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mercoledì 2 novembre 2011

settemiliardi



È il due novembre, giornata dedicata ai defunti. Anche per questo saluto una neonata, per sdrammatizzare. Però non mi riesce proprio benissimo, anzi.
Sembra che siamo arrivati a sette miliardi sulla terra. Sembra, perché non tutti gli esperti concordano. D’altra parte, dice chi sa, anche nei paesi più avanzati, la possibilità di errore si aggira sul 3%. (Fra questi ultimi non annoverio l’Italia, giudicare avanzato un paese con un governo e un’opposizione come i nostri mi pare un azzardo). Ma non è questo l’oggetto del contendere. Il problema è comprendere, siamo 7 miliardi o qualcuno in meno, come diavolo vivano gli esseri umani. Se è vero che ogni otto secondi, il tempo di accendere una sigaretta, muore un bimbo per fame, sete, morbillo e malattie varie, se è vero, come è vero, che ci sono circa 140 conflitti, se è vero che nei paesi sedicenti civili e industrializzati il problema è come far calare i salari, abbattere i livelli di benessere, nel contempo dire che “dobbiamo spendere di più”, beh, allora questa bimba (perché si è deciso che di femmina si tratta) è arrivata nel peggior mondo possibile. Come facciamo a darle il benvenuto? Nel nome di chi o di cosa? L’unico barlume di speranza, allo stato attuale, è avere fede in Dio e nell’aldilà. Chi spera nell’aldiqua è perduto, smarrito, sconsolato e triste. Ahimè, ahimè.  Ieri ho visto uno spezzone (piccolo per carità, farsi del male a volte è concesso, ma a piccolissime dosi) di Bruno Vespa, c’era una signora che non camminava, poi è andata a Lourdes ed è tornata saltellando. “La scienza non sa spiegarlo, quindi è un miracolo”, allo stato attuale hanno ragione, però un tempo non ci si spiegava che la terra fosse tonda e qualcuno venne scomunicato perché lo sospettava. Ci sono voluti secoli perché la chiesa ammettesse che il clero, all’epoca, aveva un po’ ecceduto. Ma questa è altra storia, che c’entra la piccola nata con il numero settemiliardi? A lei andrà una borsa di studio, qualcuno forse sta già pensando di invitarla ospite d’onore al grande fratello italico. Quasi una borsa di studio fosse l’anticamera per la discarica di indifferenziati (umidi, secchi, laidi e idioti). Comunque una vita è sbocciata e noi vogliamo solo farle molti auguri, ne avrà bisogno. E un consiglio: evita l’Italia. Non è un paese dove un essere umano possa esprimersi, vivere dignitosamente. Qui ci sono vecchi bavosi che fanno bunga bunga con minorenni, ministri che sbavano parlando e alzano il dito medio al cielo. Ci sono ministresse fighette che arrivano direttamente dal grande fratello di cui sopra e da Striscia la notizia dove sgambettavano. Che poi confondano i neutrini con le moto Ducati è ovvio e scontato. Che poi una ministressa per l’ambiente pensi che il suo compito sia di far arieggiare la camera e il senato e mettere l’arbre magique ovunque per assolvere il suo compito è ovvio e scontato. Se le cinque terre franano lei che ci può fare?  Lascia perdere, figliola sette miliardi, al mondo c’è di meglio. Qui vieni in vancanza se mai ti sarà concesso. Poi scappa via, in fondo farai presto ad informarti, basta chiedere ai 70.000 ragazzi che ogni anno lasciano l’Italia per andare in paesi civili…. 

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