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lunedì 21 maggio 2012

Sarah, 18 anni, per Melissa

Sarah ha 18 anni ed è una studentessa del Deledda di Lecce.










Anche la storia riavvolge il suo 
nastro.
Trascorrono anni, decenni, secoli dagli eventi che siamo soliti studiare a scuola eppure oggi il passato ha stretto il presente più che mai. Non c’è una fotografia stampata sul libro, una didascalia che ne descriva i particolari, uno schema che ne spieghi le cause e le conseguenze… oggi a parlare è la realtà di giovani studenti, di persone che sono state rese passive dinanzi a squallori che oltre il tempo e oltre lo spazio continuano a  colpire.
Ieri sfogliavo le pagine del libro, ora guardo gli occhi di ragazze che hanno visto la paura giocare al posto loro, il volere di qualcuno giocare le carte di un destino che non gli appartiene.
È negli occhi di chi lo ha vissuto che trova spazio il silenzio, la riflessione oltre la paura. Studentesse private della loro libertà, colpite affinchè l’eco dell’orribile atto possa risuonare altrove, distrutte nella dignità di un futuro che sembra toccare sempre più il fondo.
Rimane il fumo nero, le pagine girate dal vento..una scena nuda capace di trasmettersi da sè.
Le parole, le immagini non riscuoteranno la coscienza di chi ha voluto colpire la massa. La vita nell’ombra però sarà la piaga più grande con la quale misurarsi. Perchè chi ha voluto questo ha deciso di cucirsi un ombra ai piedi e di appiccicarsi una maschera in volto; saranno loro ad avanzare dietro le righe di un giornale o le immagini e i video della tV ma non domineranno la realtà del futuro.
Tutto risuona in un gran boato, in una confusione fatta di sirene, di urla, di disperazione. Ciò che rimane è una folle corsa destinata a proseguire una strada diversa dal SILENZIO. Il solito silenzio.
Il Deledda c’è.
Sarah Fortunato

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