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sabato 25 febbraio 2012

Lecce: Primarie qui, primarie là.... la sfida dei cachi


Lui
Primarie delle destre. Primarie del centrosinistra. Questione di stile. Nelle seconde abbiamo assistito, tutto sommato, a una certa sobrietà. Va bene, c’è stato qualche scivolone. Ragazzi forse troppo solerti, hanno invaso i tergicristalli delle auto del centro di Lecce con volantini, operazione vietata da (giuste) ordinanze sindacali. Per il resto ci sono stati un po’ di manifesti, volantini nelle buche delle lettere di chi aveva quattrini da spendere per farli e cose simili. Poi molto dibattito nel merito delle scelte future. Ah, c’era anche la Sansonetti, è arrivato Di Pietro in persona a sostenerla. Per carità, gli elettori poco se la filavano, anche se ha preso il 10% dei voti. Potremmo parlare di candidatura di “servizio” . Le primarie delle destre invece sono qualcosa di estemporaneo, leggere come piume. Il sindaco uscente non ha fatto, al momento, neppure un manifesto, le buche delle lettere sono fortunatamente vuote.
Pagliaro invece… Campagna sparata alla grande: biciclette con “Piacerepaolo”… “Ma che profilo”… pubblicità su ogni giornale e nelle TV locali (anche quelle non sue), piccola, grande, media stazza per le inserzioni. E la trovata geniale: la sfida a calcetto in Piazza Sant’Oronzo: gazebo doppio con sotto il bigliardino pronto. Paolo P. lancia il guanto a Paolo P. E qui occorre aprire una parentesi, loro lo chiamano calcio balilla, siccome si tratta delle destre è giusto che così sia. Noi più equidistanti parliamo di calcetto, o bigliardino. 
Il lago di Lecce nel progetto di Pagliaro

Ora, questa sfida in Piazza sta a mezza strada fra mezzogiorno di fuoco e un doveroso omaggio a  Lui (caro lei). Lui che si fece fotografare in canottiera a falciare il grano, loro (se la sfida verrà accettata) saranno in giacca e cravatta d’ordinanza a giocare. Ah il populismo quanto piace.
Nelle primarie del centro sinistra avevamo sentito parlare di problemi da risolvere, in queste rimane impresso l’arcinoto Lago di Lecce. Peccato non aver ancora sentito un accenno agli impianti di risalita per le future piste da sci nel futuro Monte Japigio in quel di Cavallino probabilmente.
Ah, anche a destra c’è l’omologo della Sansonetti, quel Rizzo di cui poco si conosce, tranne che è un pupillo di Giovanardi, se tanto ci dà tanto, i gay avranno vita durissima. Infatti il suo capo vota con leggerezza le norme che spediscono immigrati al massacro nelle carceri libiche, ma non parlategli di due donne che si baciano, per lui è roba da inferno subito. Gli immigrati sono infedeli, quindi.....

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