Le notizie si intrecciano
stranamente questa settimana. Il discorso ricade sempre su etica e politica.
Notizia uno: Umberto
Ballabio, assessore leghista ai servizi sociali in quel di Giussano (Monza e
Brianza), oltre che medico e responsabile del pronto soccorso cittadino, parla
in consiglio comunale degli immigrati e del problema alloggi popolari. Secondo
una denuncia dell’esponente PD in consiglio (suffragata da registrazioni) il
medico si sarebbe espresso con queste parole “contro gli extracomunitari che
non pagano l’affitto ci vorrebbe il napalm”.
Notizia due: Stefano Venturi, consigliere comunale in quel di Rovato (Bs) e segretario cittadino del partito elmo cornuto, dopo il terremoto in Emilia che ha provocato sei morti e devastazioni, posta su facebook il seguente commento “Ci scusiamo per i disagi ma la padania si sta staccando (la prossima volta faremo più piano)” –
Il terremoto per lui è arrivato sul socia network
costringendolo alle dimissioni.
Notizia tre: A Brindisi esplode una bomba davanti a una
scuola, Melissa muore, un’altra sedicenne in ospedale con il corpo devastato.
Notizia quattro: Arrestati italiani e africani per
“riduzione in schiavitù”
La domanda è la seguente: esiste un filo conduttore fra i
comportamenti dei protagonisti di queste cronache?
Pare azzardato scriverne, però la considerazione che hanno
della vita umana i soggetti sembra identica, il valore aggiunto di chi ha
colpito a Brindisi e di Nardò è di aver agito, gli altri due "solo" di avere in
qualche modo teorizzato nel primo caso, irriso nel secondo. Il problema è che si tratta
di personaggi pubblici, amministratori che hanno giurato sulla Costituzione e
che dovrebbero avere della vita un concetto molto alto. In particolare come può un medico dichiarare
spudoratamente che ci vorrebbe il napalm contro le persone? Proprio per la sua
qualità di medico, rifiuto di credere che non sappia di cosa stia parlando, il
napalm è una delle più feroci armi utilizzate dagli USA in Vietnam anche su
villaggi pieni di bimbi, donne e uomini che con la guerra non c’entravano
nulla, provoca ustioni mortali sui corpi. Era fatto di Benzina, polistirene e
fosforo bianco che colpendo i corpi delle persone non può essere spento, ma se
si tenta di sfregare la pelle si spalma con le sue fiamme provocando morti
dolorosissime. Un medico può esserne all’oscuro? La scajolata di chi dice "a mia insaputa" non ci ha mai affascinato, soprattutto in questo caso.
Per quanto riguarda il Venturi forse parliamo solo di
incapacità di intendere e di volere, potremmo chiamarla “sindrome di trota”, la popolazione che appartiene al territorio di
cui lui e i suoi adepti rivendicano la secessione dal resto d’Italia viene
distrutta dal terremoto, sei persone perdono la vita e lui ride e gioca su
facebook, resta il fatto che è un amministratore pubblico, resta il fatto che la classe politica è scelta di pancia piuttosto che di intelligenza e capacità.
Etica, appunto, quella cosa assolutamente sconosciuta a parte
di troppi politici moderni.
Su Brindisi possiamo solo dire che la mano criminale ha
agito in spregio alle vite umane, cercando la strage, esattamente come se
avesse spalmato di napalm extracomunitari. Dalla teoria alla pratica.
Se è vero che ci sono comportamenti mafiosi e mafiogeni,
questi esempi ne sono plasticamente ed eloquentemente interpreti. Una mafia
che colpisce, una che ammette che lo si possa fare, una che ride dei morti. C’è poi una differenza così grande?
Soprattutto, quanto ancora dovremo sopportare queste presenze in politica? Proprio
oggi, il giorno in cui si ufficializza la volontà di portare escort,
faccendieri e puttanieri al Colle nella figura del datore di lavoro di Mangano la domanda sorge
spontanea: quanto è ancora in basso il fondo se non l’abbiamo toccato fino ad
oggi?
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