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lunedì 30 settembre 2013

Lettera aperta all'ANPI

La lettera che segue è "aperta" anche a chi volesse sottoscriverla, con un comunicato ANPI nazionale ha deciso di non aderire alla manifestazione del 12 ottobre in difesa della Costituzione, adducendo motivazioni discutibilissime che chi vuole potrà leggere nel sito dell'associazione stessa. Si può sottoscrivere commentando il post (a causa di qualche imbecille che ha fatto rischiare denunce, i commenti debbono essere approvati prima della pubblicazione).  


Lettera aperta all’ANPI

Chi scrive è tesserato all’ANPI di Lecce da soli due anni nonostante l’età avanzata. Da anni seguo le iniziative dell’associazione ed ora ho deciso di prendere una tessera (l’unica in mio possesso) per sostenerla in qualche modo. Le recenti prese di posizione a proposito della manifestazione del 12 ottobre prossimo in difesa della Costituzione, manifestazione alla quale l’ANPI non parteciperà, motivando la propria assenza con un comunicato che, sia pure letto e riletto, sembra privo di motivazioni condivisibili per giustificare questa assenza, gli “effetti collaterali” ai quali si fa riferimento sembrano mettere in dubbio la capacità di discernimento degli associati che potrebbero farsi abbindolare, più di quella degli organizzatori (tutta da verificare). Ad una manifestazione si può aderire anche con un comunicato in cui si tracciano perimetri netti per la partecipazione. Il periodo storico politico che stiamo vivendo, in cui un fuorilegge detta l’agenda e la sopravvivenza del governo, mira a portare nei fatti il paese fuori dalle società civili e fuori dallo stesso dettato della Carta Costituzionale, lo stesso personaggio che blinda il suo partito esigendo dai suoi dimissioni in bianco come un datore di lavoro criminale, il parlamentare rimette il suo mandato non già nelle mani del Presidente della sua camera, ma in quelle del proprietario del pacchetto di maggioranza del partito. L’eletto deve rispondere al popolo, in comportamento del fuorilegge è anticostituzionale!
La Carta è e deve continuare ad essere un bene comune, anzi, IL Bene Comune primario della Democrazia. Proprio in questo periodo occorre ad ogni costo stare dalla parte di chi la vuole difendere, piuttosto che consentire ad un Parlamento di nominati di metterci mano.  
Personalmente non voglio neppur immaginare che l’opera che costò sforzi e studio a persone come Nilde Jotti, Sandro Pertini, Oscar Luigi Scalfaro, Nenni, Longo, De Gasperi, Aldo Moro e a tutti i padri costituenti, possa venire ridiscussa da personaggi come Calderoli e la Santanchè che la vogliono eliminare nei fatti.  Questo Parlamento vuole fare proprio questa porcata!
Per questi motivi, oltre che per stare a fianco delle associazioni e movimenti che aderiscono alla manifestazione, troppo lungo citarli tutti, chiedo di ripensare alla scelta fatta, non mi pare che partecipare con gli “estremisti” del gruppo Abele e di Legambiente (giusto per citare) sia così deplorevole, né credo che i gruppi che hanno aderito tendano a farsi conteggiare da organizzatori meschini. Personalmente, se non vedrò le bandiere ANPI a Roma, riterrò di aver fatto un grossolano un errore con la scelta di tesserarmi all’Associazione, anche perché, da quanto sento on line e personalmente, moltissimi con tessera ANPI in tasca saranno a quella manifestazione, orfani, al momento, della loro organizzazione che resta in attesa di un’alternativa da proporre con associazioni altre. Io parteciperò a entrambe, senza pregiudizi, con o senza tessere in tasca.


Gianni Ferraris

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