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domenica 30 ottobre 2011

Lettera aperta all'Unione Europea. Per favore commissariate l'Italia


cinqueterre con il governo Berlusconi



Pompei con il governo Berlusconi




Lettera aperta alla Presidenza dell’Unione Europea

Ill.mo Sig. Presidente dell’Unione Europea,

Chiediamo che l’Unione Europea  intervenga urgentemente sul governo italiano perché si attivi immediatamente per salvaguardare il territorio.
Gli ultimi avvenimenti che hanno coinvolto Liguria e Toscana, l’annientamento di vite umane, il disfacimento di Pompei e delle cinque terre, patrimoni dell’umanità, le inondazione che ad ogni temporale coinvolgono il territorio italiano devastato da cementificatori, cosche, caste e malgoverno, mettono in evidenza quanto sia stato colpevole il comportamento dei governanti italiani che si sono succeduti nel tempo.
Il tutto mentre il Presidente del Consiglio in carica continua pervicacemente a voler costruire infrastrutture inutili e dannose per l’ambiente, sperperando un patrimonio di euro incredibile, mentre l’Italia sta andando sott’acqua e sotto il fango. Dopo il terremoto de L’Aquila, nulla è stato fatto per riparare gli ingenti danni al centro storico. Dopo ogni sciagura si interviene grazie alle donazioni di privati cittadini, mentre il ministero dell’Ambiente è latitante e il governo tutto tolgono finanziamenti con l’alibi della crisi economica,  affrontando, male, esclusivamente le urgenze. L’Italia è uno dei paesi più belli del mondo che detiene la più alta percentuale in assoluto di beni artistici, storici e di interesse culturale, aiutateci a difendere tutto questo da governi incapaci.
 Di fronte a questo sfacelo, considerata l’incapacità del governo in carica ad affrontare la situazione, chiediamo all’Autorità europea di commissariare i beni artistici, paessagistici e ambientali dell’Italia, togliendoli dalle mani di incapaci e di intervenire urgentemente perché i fondi stanziati in infrastrutture inutili e dannose quali il paradossale ponte sullo stretto,  vengano deviati sulla  salvaguardia del territorio.  Le vite umane e i beni comuni sono e devono restare patrimonio dell'umanità intera, non gestiti da improvvisati ministri dell'ambiente o dell'istruzione che pensano che i neutrini viaggino in pullman sull'autostrada. 

Cordiali saluti

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