, dei CC, la P2, le mafie, il SID (servizi segreti).
Imputati principali: Junio Valerio Borghese (organizzazione
fascista Fronte nazionale), Stefano delle Chiaie (Avanguardia Nazionale,
indagato anche per le stragi di Piazza Fontana e altre), Vito Miceli (SID e
P2), Sandro Saccucci (Fronte Nazionale, MSI, Massoneria- che nel corso di un
comizio successivo sparò ad un militante di sinistra). Duilio Fanali (P2),
Giuseppe Casero (generale aeronautica, P2), Maggiore Berti (Esercito), Remo
Orlandini (P2).
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