È il due novembre, giornata dedicata ai defunti. Anche per
questo saluto una neonata, per sdrammatizzare. Però non mi riesce proprio
benissimo, anzi.
Sembra che siamo arrivati a sette miliardi sulla terra.
Sembra, perché non tutti gli esperti concordano. D’altra parte, dice chi sa,
anche nei paesi più avanzati, la possibilità di errore si aggira sul 3%. (Fra
questi ultimi non annoverio l’Italia, giudicare avanzato un paese con un
governo e un’opposizione come i nostri mi pare un azzardo). Ma non è questo
l’oggetto del contendere. Il problema è comprendere, siamo 7 miliardi o qualcuno
in meno, come diavolo vivano gli esseri umani. Se è vero che ogni otto secondi,
il tempo di accendere una sigaretta, muore un bimbo per fame, sete, morbillo e
malattie varie, se è vero, come è vero, che ci sono circa 140 conflitti, se è
vero che nei paesi sedicenti civili e industrializzati il problema è come far
calare i salari, abbattere i livelli di benessere, nel contempo dire che “dobbiamo
spendere di più”, beh, allora questa bimba (perché si è deciso che di femmina
si tratta) è arrivata nel peggior mondo possibile. Come facciamo a darle il
benvenuto? Nel nome di chi o di cosa? L’unico barlume di speranza, allo stato
attuale, è avere fede in Dio e nell’aldilà. Chi spera nell’aldiqua è perduto,
smarrito, sconsolato e triste. Ahimè, ahimè. Ieri ho visto uno spezzone (piccolo per carità,
farsi del male a volte è concesso, ma a piccolissime dosi) di Bruno Vespa, c’era
una signora che non camminava, poi è andata a Lourdes ed è tornata saltellando.
“La scienza non sa spiegarlo, quindi è un miracolo”, allo stato attuale hanno
ragione, però un tempo non ci si spiegava che la terra fosse tonda e qualcuno
venne scomunicato perché lo sospettava. Ci sono voluti secoli perché
la chiesa ammettesse che il clero, all’epoca, aveva un po’ ecceduto. Ma questa
è altra storia, che c’entra la piccola nata con il numero settemiliardi? A lei
andrà una borsa di studio, qualcuno forse sta già pensando di invitarla ospite
d’onore al grande fratello italico. Quasi una borsa di studio fosse
l’anticamera per la discarica di indifferenziati (umidi, secchi, laidi e
idioti). Comunque una vita è sbocciata e noi vogliamo solo farle molti auguri,
ne avrà bisogno. E un consiglio: evita l’Italia. Non è un paese dove un essere
umano possa esprimersi, vivere dignitosamente. Qui ci sono vecchi bavosi che
fanno bunga bunga con minorenni, ministri che sbavano parlando e alzano il dito
medio al cielo. Ci sono ministresse fighette che arrivano direttamente dal grande
fratello di cui sopra e da Striscia la notizia dove sgambettavano. Che poi
confondano i neutrini con le moto Ducati è ovvio e scontato. Che poi una ministressa
per l’ambiente pensi che il suo compito sia di far arieggiare la camera e il
senato e mettere l’arbre magique ovunque per assolvere il suo compito è ovvio e
scontato. Se le cinque terre franano lei che ci può fare? Lascia perdere, figliola sette miliardi, al
mondo c’è di meglio. Qui vieni in vancanza se mai ti sarà concesso. Poi scappa
via, in fondo farai presto ad informarti, basta chiedere ai 70.000 ragazzi che
ogni anno lasciano l’Italia per andare in paesi civili….
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