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domenica 20 maggio 2012

a Brindisi per Melissa


Lutto cittadino domenica 20 e lunedi 21 a Brindisi, “però le scuole rimarranno aperte, i ragazzi devono riprendersele e utilizzare la giornata per parlare, per combattere la paura, perchè la scuola è loro” così il sindaco della città Mimmo Consales. “E chiedo” prosegue “che su ogni finestra ci sia un fiore”. Le scuole rimarranno comunque chiuse nella giornata di martedi, quando a Mesagne ci saranno i funerali di Melissa. La piazza è gremita all'inverosimile “Sicuramente più di cinquemila persone” mi dice un vigile. Una ragazza accanto a me piange per tutta la durata della manifestazione con il padre che le sta accanto e sembra senza parole. E' difficile trovarne. Sul palco ci sono autorità, c'è Vendola, Emiliano, ci sono i sindaci di moltissimi comuni della Puglia, c'è Pietro Grasso, il procuratore antimafia, don Luigi Ciotti, e ancora Ferrarese, Presidente della Provincia di Brindisi, l'Arcivescovo della città, c'è la Camusso, Angeletti, Rocco Buttiglione, il ministro dell'istruzione Profumo. Poi i ragazzi, il rappresentante dell'Unione degli Studenti non parla, chiede solo un minuto di silenzio per ricordare Melissa. Prende poi la parola l'Arcivescovo Rocco Talucci che inizia un intervento “colorito” fatto di ricordi del povero corpo straziato di Melissa, dei capelli bruciati, del volto annerito. I ragazzi in piazza non reggono, partono fischi, interviene il Sindaco Mimmo Consales, eletto da appena cinque giorni e già con un lutto cittadino ed uno scempio di civiltà da gestire, chiede calma, l'arcivescovo termina il suo intervento chiedendo, come da prassi consolidata, il pentiment odegli assassini. E' la volta di due ragazzi che dichiarano la loro paura e di Martina che mostra grinta, rabbia e coraggio da vendere, al punto da far dire a qualcuno che interverrà dopo di lei che la manifestazione potrebbe chiudersi con le sue parole. “Non dobbiamo più permettere che ci impauriscano, che ci impediscano di andare a scuola. La scuola deve essere zona franca per noi, dobbiamo farci portavoce di legalità ovunque, dentro e fuori, dobbiamo costruire presidi. Le stragi le abbiamo sempre viste in Tv e ne abbiamo parlato da lontano, oggi le viviamo sulla nostra pelle, quelli vogliono la nostra paura per controllarci, noi dobbiamo urlare che non dovrà succedere mai più. Chiamo tutti gli studenti a fare fronte con i cittadini e con i docenti perchè la scuola sia quel che deve essere: presidio di legalità”. Applausi lunghi, lacrime, commozione.
Franco Scoditti, il sindaco di Mesagne, chiede di uscire fuori, ribadisce l'invito di fare fronte istituzione e cittadini. Poi Vendola che ricorda un altro momento in cui ha dovuto vedere zainetti e fogli sparsi e bimbi morti, dopo il terremoto di San Giuliano di Puglia.
“I figli alla scuola non vengono parcheggiati, ma affidati perchè studino, socializzino, vogliono toglierci anche questo” dice anche del paventato utilizzo dell'esercito per la sicurezza “ Non è militarizzando il paese che si crea sicurezza, è creando sviluppo e cultura. Brindisi oggi è capi0tale di dolore e di vergogna perchè di fronte a questa morte si prova profonda vergogna per non averla saputa evitare. Da oggi le istituzioni debbono scegliere con chi stare”.
Dovrebbe concludere gli interventi il ministro Profumo ricordando come la scuola debba essere il luogo dove si forma la cittadinanza e che lo Stato deve vincere”. La manifestazione è finita, però la piazza chiama forte don Luigi Ciotti che interviene brevemente e con rabbia per ricordare la necessità di sconfiggere le mafie ovunque, “a partire da Roma”, e termina con una preghiera “mi rivolgo a Dio, mi perdonerà che non crede, ma chiedo al mio Dio di dare pedate a tutti noi per costringerci ad andare avanti”.
La Piazza rimane ferma, immobile, la manifestazione è terminata ma le migliaia di persone faticano a muoversi.
L'appuntamento è per le 20 a Lecce, in Piazza Sant'Oronzo dove ci sono ragazzi seduti in cerchio con le fiaccole e altri che parlano con i passanti, spiegano, raccontano la rabbia e il dolore. La manifestazione verrà ripetuta oggi, domenica, alle 19,30, sempre a Sant'Oronzo “completamente autogestita in quanto le istituzioni locali non hanno organizzato nessun appuntamento, contrariamente a quant osuccede in altre parti d'Italia”.  


HO APPENA LETTO LA NOTIZIA DI DUE FERMATI A BRINDISI, SI PARLA DI TERRORISTI, CADREBBE LA PISTA MAFIOSA.

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