Che il Salento fosse il regno incontrastato delle indicazioni toponomastiche bizzarre è risaputo. Ora è anche il regno del fai da te. Nella città candidata a capitale della cultura succede che i commercianti siano esausti nel dare indicazioni e si sostituiscano al Comune. Sarà per mancanza di fondi o più banalmente per un bel "me ne frego dei turisti?"
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