Riduzione in schiavitù, ne abbiamo parlato on Antonella Cazzato, segretaria confederale della CGIL di Lecce
“Parliamo degli
arresti per riduzione in schiavitù, è un reato aberrante”
“Parliamo anche di tratta di persone. Cosa è successo? Nelle
denunce dei lavoratori sfruttati sono loro a raccontarci da sempre di essere
stati portati a raccogliere pomodori nel foggiano, in Sicilia, angurie a Nardò.
Venivano spostati, deportati seguendo i tempi delle varie raccolte. Gli africani
che raggiungono il nostro territorio hanno seguito una vera transumanza. So che
non si addice il termine alla condizione umana, ma come bestie erano
trattati, sappiamo di intercettazioni
che dicono “la mandria è sfiancata”. Ma c’è di più, un contatto diretto fra datori
di lavoro nostrani e reclutatori africani, si telefonavano, si parlavano,
ordinavano mano d’opera da sostituire
come merce avariata”.
“L’asse è fra Nardò e
Pachino, sono gli snodi del traffico?”
“Lo sono, non scordiamo però che lo sfruttamento degli
stranieri non riguarda solo l’agricoltura. Nardò fa storia a sé per le
coltivazioni che ha, però sappiamo di utilizzo di mano d’opera non regolare in
edilizia, nelle attività commerciali, nei trasporti ed in altri settori”.
“Il nord è fuori da
questi giri?”
“Assolutamente no, CGIL nazionale, dopo i fatti di Rosarno
nel 2011, elaborò un rapporto che individuava i territori interessati allo
sfruttamento a “rischio Rosarno”. La provincia di Lecce ne ha i requisiti che
sfociano a volte in veri conflitti fra residenti e stranieri. L’edilizia a Nord
è una delle mete di queste transumanza.”
“A Boncuri è morto un
ragazzo l’anno scorso”
“Le cause non sono appurate, però la sua morte è
riconducibile ad angherie e a sovraffaticamento. Queste persone arrivano sane
in Italia, le condizioni di disagio estremo in cui sono costrette a vivere e
lavorare 12 ore al giorno sotto il sole, dormendo all’aperto spesso, senza
condizioni igieniche decenti, li fanno ammalare”
“CGIL si costituirà
parte civile?”
“E’deciso, saremo parte civile”
“Latino Pantaleo è un
industriale ricco, altri latifondisti sono stati tratti in arresto, avevate
sentore di un coinvolgimento diretto a questi livelli di persone nella loro
condizione socio economica?”
“Avevamo coscienza di quanto è stato denunciato dai
lavoratori. Se parliamo di sfruttamento, evidentemente ci sono luoghi e persone
che lo consentono. Le campagne di Nardò sono tra questi luoghi, Latino è uno
dei più grandi possidenti della zona. Vede? Per Boncuri avviammo una trattativa
e la nostra controparte erano proprio i datori di lavoro, potevano essere
all’oscuro?”
“Il procuratore Motta
parlava di alcuni lavoratori in regola, pur se sottoposti ad estorsione (da qui
il reato contestato) in quanto le buste paga ufficiali venivano decurtate del
50% circa dai caporali”
“Ad essere in regola erano in particolare i caporali, che
assumono il nobile nome di coordinatori come a contratto di lavoro. Ogni volta
ci veniva contestato il termine caporali. Alcuni lavoratori sono in possesso di
permesso di soggiorno. Quando noi rivendichiamo normali condizioni di lavoro
non possiamo farlo se non in presenza di regolarità amministrativa. Questo
esclude la stragrande maggioranza dei lavoratori. Per non dire di buste paga e
documenti falsi. I caporali ricevevano i compensi dei lavoratori ai quali li ridistribuivano
non senza essersi trattenuti le quote per trasporti, panini, acqua e via
dicendo”.
“Anche per Tecnova,
pannelli solari, era stato ipotizzato il reato di riduzione in schiavitù,
tuttavia l’accusa è caduta”
“Esiste un ricorso che speriamo venga accolto. Non scordiamo
che alcuni lavoratori del fotovoltaico provenivano proprio dalle campagne, una
partita di giro”.
“L’anno scorso il
mercato delle angurie si fermò, Latino e i suoi colleghi hanno chiesto stato di
calamità”
“Non hanno ottenuto nulla, non avevano i requisiti.
Ovviamente verificheremo se hanno percepito risorse pubbliche, in quel caso lo Stato dovrà richiedere indietro tutto, vista
la gravità dei reati contestati. Inoltre noi crediamo che i beni di questi
signori debbano essere confiscati. A proposito
dei beni confiscati, noi e altre associazioni stiamo presentando una legge di
iniziativa popolare per il riutilizzo dei beni confiscati e per evitare, come
vorrebbe il ministro Cancellieri, che vengano venduti per fare cassa. Chi li
acquisterebbe? I Latino e le mafie hanno i quattrini per farlo, non snaturiamo
una buona legge”.
“Continuiamo a
parlare di CGIL, non sarebbe tempo di tornare a dire di unità sindacale?
L’impressione è che le persone non comprendano queste divisioni”
“Noi come CGIL siamo sovraesposti nella lotta per la
legalità, la nostra tessera del 2012 porta l’immagine di Falcone e Borsellino e
stiamo lavorando in profondità. Lanceremo i patti antievasione e protocolli con
le prefetture per appalti pubblici e via dicendo. L’unità è sicuramente un
valore. Si sta lavorando in questo senso. Il 26 prossimo terremo manifestazioni
unitarie per sostenere gli ammortizzatori sociali. Le risorse a disposizione
delle regione Puglia, per esempio, si prevedono in esaurimento per il prossimo
mese di settembre, parliamo di cassa
integrazione. Quindi ci sarà questa mobilitazione unitaria CGIL CISL e UIL.
Il 2 giugno, inoltre, terremo a Roma una manifestazione
nazionale unitaria con una parola d’ordine: cambiamo le scelte economiche di
questo governo – E’ indispensabile che il governo sostenga e crei sviluppo
ripristinando le capacità di acquisto delle persone”.
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