Il 23 gennaio 1932, per iniziativa del cavaliere del lavoro,
grand’ufficiale, Dott. Ing. Giorgio Sisini di Sorso esce nelle edicole italiane
il settimanale “che vanta innumerevoli tentativi di imitazione”: “La Settimana
Enigmistica”. Il numero uno aveva 16 pagine e costava 50 centesimi. La
pubblicazione ebbe un solo stop, per due lunghissimi mesi non fu reperibile dal
14 luglio 1945 per scontati motivi bellici.
Da quando uscì, il settimanale ha una veste grafica sempre
molto simile. La peculiarità della rivista è che non contiene nessuna
pubblicità al suo interno e che ha sempre vantato collaboratori di eccellenza,
citiamo Bartezzaghi e Brighenti per le parole crociate e i rebus e ricordo l’alessandrino
Bort (Bortolato) per “Le Ultime Parole Famose” la vignetta che chiude la pagina
di barzellette. La foto in prima è di personaggi famosi, a settiane alterne
maschili e femminili.
I tentativi di imitazione hanno avuto sempre scarsa fortuna,
vuoi per l’abitudine, vuoi per l’eccellenza indiscutibile del settimanale
stesso, soprattutto per l’amplissimo ventaglio di giochi che propone. Dalle Parole crociate, ai Rebus, Dama, Scacchi, il Bersaglio, e moltissimi altri
ancora.
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