Commenti

Non pubblicheremo commenti anonimi.

sabato 5 novembre 2011

chi spiega a bossi che discende dai terun?


 E adesso chi lo spiega al trota, al troto, a Borghezio, al cotino bello? Chi dirà loro l’amara verità? Chi oserà parlarne con quelli dall’elmo cornuto? Tremano le vene ai polsi solo a pensare le reazioni che potrà provocare questa verità. La scienza però parla chiaro. Non oso proseguire, chissà mai che venga un coccolone a qualche leghista che apre queste pagine pensando di navigare in un sito porno.
Però mi faccio coraggio, in fondo le rianimazioni lavorano non stop.
La notizia è pubblicata con due studi su “Nature”, a opera dell’inglese Thomas Higram, dell’Università di Oxford, e dell’italiano Stefano Benazzi, dell’Università di Vienna.
In particolare il primo  tratta dello studio su una mascella scoperta nel 1927 nei pressi di Torquay, in Gran Bretagna, precedenti studi datavano il reperto a 39.000 anni. Recenti studi con nuove metodologie hanno invece anticipato fra i 44200 e i 41500 anni. Si tratta di uno dei primi umanoidi europei. Il Bonazzi invece ha studiato alcuni molari ritrovati nella grotta del cavallo, nei pressi di Porto Selvaggio a Nardò, provincia di Lecce, riuscendo a datarli a 44000 anni fa. Mentre quelli inglesi appartengono al periodo di Neanderthal, quelli salentini sono associabili alla cultura uluziana, scoperta proprio in questi luoghi. Quindi possiamo dire, con la ragione che deriva dalla scienza, che l’uomo europeo nasce a sud sud sud.  La notizia è apparsa su:

 http://www.corrieresalentino.it/cultura/36598-luomo-moderno-europeo-e-nato-piu-di-40-mila-anni-fa-i-resti-ritrovati-in-una-grotta-presso-nardo

Nessun commento:

Posta un commento