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mercoledì 22 febbraio 2012

Il veliero Amerigo Vespucci 22 febbraio 1931


Amerigo Vespucci


Il veliero Amerigo Vespucci venne varato il 22 febbraio 1931 dai cantieri di Castellammare di Stabbia, all’epoca Navalmeccanica, oggi  Fincantieri in chiusura nonostante tanta storia. Aveva anche un gemello, il Cristoforo Colombo, il quale però alla fine della seconda guerra mondiale venne ceduto all’Unione Sovietica come risarcimento per danni di guerra. Infatti ricordiamo la “travolgente” ritirata dalla campagna di Russia degli alpini con tutte le loro scarpe di cartone, Mussolini, nei suoi deliri, li aveva mandati a invadere territori dei quali non conosceva nulla.
Il Vespucci rimase di proprietà della Regia Marina fino al 46, poi, con la modernizzazione della società e la rottamazione dei monarchi arrivò la Repubblica e passò alla Marina Militare.
I dati tecnici parlano di un dislocamento (peso dell’acqua che la nave sposta secondo il principio di Archimede) di 4150, una stazza lorda di 3410,36, lunghezza mt.100,5, larghezza 15,50, pescaggio mt. 7, una superficie velica di 2800 mq ed una velocità di 10 nodi. L'equipaggio è composto da 14 ufficiali, 72 sottufficiali e 190 sottocapi e comuni. Nei mesi estivi imbarca anche gli allievi del primo anno dell' Accademia navale  di  Livorno circa 140 allievi, per un totale di circa 470 persone.
Il Vespucci a Venezia
Il Vespucci è la nave scuola della Marina Militare ed ha come motto: “non chi comincia, ma quel che persevera”, che sostituì il precendente: “Saldi nella furia dei venti e degli eventi” il quale aveva preso il posto dell’obsoleto: “Per la Patria e per il re”.  Dal ’55 è affiancato, come nave scuola, dal “collega” Palinuro, acquistato dalla Francia.
Giudicato da molti esperti il più bel veliero del mondo, ha rappresentato l’Italia in molte occasioni, fa cui:  Auckland in  Nuova Zelanda nell'ottobre  2002 in occasione della 31ª edizione dell' America's Cup,   Atrene nel  2004 per le    Olimpiadi  ed a Portsmouth nel  2005 per la commemorazione della  Battaglia di Trafalgar, Ospitò inoltre la fiaccola olimpica per Roma '60.
Vuole la tradizione che, incrociando un transatlantico è norma che ogni altra imbarcazione debba fermarsi per dare la precedenza, per il Vespucci succede il contrario, le navi si fermano e spengono i motori salutando con la sirena. Si calcola che nella sua carriera abbia percorso oltre un milione di miglia.

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