E adesso chi lo spiega al trota, al
troto, a Borghezio, al cotino bello? Chi dirà loro l’amara verità? Chi oserà
parlarne con quelli dall’elmo cornuto? Tremano le vene ai polsi solo a pensare
le reazioni che potrà provocare questa verità. La scienza però parla chiaro.
Non oso proseguire, chissà mai che venga un coccolone a qualche leghista che
apre queste pagine pensando di navigare in un sito porno.
Però mi faccio coraggio, in fondo le rianimazioni lavorano
non stop.
La notizia è pubblicata con due studi su “Nature”, a opera dell’inglese Thomas Higram,
dell’Università di Oxford, e dell’italiano Stefano Benazzi, dell’Università di
Vienna.
In particolare il
primo tratta dello studio su una
mascella scoperta nel 1927 nei pressi di Torquay, in Gran Bretagna, precedenti
studi datavano il reperto a 39.000 anni. Recenti studi con nuove metodologie
hanno invece anticipato fra i 44200 e i 41500 anni. Si tratta di uno dei primi
umanoidi europei. Il Bonazzi invece ha studiato alcuni molari ritrovati nella
grotta del cavallo, nei pressi di Porto Selvaggio a Nardò, provincia di Lecce,
riuscendo a datarli a 44000 anni fa. Mentre quelli inglesi appartengono al
periodo di Neanderthal, quelli salentini sono associabili alla cultura
uluziana, scoperta proprio in questi luoghi. Quindi possiamo dire, con la
ragione che deriva dalla scienza, che l’uomo europeo nasce a sud sud sud. La notizia è apparsa su:
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