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venerdì 25 maggio 2012

Schiavi a Nardò, ne parliamo con Antonella Cazzato


Antonella Cazzato


Riduzione in schiavitù, ne abbiamo parlato on Antonella Cazzato,  segretaria confederale della CGIL di Lecce


“Parliamo degli arresti per riduzione in schiavitù, è un reato aberrante”

“Parliamo anche di tratta di persone. Cosa è successo? Nelle denunce dei lavoratori sfruttati sono loro a raccontarci da sempre di essere stati portati a raccogliere pomodori nel foggiano, in Sicilia, angurie a Nardò. Venivano spostati, deportati seguendo i tempi delle varie raccolte. Gli africani che raggiungono il nostro territorio hanno seguito una vera transumanza. So che non si addice il termine alla condizione umana, ma come bestie erano trattati,  sappiamo di intercettazioni che dicono “la mandria è sfiancata”.   Ma c’è di più, un contatto diretto fra datori di lavoro nostrani e reclutatori africani, si telefonavano, si parlavano, ordinavano mano d’opera  da sostituire come merce avariata”.

“L’asse è fra Nardò e Pachino, sono gli snodi del traffico?”

“Lo sono, non scordiamo però che lo sfruttamento degli stranieri non riguarda solo l’agricoltura. Nardò fa storia a sé per le coltivazioni che ha, però sappiamo di utilizzo di mano d’opera non regolare in edilizia, nelle attività commerciali, nei trasporti ed in altri settori”.

“Il nord è fuori da questi giri?”

“Assolutamente no, CGIL nazionale, dopo i fatti di Rosarno nel 2011, elaborò un rapporto che individuava i territori interessati allo sfruttamento a “rischio Rosarno”. La provincia di Lecce ne ha i requisiti che sfociano a volte in veri conflitti fra residenti e stranieri. L’edilizia a Nord è una delle mete di queste transumanza.”

“A Boncuri è morto un ragazzo l’anno scorso”

“Le cause non sono appurate, però la sua morte è riconducibile ad angherie e a sovraffaticamento. Queste persone arrivano sane in Italia, le condizioni di disagio estremo in cui sono costrette a vivere e lavorare 12 ore al giorno sotto il sole, dormendo all’aperto spesso, senza condizioni igieniche decenti, li fanno ammalare”

“CGIL si costituirà parte civile?”

“E’deciso, saremo parte civile”

“Latino Pantaleo è un industriale ricco, altri latifondisti sono stati tratti in arresto, avevate sentore di un coinvolgimento diretto a questi livelli di persone nella loro condizione socio economica?”

“Avevamo coscienza di quanto è stato denunciato dai lavoratori. Se parliamo di sfruttamento, evidentemente ci sono luoghi e persone che lo consentono. Le campagne di Nardò sono tra questi luoghi, Latino è uno dei più grandi possidenti della zona. Vede? Per Boncuri avviammo una trattativa e la nostra controparte erano proprio i datori di lavoro, potevano essere all’oscuro?”

“Il procuratore Motta parlava di alcuni lavoratori in regola, pur se sottoposti ad estorsione (da qui il reato contestato) in quanto le buste paga ufficiali venivano decurtate del 50% circa dai caporali”

“Ad essere in regola erano in particolare i caporali, che assumono il nobile nome di coordinatori come a contratto di lavoro. Ogni volta ci veniva contestato il termine caporali. Alcuni lavoratori sono in possesso di permesso di soggiorno. Quando noi rivendichiamo normali condizioni di lavoro non possiamo farlo se non in presenza di regolarità amministrativa. Questo esclude la stragrande maggioranza dei lavoratori. Per non dire di buste paga e documenti falsi. I caporali ricevevano i compensi dei lavoratori ai quali li ridistribuivano non senza essersi trattenuti le quote per trasporti, panini, acqua e via dicendo”.

“Anche per Tecnova, pannelli solari, era stato ipotizzato il reato di riduzione in schiavitù, tuttavia l’accusa è caduta”

“Esiste un ricorso che speriamo venga accolto. Non scordiamo che alcuni lavoratori del fotovoltaico provenivano proprio dalle campagne, una partita di giro”.

“L’anno scorso il mercato delle angurie si fermò, Latino e i suoi colleghi hanno chiesto stato di calamità”

“Non hanno ottenuto nulla, non avevano i requisiti. Ovviamente verificheremo se hanno percepito risorse pubbliche, in quel caso  lo Stato dovrà richiedere indietro tutto, vista la gravità dei reati contestati. Inoltre noi crediamo che i beni di questi signori debbano essere confiscati.  A proposito dei beni confiscati, noi e altre associazioni stiamo presentando una legge di iniziativa popolare per il riutilizzo dei beni confiscati e per evitare, come vorrebbe il ministro Cancellieri, che vengano venduti per fare cassa. Chi li acquisterebbe? I Latino e le mafie hanno i quattrini per farlo, non snaturiamo una buona legge”.

“Continuiamo a parlare di CGIL, non sarebbe tempo di tornare a dire di unità sindacale? L’impressione è che le persone non comprendano queste divisioni”

“Noi come CGIL siamo sovraesposti nella lotta per la legalità, la nostra tessera del 2012 porta l’immagine di Falcone e Borsellino e stiamo lavorando in profondità. Lanceremo i patti antievasione e protocolli con le prefetture per appalti pubblici e via dicendo. L’unità è sicuramente un valore. Si sta lavorando in questo senso. Il 26 prossimo terremo manifestazioni unitarie per sostenere gli ammortizzatori sociali. Le risorse a disposizione delle regione Puglia, per esempio, si prevedono in esaurimento per il prossimo mese di  settembre, parliamo di cassa integrazione. Quindi ci sarà questa mobilitazione unitaria CGIL CISL e UIL.
Il 2 giugno, inoltre, terremo a Roma una manifestazione nazionale unitaria con una parola d’ordine: cambiamo le scelte economiche di questo governo – E’ indispensabile che il governo sostenga e crei sviluppo ripristinando le capacità di acquisto delle persone”.


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